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E siamo arrivati a 15…di edizioni. Sabato 26 aprile, nell’ultima giornata di notte bianca leccese, la Firenze del Sud ha salutato la tre giorni di eventi, per accogliere un’altra settimana che celebra l’arte, stavolta la settima.


Bosnia, Italia e “Accessibility” al 15esimo Festival del Cinema EuropeoDal 28 aprile al 3 maggio, torna il Festival del Cinema Europeo nel capoluogo salentino, il traguardo dei 15 anni si fa sentire eccome, per la risonanza mediatica e l’interesse del pubblico. Quest’anno, una nutrita schiera di autori e rassegne allieterà le giornate (e anche le serate) dei cinefili salentini e non. Uno dei temi di quest’anno è “l’accessibilità”, intesa nel suo senso più ampio e alla quale sarà dedicato un convegno specifico.

Presenti alla conferenza stampa di presentazione, il direttore del Festival, Alberto La Monica, la Presidente di Apulia Film Commission, Antonella Gaeta, il sindaco di Lecce Paolo Perrone, il manager di Vestas Hotels & Resorts, Andrea Montinari (presente per l’annuncio dell’invenzione di una novità culinaria in onore di Carlo Verdone), l’assessore alla cultura di Lecce, Luigi Coclite, e il direttore del carcere di Lecce, Antonio Fullone (presente per una collaborazione del Festival con la Casa Circondariale di Lecce).

Il primo a prendere la parola è stato il sindaco Paolo Perrone, che ha confermato la sua soddisfazione nel partecipare ad una manifestazione che grande visibilità dona ogni anno alla sua città. Proprio grazie alla particolarità di questo Festival, che molti cittadini leccesi, da appassionati consumatori di film di cassetta, hanno scoperto le bellezze e peculiarità del cinema europeo, aggregandosi ai fruitori del cinema d’essai. La presenza alla conferenza stampa di Airan Berg (manager culturale di chiara fama), è un passaggio determinante sia per i temi sociali del Festival, ma anche come trait d’union per quello che potrebbe essere il più importante traguardo della Firenze del Sud: la designazione come Capitale Europea della Cultura 2019 (di cui Berg si sta occupando attualmente come coordinatore dello staff artistico).

Airan ha sottolineato come “L’accessibilità” sia qualcosa di estremamente importante per aprire la nostra città al mondo, attraverso le otto utopie utili per reinventarla a livello creativo e renderla attraente agli occhi di ogni turista, europeo ed extraeuropeo. L’assessore alla Cultura Luigi Coclite, ha espresso il suo interesse per una manifestazione che altro non è che un ponte e un contenitore in espansione verso i paesi balcanici e del mediterraneo, oltre ad un apprezzamento sulla doppia visione del film “I pugni in tasca”, di Marco Bellocchio (l’autore di punta del cinema europeo quest’anno insieme al bosniaco premio Oscar Danis Tanovic). La presidente Gaeta, ha ribadito il suo entusiasmo per un festival che “semina” la voglia di cinema, nell’incredibile costruzione di una rete incredibile di networking a livello territoriale.

Il Festival di Lecce permette lo sconfinamento verso nuove forme e frontiere cinematografiche, utopizzando la trasformazione storica di un continente nuovo e democratico (quello europeo). Si parte lunedì 28 aprile con la proiezione dell’anteprima “For those who can tell no tales” della regista di Sarajevo, Jasmila Zbanic (Orso d’Oro alla Berlinale 2006), e si chiude sabato 3 maggio, con “Alabama Monroe – Una storia d’amore” del belga Felix Van Groeningen, candidato al Premio Oscar 2014 come miglior film straniero (battuto dal film di Sorrentino “La grande bellezza”). Quest’ultimo film è distribuito dall’indipendente Satine Film, e uscirà nelle sale italiane il prossimo 8 maggio. La protagonista del cinema italiano quest’anno è Claudia Cardinale, a cui è stata dedicata oltre ad una rassegna di dieci film, anche una mostra fotografica (in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia): “Eccellenza italiana al femminile”. Due invece sono i protagonisti del cinema europeo quest’anno: Marco Bellocchio e Danis Tanovic.

Al primo, Il Festival ha dedicato, insieme alla Cineteca Nazionale e al Centro Sperimentale di Cinematografia, una retrospettiva di venticinque film, e una mostra dal titolo: “Marco Bellocchio. Disegni e quadri d’autore – Il pittore, il cineasta”. Al bosniaco Danis Tanovic (ex fotografo di guerra), vincitore del Golden Globe e Premio Oscar 2001 per “No Man’s Land”, invece, il Festival dedica la retrospettiva completa di tutti i suoi lungometraggi. Previsti anche degli omaggi a Mario Bava in occasione del centenario dalla sua nascita, e uno ad Arnoldo Foà dopo la sua scomparsa, avvenuta lo scorso gennaio. La rassegna del Cinema Euromediterraneo (curata da Monica Maurer), intitolata quest’anno “Settimana del Cinema Palestinese” (lo scorso anno era toccato al cinema israeliano), propone una quindicina di opere che affrontano le problematiche dell’odierna società palestinese (dopo che la scorsa annata era stata analizzata la cinematografia israeliana). Il Premio Mario Verdone, giunto quest’anno alla sua quinta edizione, ha tre titoli in lizza per il premio:  “Spaghetti Story”, “Il sud è niente”, “Zoran, il mio nipote scemo”.

Per il Premio Emidio Greco (al secondo anno), quattro sono i finalisti: “Zima”, “C’est la vie”, “America”, “Nati per correre”. I film europei in concorso per l’Ulivo d’Oro sono questi: il georgiano “Blind Dates”, il portoghese “Bobo”, l’austriaco “Macondo”, il finlandese “Concrete Night”, il francese “One of a kind”,  il turco “Lifelong”, il norvegese “Letter to the king”, il cecoslovacco “Miracle”, il greco “September” e il russo “The Winter Journey”. Consueto come ogni anno l’appuntamento con il Puglia Show, concorso di cortometraggi riservato ai giovani pugliesi under 35, in competizione per il Premio Centro Nazionale del Cortometraggio e il Premio Augustus Color, e un Premio di 1000 Euro offerto dalla contessa Maria Josè Petruzzi di Pietroforte.

La sezione “Cinema e Realtà” comprende una serie di documentari con tematiche sociali e culturali rilevanti. Per la VII edizione del Premio Lux ci sono in lizza “Miele”, “Alabama Monroe” (pellicola di chiusura),  e “The Selfish Giant”. Diverse le tavole rotonde, a cominciare da quella sul Cinema Palestinese, con  la presenza dell’attore Mohamed Bakri, già in “Private” di Saverio Costanzo, un’altra intitolata “Gli stati generali della commedia italiana”, moderata da Marco Giusti, che si preannuncia di incontro/scontro data la presenza di alcune delle personalità più importanti (in termini di box office) del cinema italiano contemporaneo: Francesco Bruni, Massimo Gaudioso, Edoardo Leo, Fulvio Lucisano, Gennaro Nunziante, Neri Parenti, Pio e Amedeo, Sydney Sibilia, Enrico Vanzina e Carlo Verdone. Ultima, ma non ultima in termini di importanza, la tavola rotonda su “Film Literacy, Accessibility, and Audience Development in Europe”, che vedrà un’importante analisi sul patrimonio cinematografico europeo in termini pedagogici. Un augurio a tutti coloro che amano il cinema con la C maiuscola, di non lasciarsi sfuggire un’occasione importante come questa. Per ulteriori informazioni sul programma ufficiale, visitare il sito del festival: http://www.festivaldelcinemaeuropeo.com/2014/programma/2630-2/

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