Approdi alla Grande Madre. Sculture, disegni e dipinti. Il prossimo sabato 12 luglio alle ore 11 si inaugura a Villa Trossi in via Ravizza 76.
Gli organizzatori, ci comunicano che l’esposizione, è promossa dalla Fondazione d’Arte Trossi-Uberti in collaborazione con il Comune di Livorno, resterà visitabile sino al 31 agosto, si annuncia di particolare rilievo nel panorama offerto dall’estate livornese 2014, per la qualità delle opere (circa settanta tra sculture, grandi disegni e dipinti) di questo importante artista, collocate in un percorso che comprende il parco che circonda la bella Villa di via Ravizza prossima al lungomare di Ardenza, le sue sale del piano terra e il viale Italia, zona Baracchina Rossa, dove sarà collocato un nudo in bronzo di grandi dimensioni, esposto ai frequentatori del lungomare come invito e introduzione a visitare la Villa.
Ma conosciamo meglio la Villa Trossi, donata alla Città di Livorno per accogliervi una scuola d’arte e sede della Fondazione, è stata recentemente riqualificata nel parco e nei suoi interni, e si propone come scenario ideale per accogliervi le monumentali sculture, fuse in bronzo e vetroresina patinata, con le quali Franchi rappresenta un mondo al femminile di grande capacità attrattiva, che materializza emozioni primordiali della nostra cultura mediterranea. Il tema è svolto anche dai circa venticinque tra grandi disegni e tele, sei delle quali del tutto inedite. Un video, con interviste e immagini documentarie, proporrà in continuo ai visitatori il procedere creativo dello scultore in alcune sue significative realizzazioni. Verso fine luglio, durante il periodo di mostra, ne sarà presentato il catalogo, con testi critici a cura di Nicola Micieli e Veronica Carpita, che riproporrà l’immagine delle sculture di Franchi nelle loro ambientazioni espositive a Villa Trossi.
I curatori, ci sottolineano anche, che l’evento ha avuto tra gli altri il Patrocinio della Regione Toscana e dell’Accademia di Belle Arti di Carrara e s’inserisce nella serie di appuntamenti d’arte con i quali la Fondazione Trossi-Uberti ha dall’anno scorso rilanciato la sua immagine d’istituzione di formazione artistica, fortemente impegnata nella tutela ambientale della bella Villa ottocentesca e nella sua valorizzazione. Ma conosciamo meglio il protagonista della mostra Franco Mauro Franchi nato a Castiglioncello nel 195, un artista di riconosciuto livello internazionale. Ha compiuto la sua formazione sotto la guida degli scultori Vitaliano De Angelis e Oscar Gallo, del quale dal 1976 al 1989 è stato assistente all’Accademia di Belle Arti di Firenze.
Vinto nel 1989 il concorso nazionale per la cattedra di Scultura, Franchi ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Bologna e dal 2000 all’Accademia di Carrara, dove tutt’ora insegna. Ha esposto in importanti rassegne internazionali e in luoghi istituzionali (Museo Fondation Gianadda di Martigny/Svizzera, Fort Barraux a Grenoble/Francia, Belle Usine di Fully/Svizzera). Nel 2005 ha esposto una grande scultura alla Fiera internazionale M.I.B.A. di Ingolstadt/Germania. Nel 2006 il Museo Archeologico di Firenze gli ha dedicato una personale e l’anno successivo Franchi espone nelle sale della Villa Medicea di Cerreto Guidi/Firenze e alla Galleria comunale Casa Frabboni a San Pietro in Casale/Bologna; nel 2009, espone alla Galerie de la Cathédrale a Fribourg/Svizzera.
Nel 2011 partecipa, su invito di Vittorio Sgarbi, alla 54.a Biennale di Venezia e nel 2012 è presente nell’importante collettiva “Le avventure della forma” al Palazzo Mediceo di Seravezza. Nel 2013 il Museo e Parco Archeologico di Fiesole hanno ospitato un suggestivo percorso delle sue opere. Ha allestito personali in Italia, Francia, Svizzera, Belgio, Stati Uniti. Ha eseguito opere monumentali in pietra e in bronzo per spazi pubblici e privati in Italia, Svizzera, Giappone e Stati Uniti. Autore della grande Fontana di piazza della Libertà a Cecina, Franchi vive e opera a Castiglioncello. Questa promossa dalla Fondazione Trossi-Uberti è la prima personale che Franchi ha occasione di tenere a Livorno.
