Un'insolita conferenza stampa.
La GALLERIA MILANO, in via Turati 14 a Milano, ospita la mostra personale di Luca Vitone intitolata "Non siamo mai soli": "una serie di lavori pensati e realizzati nell'estate del 1994, sette oggetti sono accompagnati da disegni a matita nera raffiguranti la planimetria degli appartamenti in cui erano collocati, con evidenziato in rosso il luogo del prelievo.
Si tratta di cose e luoghi della memoria dell'artista: oggetti ricevuti in dono o in eredità, case dove ha vissuto, dove è cresciuto. Tra gli altri un piccolo tavolo rosso e la sua seggiolina, affiancato dalla piantina di un'abitazione, con l'indicazione 'Via delle Ginestre 24/14': un mobile da bambini, dunque, situato inizialmente nella sua casa genovese e che poi lo accompagnerà nei suoi traslochi, assumendo via via funzioni diverse!". Opere che emozionano trasmettendo sensazioni profonde!
Ebbene proprio sullo sfondo di queste splendide opere si è svolta la conferenza stampa "Territorio e ospedali: la rete funziona davvero?": un'indagine condotta, nell'arco di tre mesi, su pazienti affetti da dolore cronico realizzata dall'Associazione "Vivere Senza Dolore Onlus" la cui presidentessa è Marta Gentili. Il progetto Link up (così è definita l'indagine) si propone di far emergere l'evoluzione dei comportamenti di medici e pazienti in seguito all'introduzione della Legge 38.
Tra i tanti dati emersi ne cito uno: "Molti medici di famiglia hanno difficoltà a riconoscere il tipo di dolore di cui soffrono i propri assistiti e prescrivono terapie che sono modificate dai terapisti del dolore nel 97,6% dei casi. Così sempre più pazienti con dolore cronico si rivolgono ai centri specialistici direttamente, senza consultare il proprio medico di base!". Pierangelo Lora Aprile, responsabile area Dolore di SIMG, afferma: "La Società Italiana di Medicina Generale ha aderito fattivamente a questo progetto di ricerca originale promosso dall'Associazione 'vivere Senza Dolore', che mira a fotografare il comportamento dei Medici e dei soggetti portatori di dolore cronico.
I risultati sono interessanti e documentano alcune criticità che dovranno essere affrontate, sia sul piano organizzativo sia su quello più specifico della formazione: prima fra tutte, la mancanza di un Percorso Diagnostico-Terapeutico condiviso tra MMG e Specialista. La sfida della Medicina Generale dei prossimi anni sarà quella di essere sempre più di cardine del comportamento delle Cure Primarie, luogo in cui si generano i bisogni. Da qui deve partire l'iter assistenziale per la gestione dei malati con un problema di dolore, secondo quanto stabilisce la Legge 38; ai Centri di
Terapia Antalgica, di primo e secondo livello, vanno invece riservati i casi complessi".
E ora qualche flash esplicativo sulla Legge 38: Un italiano su quattro soffre di dolore cronico. Dolore che dopo il 15 marzo 2010 (giorno in cui la legge è nata) può svanire anche grazie allo sdoganamento degli oppioidi forti... La Legge 38 obbliga il medico a prendersi cura del dolore qualunque ne sia la causa... La Legge 38, all'avanguardia nella panoramica ospedaliera europea, prevede per il bambino il diritto di accedere alla terapia del dolore attraverso specifici servizi dedicati...
L'Italia, nonostante la Legge 38 considerata la più evoluta in Europa, è il finalino di coda nell'uso degli oppioidi per attenuare il dolore... Solo un medico su tre misura l'intensità del dolore del proprio assistito e, con regolarità, lo fa solo il 15% contravvenendo così a quanto stabilisce l'articolo 7 della Legge 38 che invita i clinici a registrare sempre il livello della sintomatologia dolorosa e la sua evoluzione nel tempo ... La 38, una legge ignorata persino da tanti medici!!!
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