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L'opera di Giuseppe Verdi in un contesto del tutto alternativo, intelligente recupero di spazi in disuso.


L'Aida  all'Artsenal di La SpeziaIl primo agosto si è tenuta a La Spezia in uno spazio nuovo per la città, l'Aida di Giuseppe Verdi, una  tra le opere liriche più impegnative dal punto di vista sia scenico che psicologico. Una piccola sfida vinta anche grazie al contesto alternativo del teatro che la ospitava.

Quest'anno infatti grazie ad un accordo tra il Comune e la Marina Militare è stato allestito uno spazio scenico presso l'area dell'ex deposito Mardichi, un complesso militare che ospitava l'ex artiglieria, inattiva dalla seconda metà degli anni settanta. Un recupero interessante per la città di La Spezia che ha molti spazi non utilizzati, ma che se ben sfruttati come in questo caso, potrebbero dare opportunità di  arricchimento per il panorama culturale della città.

Infatti l'Aida fa parte di un programma ben nutrito di eventi che costituiscono la prima edizione di Artsenal La Spezia. L'iniziativa è partita dall'Associazione Culturale Multipromo di Firenze che era interessata a coinvolgere la città nel periodo estivo, con la Rassegna Opera Festival che ha già da anni interessanti sviluppi a San Galgano, a San Gimignano e a Firenze nei Giardini di Boboli. Questa Associazione si occupa si spettacolo dal 1997 e vanta la realizzazione di Festival prestigiosi in tutta Italia.

Qui a La Spezia ha organizzato questa prima edizione di spettacoli di vario genere, dal balletto all'opera lirica, dal varietà alla canzona d'autore. Il programma è partito il 18 luglio con i Carmina Burana e hanno seguito il Lago dei Cigni, Le quattro stagioni di Vivaldi, Massimo Ranieri. Dopo l'Aida seguiranno Il Barbiere di Siviglia, i Killer Qeen, Patti Pravo e i Kataklò. L'Aida  all'Artsenal di La Spezia

L'Aida ha sicuramente rappresentato una bella sfida. L'opera nota per le possibilità sceniche e l'impegno in comparse e figuranti, è stata qui rappresentata in modo creativo e di discreto effetto complessivo, grazie anche al contesto creato dalle strutture in disuso dell'antico deposito, la cui acustica si è rivelata migliore sulla tribuna.

Sono emerse soprattutto le voci femminili e i cori in certi passi dell'opera. Buona la resa dell'intricata trama che riserva sfumature psicologiche dai contrasti di grande coinvolgimento. Questo grazie alla musica di Verdi capace di esprimere sensazioni contrastanti che nell'Aida in particolare hanno modo di emergere.

A dirigere  l'opera Matteo Beltrami per la regia di  Mariano Furlani. La Scenografia è stata realizzata da Giacomo Andrico, mentre i costumi da Micol Joanka Medda, Caterina Bottai,
Light Designer: Alessandro Ruggiero.
Sul palco Aida era  Cristina Piperno, Radames Yusif Eyvazov, Amneris Serena Pasqualini, il Re Stefano Rinaldi Miliani, Ramfis Paolo Pecchioli, Amonasro Carmelo Corrado Caruso.

 

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