Ha preso il via l’8 aprile a Lecce, una nuova edizione del Festival che presenta la città come appetibile Capitale Europea della Cultura per il 2019.
La manifestazione diretta da Cristina Soldano e Alberto La Monica, può essere definita allo stesso tempo “Festa della Cultura Europea e Mediterranea”, oltre che un efficace diffusore di più di 100 film tra corti, lungometraggi e documentari provenienti da numerosi Paesi Europei.
Come ogni anno, la parte dedicata ai “Protagonisti del Cinema Europeo”, è occupata da un importante regista di quest’area, e se lo scorso anno la scelta era caduta su Emir Kusturica, adesso tocca al finlandese Aki Kaurismaki, autore di commedie umane che hanno la capacità di raccontare con sensibilità e ironia, gli strati sociali più marginali. Tutto questo ha consentito di trasformarlo in autore di riferimento per il cinema nordeuropeo nello scenario dei festival internazionali.
La sezione “Protagonisti del cinema italiano” in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia dedica un omaggio a Francesca Neri con molte sue pellicole (tra cui “Le età di Lulù” di Bigas Luna, scomparso recentemente) e una mostra di fotografie tratte dall’Archivio della Fototeca del CSC, allestita presso l’ex Monastero dei Teatini a ingresso libero.
A Fernando Di Leo (uno degli autori ispiratori di Quentin Tarantino), sempre il Centro Sperimentale con la collaborazione di Minerva Pictures, presenta una rassegna dei suoi film più rappresentativi, unita all’anteprima assoluta del documentario “Fernando Di Leo, un pugliese a Roma”.
Per quanto riguarda il tradizionale appuntamento con il cinema mediterraneo, verrà dedicata con il sostegno dell’Ambasciata d’Israele, l’Israel Film Fund e il Pitigliani Kolno’a Festival di Roma, una rassegna di film (lungometraggi, corti e documentari) al cinema israeliano contemporaneo. Tra le pellicole proposte, “Yossi e Jagger”, “La banda”, “Lebanon” e “La sposa promessa”.
Tra le anteprime ed eventi speciali, da segnalare il film “Il pasticciere” di Luigi Sardiello, un noir di confine con Antonio Catania ed Ennio Fantastichini, prodotto da RaiCinema, Mibac e Apulia Film Commission. “Diciannove e settantadue” di Sergio Basso, il docufilm su Pietro Mennea che segna la collaborazione di più coproduzioni: Sharoncinema Production, CSC Production, Rai e nuovamente Apulia Film Commission.
Il consiglio è di tener d’occhio il programma perché tra proiezioni, incontri, dibattiti, mostre e concerti c’è solo l’imbarazzo della scelta, e tutto ciò contribuisce a rendere Lecce (almeno per una settimana), la capitale del Cinema Europeo.
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