Una patologia che causa gravissimi problemi medico-sociali.
Nel ristorante panoramico "La Terrazza" in via Palestro 2 a Milano si è svolta la conferenza stampa "EPATITE C: LA RIVOLUZIONE TERAPEUTICA E' ORA, inquadramento clinico e vantaggi dei nuovi approcci farmacologici". Al tavolo dei relatori: Massimo Colombo, Professore Ordinario di gastroenterologia Università degli Studi di Milano; Antonio Craxì, Professore Ordinario di Medicina Interna e Gastroenterologia Università di Palermo; Ivan Gardini, Presidente Associazione Onlus Epac e Massimo Scaccabarozzi, Amministratore Delegato Janssen Italia. Volutamente tralascio i termini scientifici (pegininterferone-alfa) e le argomentazioni specialistiche (rompendo il legame peptidico tra il gruppo amminico e il gruppo carbosilico)!
Nel mondo circa centosettanta milioni di persone (di cui un milione e cinquecentomila in Italia) sono colpite dal Virus dell'Epatite C con un incremento annuo di mille casi. La patologia provoca il maggior numero di decessi tra le malattie infettive trasmettibili (in Italia muoiono ogni anno più di ventimila persone per malattie croniche del fegato dove l'Epatite C è unica causa o concausa nel 65% dei casi). L'Epatite C è la prima causa di trapianto del fegato. Il Virus, perché di malattia virale si tratta, si trasmette attraverso il sangue di qualcuno già infettato attraverso l'uso promiscuo di aghi, siringhe, rasoi, spazzolini e forbici da unghie; il contatto accidentale con il sangue (situazione che coinvolge soprattutto gli operatori sanitari); l'esecuzione di tatuaggi e piercing con materiale non sterile; l'attività sessuale tra persone a elevata promiscuità. In rari casi dalla mamma infetta al neonato durante il parto!
L'Epatite C è una malattia curabile, se presa in tempo, grazie ai farmaci antivirali anche se oltre in cinquanta per cento dei pazienti non ricava significativi benefici! Ma ora qualcosa sta per cambiare, una luce si sta accendendo sulla difficile via della guarigione: la Janssen Italia (azienda farmaceutica del gruppo Johnson & Johnson) ha appena lanciato sul mercato Telaprevir, un nuovo antivirale ad azione diretta che che offre una terapia più efficace e più breve rispetto a quella standard!!!
Per concludere una riflessione del Dottor Antonio Craxì: "Con le terapie più recenti che stanno per essere introdotte possiamo dire di essere entrati in una nuova era per quanto riguarda il trattamento dell'Epatite C ma per poter accedere alle terapie più adeguate bisogna innanzi tutto sapere di essere stati infettati. Può sembrare un paradosso ma oggi sappiamo come combattere il Virus, abbiamo a disposizione farmaci che si sono dimostrati efficaci eppure ci troviamo ancora a parlare di 'emergenza Epatite c' perché manca nell'opinione pubblica la consapevolezza che questa malattia esista e sia molto grave! Si stima che solo il 10-15% degli infettati sappia di esserlo. Diventa prioritaria, quindi, una strategia volta all'identificazione precoce della malattia e all'ottimizzazione del percorso diagnostico/terapeutico assistenziale mirato a prevenirne l'evoluzione!".