I camici bianche danno ora voce anche ai pazienti.
In sala Tobagi al Circolo della Stampa milanese è stato presentato a noi giornalisti il quindicesimo CONGRESSO NAZIONALE DEI MEDICI ENDOCRINOLOGI durante il quale si è parlato di tiroide e ipofisi ma... non solo! Sono state, infatti, davvero tante le tematiche affrontare! Silvio Settettembrini (board economico AME) ha parlato di diabete: "Vi è un inarrestabile incremento numerico di casi di diabete mellito: l'eccesso di introito alimentare e la ridotta attività rendono i pazienti sempre meno propensi al movimento fisico indispensabile per un corretto equilibrio metabolico e per converso la ricerca esasperata di una compensazione attraverso il cibo giustificano la comparsa di diabete e obesità, la cosiddetta DIABESITA'!".
Rinaldo Guglielmi (presidente Ame) ha parlato dell'alleanza medico/paziente. "L'AME ritiene indispensabile un rapporto medico/paziente improntato alla massima collaborazione mediante il coinvolgimento dei pazienti nei processi decisionali diagnostici e terapeutici al fine di permettere una scelta consapevole. Durante il congresso vi è stato un significativo ampliamento dello spazio riservato ai pazienti e alle associazioni che lo rappresentano: sono state ascoltate le loro storie perché gli endocrinologi sanno che per svolgere in modo adeguato l'attività clinica quotidiana i dati disponibili nella letteratura scientifica sono indispensabili ma da soli non sono in grado di rispondere a tutti i bisogni del singolo paziente. E' necessario anche prendere in considerazione gli aspetti personali del malato e non considerarlo un insieme di dati oggettivi. Tradotto nella pratica quotidiana significa che bisogna tornare ad ascoltare i pazienti! Sfortunatamente i medici hanno avuto e hanno a disposizione un tempo sempre più breve. Nonostante questo l'AME vuole tornare a prendersi cura del malato cercando di ritagliare qualsiasi provvedimento diagnostico e/o terapeutico sulla base delle necessità dell'individuo unico che ogni paziente rappresenta!".