Hanhemann: due malattie simili non possono coesistere poichè si annullano.
Salve a tutti amici! Eccoci arrivati al “quarto mattoncino “omeopatico, la scorsa volta ci eravamo fermati al concetto di FORZA VITALE, oggi vorrei spiegarvi a continuazione il perchè solo un rimedio simile può esserci davvero utile per curare una malattia. Ricordate? Per il dr. Hanhemann la soppressione più pericolosa è quella che possiamo fare utilizzando due “malattie diverse“, poiché farmaco equivale a MALATTIA non lo dimenticate. Secondo il maestro, l'unica malattia capace di guarire una pre esistente è proprio una simile, da qui il principio di similitudine che già conosciamo.
DUE MALATTIE SIMILI NON POSSONO COESISTERE POICHE' SI ANNULLANO dice Hanhemann, se saranno diverse avremo solo la la supremazia di quella piu' forte su quella piu' debole, una sorta di braccio di ferro! Introdurre una malattia equivale ad introdurre un rimedio, che in omeopatia può essere qualsiasi cosa: un evento meccanico: Una botta, uno emozionale: Uno spavento, uno farmacologico: Introduco un rimedio.
Ogni stimolo, evento fisico; emozionale, un rimedio che prescriviamo costituisce una malattia, a seconda della risposta da parte del nostro paziente potremo avere una terapia oppure aver fatto una soppressione; Un'altro concetto fondamentale in medicina omeopatica è che quando il paziente di solito manifesta una patologia importante sarà quasi completamente protetto dalle patologie piu' leggere; è una sorta di “vaccinazione“ da parte della malattia da cui è affetto.
Un'altro esempio che voglio illustrarvi è questo: Introduciamo una malattia piu' forte: Paziente schizofrenico ad un certo punto si riscontra una neoplasia, si nota che gli episodi schizofrenici spariscono … dove è andata a finire? Possiamo dire secondo quello che ho affermato sopra che il paziente in questo caso non è protetto dalla malattia pre esistente perchè è una malattia più debole! Al contrario il nostro paziente dopo una malattia soppressiva, non solo si ritrova la stessa, ma il suo sistema si sarà ulteriormente indebolito; Hanhemann rifiuta la terapia soppressiva poiché vede che ogni volta che utilizza un farmaco potente questo non solo non faceva scomparire la malattia ma si estendeva !
Un'altro concetto importante che voglio sottolineare e questo è una scuola di pensiero di tipo unicista, lo premetto, se ci troviamo di fronte ad un paziente con una sintomatologia varia e non corrispondente ad un solo rimedio questo sarà difficile da trattare, cosa diversa per le altre scuole di pensiero: I complessisti ed i pluralisti che al contrario utilizzano, più rimedi contemporaneamente presente in un unico preparato con un “raggio d'azione più ampio“.
È un approccio terapeutico più semplice e con meno margine di errore, meno selettivo, sono scelte; personalmente preferisco utilizzare un rimedio alla volta corrispondente al“tipo costituzionale” quando possibile, ti permette di monitorare accuratamente il paziente, seguire l'evolversi della sintomatologia, ed evitare interazione tra i rimedi; ma non mi sento di affermare che un modus operandi sia meglio di un altro, la vita moderna impareremo che ci impone ritmi di diagnosi e cura molto veloci, a cui ben si adattano i filoni omeopatici che utilizzano più rimedi un complesso ad esempio come Camilia dove troveremo: Chamomilla vulgaris 9 CH, Phytolacca decandra 5 CH e Rheum 5 CH nel trattamento del dolore nella dentizione del lattante o colichette addominali al posto della sola chamomilla 7 CH di un rimedio UNITARIO; Come sempre vi abbraccio alla 500 LM e vi do appuntamento al prossimo articolo! La vostra dr.ssa Sarah! .