Una patologia in continua crescita nella società.
Nel mondo le persone interessate al diabete oltrepassano il miliardo; Nel 2035 saranno 592 milioni i casi di diabete e 471 milioni quelli di insufficiente tolleranza al glucosio, lo stato di pre-diabete che espone comunque a più elevato rischio cardiovascolare! Se ne è parlato nella Giornata Mondiale del Diabete 2013 durante una conferenza stampa presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia a Milano.
Di diabete se n’è tornati a parlare nel 2014 in un’altra conferenza stampa stavolta nella sala Tobagi al Circolo della Stampa a Milano. Secondo la Federazione Internazionale del Diabete in Italia nel 2035 vi sarà una crescita di quasi il 40%. L’Associazione Medici Diabetologi ha presentato il progetto NICE “Per appropriatezza nelle cure: appropriatezza e non solo cura adeguata ma soprattutto cura giusta.
Non sempre, infatti, tutto si risolve nella scelta del farmaco giusto per la malattia e i suoi sintomi, soprattutto nel malato cronico questa scelta deve fare i conti con i reali bisogni dell'individuo e la sua capacità di adeguare il proprio stile di vita, affinché la cura proposta sia adeguata al singolo: "Le crisi ipoglicemiche influiscono in maniera significativa sulla qualità di vita degli anziani e si sospetta che una percentuale elevata di fratture del femore in queste persone sia riconducibile a episodi di ipoglicemia.
La cura del diabete destinata a queste persone deve tenere conto dell'età e della loro fragilità, garantendo insieme all'efficacia la tollerabilità e che la persona prenda o sia in grado di prendere i farmaci e di seguire i consigli dietetici e di stile di vita. In buona sostanza non solo una cura adeguata ma una cura giusta.