L’associazione “Vivere senza dolore onlus” ha raccolto, in piazza e negli ambulatori degli ospedali, le testimonianze di chi soffre.
E’ stato chiesto di raccontare i pensieri, le esperienze e le emozioni che il dolore provoca affidandoli alla scrittura. Una raccolta di frasi per dare voce a quanti non riescono a esprimere a parole la profondità del proprio disagio. Centoquaranta frasi a tema: “Il dolore è impossibilità a vivere”, “Il dolore cancella i colori intorno a me”, “Sfinisce più della malattia”, “Perché devo aspettare la morte per non avere più dolore?”...
Tutte le frasi sono prima giunte, via Facebook, ai medici del congresso SIMPAR. Sono poi divenute un’installazione interattiva intitolata PAROLE DEL DOLORE. Il suo ideatore, l’interaction designer Alfredo Calosci, così la spiega: “E’ un modo per riconoscere lo sforzo di chi ha provato a descrivere a parole l’esperienza del dolore. Si tratta di frasi autentiche, sincere, non aforismi da incorniciare. Per questa ragione non appaiono da sole ma incastonate in una matrice di lettere. Si è scelto di mantenerle unite perché è insieme che liberano il loro pieno significato”. Infine sono state oggetto di uno studio qualitativo a cura del Centro Neuropsicologico di Vigevano che ha dimostrato l’incidenza dei fattori psicologici sul dolore cronico: la depressione, la perdita di speranza e dignità, la difficoltà a vivere e a stabilire relazioni interpersonali.
Nicola Allegri (psicologo e psicoterapeuta del Centro di Psicoterapia di Vigevano e del Centro Neuropsicologico Pavia-Vigevano) e la dottoressa Simona Mennuni (referente Area Dolore del progetto Sosteniamoci- un ascolto attivo per i careviger di Vigevano) si sono rivelati umani e sensibili, non spocchiosi e boriosi come purtroppo lo sono molti loro colleghi: Ecco infatti una dichiarazione di Nicola: “L’importante consapevolezza che la prassi clinica e il lavoro di ricerca, correlati al dolore cronico, siano imprescindibili dall’ascolto della voce di chi soffre.
Questo è stato il nostro punto di partenza e ci proponiamo che rimanga la base della nostra attività la quale si svilupperà sempre con l’obiettivo di avvicinare clinica e ricerca all’esperienza della sofferenza umana che troppo spesso, purtroppo, viene trascurata!”. Pensieri, ovviamente, condivisi da Marta Gentili (presidentessa dell’associazione Vivere sena dolore onlus): “Basta leggere le frasi raccolte per capire come sia assolutamente necessario trovare un linguaggio comune che permetta al clinico di comprendere quello che il paziente cerca di trasmettergli... superare le barriere di incomprensione tra medico e assistito!”.
Per approfondire e saperne di più: http://www.viveresenzadolore.it
Nella foto, di Francesca Alibrandi, Nicola e Simona osservano l’installazione interattiva di Alfredo Calosci