Con questo slogan si è tenuta domenica 12 agosto l’ottava notte bianca a Specchia.
Organizzata dal Comune stesso, dall’Assessorato alle Politiche Giovanili, dalla Pro Loco di Specchia in collaborazione con Banca Popolare Pugliese e Mondo Radio, con il patrocinio della Regione Puglia, della Provincia di Lecce e dell’Unione dei Comuni Terra di Leuca Bis; quest’anno la manifestazione ha assunto un significato particolare, soprattutto per tenere una luce di speranza in un mondo segnato da forti connotazioni negative, quali il terremoto in Emilia e per tutte le vittime del terrorismo e della guerra.
Molti turisti si sono avventurati in questo piccolo grande borgo, che insieme al Cinema del Reale è diventato una delle mete di punta nelle movimentate notti salentine. L’evento è iniziato intorno alle 21,30 a Piazza del Popolo (e parallelamente in tutte le altre piazze), in cui hanno preso piede spettacoli, concerti, performance teatrali, danza, arte contemporanea, oltre a momenti dedicati alla riflessione su tematiche sociali, come quelli proposti da Emergency e da Mir Preko Neda, una Onlus che fa riferimento alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e alla Convenzione dei Diritti del Fanciullo dell’Onu, con l’obiettivo di operare in contesti locali, nazionali e internazionali, affinchè vengano rispettati.
A Piazza Nassirya vi era l’Estemporanea di pittura “Con gli occhi dei bambini: racconta il tuo sogno”, uno spazio creativo dove i più piccoli si potevano esprimere per sognare liberamente il mondo ideale. Da segnalare anche all’interno del Castello Risolo la Mostra fotografica “Dal Kashmir all’Afghanistan” di Kash Gabriele Torsello e quella “Pro Puglia foto Expression” a cura dell’Associazione Pro Puglia Foto e Apulia Film Commission; mentre sul terrazzo dello stesso, c’è stata l’esibizione con violino elettroacustico, pedaliera e loop machine dell’artista Francesco Del Prete.
Cisco, alias Stefano “Cisco” Bellotti, ex dei Modena City Ramblers, ha deciso di regalare al pubblico, a partire dall’01,30 il suo repertorio di musiche, che assimilavano quelle dei grandi cantautori italiani come Francesco Guccini, Lucio Dalla, Fabrizio De Andrè, Francesco De Gregori, Roberto Vecchioni, Enzo Jannacci e tanti altri.
All’assordante e un po’ anomalo dj Set di Mondo Radio, si è alternata una carovana di giocolieri, saltimbanchi ed artisti di strada, la cui missione in quello che è stato definito tra i 100 borghi più belli d’Italia, era quella di regalare sorrisi in un mondo che ha smesso di farlo.
