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Il dolore che affligge il 90% degli italiani anche su adolescenti di 16/17 anni.


Come curare il mal di schienaIn sala Montanelli al Circolo della Stampa in corso Venezia 48 a Milano si è svolta la conferenza Il dolore muscolo-scheletrico e articolare: Impatto e corretta gestione. Tralasciando volutamente le pur interessantissime argomentazioni dei tre relatori vi riporto solo ciò che d'importante è emerso per i pazienti. Trai dolori muscolo-scheletrici i più frequenti sono quelli a carico della colonna vertebrale, soprattutto lombare. La lombalgia (così i medici chiamano il mal di schiena) è un sintomo che può essere indotto da più di cento diverse affezioni anche se nella maggior parte dei casi si tratta di contratture o spasmi muscolari o irritazioni legamentose legati ad aspetti posturali che regrediscono entro un mese. Le forme croniche sono le più preoccupanti tanto che rappresentano la causa più frequente di disabilità e assenza dal lavoro. La lombalgia non risparmia neppure i giovani come dimostrato da un recente studio epidemiologico su adolescenti di 16/17 anni.

Il mal di schiena rappresenta la causa più comune di dolore muscolo-scheletrico tanto è vero che il 90% della popolazione va incontro ad almeno un episodio nel corso della vita. E' elevata anche la percentuale di persone in cui la lombalgia assume un andamento cronico. Si stima, per esempio, che la prevalenza della lombalgia cronica raggiunga il 23% della popolazione. Nell'11/12%, inoltre, la sua severità è tale da compromettere la qualità della vita. Le cause di una lombalgia possono essere banali. una contrattura muscolare, un movimento incongruo, uno sforzo fisico esagerato. Altre volte la causa origina dalla stessa colonna vertebrale: può dipendere da un'artrosi della colonna spesso accompagnata anche dauna compromissione dei dischi intervertebrali che tendono a farsi più sottili e a presentare delle protusioni se non delle vere e proprie ernie. Ciò determina un avvicinamento delle vertebre con conseguente riduzione dello spazio a disposizione delle radici dei nervi che possono anche entrare in contatto con le protusioni dei dischi. Il risultato è un'irritazione di queste strutture nervose che si traduce nella comparsa di una lombosciatalgia ovvero la classica sciatica.

Un'indagine svedese documenta non solo una maggiore frequenza di lombalgia nella donna rispetto all'uomo (24% verso 21%) ma anche una maggiore intensità della sintomatologia. Una ricerca tedesca ha evidenziato una prevalenza di mal di schiena su sette giorni pari al 40% nelle donne contro il 32% nell'uomo. Nella maggior parte dei paesi occidentali il PARACETAMOLO (nome della molecola ovvero del principio attivo, non quello commerciale) è il farmaco di primo riferimento per la lombalgia. E' uno dei farmaci più noti e impiegati nel mondo che vanta semplicità di sintesi, efficacia e sicurezza per pazienti di tutte le età dal neonato all'anziano. Contrariamente ai farmaci antiinfiammatori non steroidei (che i farmacisti e i medici chiamano FANS) non è gastrolesivo e può essere preso anche a stomaco vuoto. Non presenta rischi di tossicità né per il cuore né per i reni.

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