Un tumore benigno che colpisce il 40% delle donne.
Nel ristorante panoramico "La Terrazza" in via Palestro 2 a Milano si è svolto il convegno "FIBROMI UTERINI: A OGNI DONNA IL PROPRIO TRATTAMENTO, INQUADRAMENTO DELLA PATOLOGIA E APPROCCI TERAPEUTICI".
Al tavolo dei relatori, moderati dal giornalista scientifico Federico Mereta, vi erano Nicoletta Biglia (professore Associato di Ginecologia e Ostetricia presso l'Università di Torino) e Antonio Maiorana (ginecologo, dirigente medico presso l'Ospedale Civico di Palermo).
Tra i fattori di rischio di questa patologia che riguarda le donne dai trentacinque ai cinquantacinque anni troviamo la familiarità (madre o sorella affette dalla medesima patologia) e l'obesità; la gravidanza e il parto, invece, proteggono la gestante e futura mamma!
Tra i tre tipi di fibroma il più diffuso è l'"intramurale" che si sviluppa nello spessore della parete uterina e si espande, facendo percepire l'utero più grande del normale. La paziente ha un sanguinamento più abbondante nel periodo mestruale, soffre di mal di schiena e dolore pelvico, avverte un senso di pressione e lo stimolo costante a urinare.
La terapia più utilizzata è quella chirurgica. Purtroppo le medicine per la fase preparatoria all'intervento presentano gravi effetti collaterali (vampate, demineralizzazione ossea, secchezza vaginale). Fortunatamente qualcosa sta cambiando. La Gedeon Richter "ha sviluppato un trattamento innovativo per la terapia orale preoperatoria delle forme sintomatiche di fibromi uterini di grado moderato e grave nelle donne adulte in età riproduttiva, in attesa di immissione nel mercato italiano, dopo aver ottenuto l'approvazione dell'EMA nel mese di febbraio 2012". probabilmente il farmaco sarà nelle nostre farmacie a fine 2013.