Arrivata in Italia una nuova miracolosa medicina.
Nella sala Manzoni dell'Hotel De La Ville in via Hoepli 6 a Milano si è tenuta una conferenza stampa sull'asma bronchiale. Ne hanno parlato il professor Stefano Centanni, Ordinario di Malattie dell'Apparato Respiratorio presso l'università degli Studi di Milano, Direttore UOC Pneumatologia Ospedale San Paolo (Mi), Past President SIMeR (Società Italiana di Medicina Respiratoria); il Dottor Bruno Franco Novelletto , Area Pneumatologica SIMG (Società Italiana Medicina Generale), Vicepresidente SIMG Veneto, Presidente SIMG Padova e il Professor Alberto Papi, Direttore Clinica Pneumatologica presso l'Università degli Studi di Ferrara.
Nei dizionari medici l'asma bronchiale viene così descritta: "E' una malattia cronica caratterizzata dall'infiammazione delle vie aeree, permane anche quando i sintomi sono assenti. Tale infiammazione provoca l'iper-reattività dei bronchi che si difendono chiudendosi e un accelerato declino della funzionalità respiratoria. Chi soffre d'asma bronchiale manifesta, soprattutto nel corso della notte o nelle prime ore del mattino, episodi ricorrenti quali difficoltà di respiro o respiro sibilante, tosse, ostruzione e senso di oppressione al torace". Potenziali pazienti sono: chi ha la mamma o il papà (o entrambi) asmatici, chi è obeso, chi ha contratto infezioni virali nell'infanzia, chi è stato passivamente esposto al fumo di sigaretta nella fase prenatale o nei primi anni di vita... Tra i fattori scatenanti le crisi di asma troviamo l'esercizio fisico, la respirazione di aria fredda, lo stress e le emozioni!
Ora vi riporto alcuni dati di un'indagine su 1014 pazienti (con un'età compresa tra i 18 e i 50 anni) condotta da Incite per conto Mundipharma International: "Non cercano con regolarità informazioni sull'asma e uno su dieci non s'informa minimamente, si fidano delle informazioni fornite dal loro medico, la metà utilizza però anche le fonti on line, gran parte degli intervistati non è preoccupata, pensa che la propria asma non sia grave e ritiene di averla sotto controllo, tra coloro che seguono una terapia di mantenimento tre su cinque confessano di non assumerla tutti i giorni, la causa principale per cui i pazienti non assumono regolarmente la terapia di mantenimento è perché i
loro sintomi sono transitori!".
In effetti il quadro che emerge, anche dalle dichiarazioni dei relatori, è quello di un paziente indisciplinato, non collaborativo e discontinuo nel seguire la terapia che invece: "Le terapie attuali permettono la riapertura dei bronchi e consentono di controllare le manifestazioni cliniche della patologia. Un paziente ben curato e che segue scrupolosamente la terapia non dovrebbe che avere sintomi occasionali e, solo di rado, riacutizzazioni severe!". Cambierà qualcosa con il nuovo farmaco?
Non posso scriverne il nome perché la pubblicità di specialità medicinali è vietata. Posso solo dirvi che è l'associazione di due principi attivi già esistenti sul mercato ma prescritti separatamente. Ora sono uniti in matrimonio sotto forma di "spray dotato di un pratico conta-dosi abbinato a un codice colore (verde, giallo e rosso) che cambia a seconda del numero di erogazioni rimanenti nel dispositivo, risultando così di facile lettura anche per i pazienti anziani". Per saperne di più rivolgetevi al vostro medico di base.