Rilasciata su etichetta G Records dal duo musicale The EatBeat, la rivistazione di una delle canzoni più popolari salentine.
Tradizione e innovazione, a volte se ben riuscite, danno continuità nel futuro a ciò che per anni ha fatto la differenza di un luogo o di un popolo. Molto ben riuscito il progetto musicale che il duo salentino The EatBeat, si è posto e poi ha realizzato, nella rivistazione della canzone Mieru. La canzone uscita il 22 aprile e rilasciata su etichetta G Records, si pone sullo stile mondiale denominato "Melbourne Bounce" e da oggi, con questo nuovo stile, possiamo dire tranquillamente anche Salento Bounce. Nell'occasione, abbiamo incontrato gli autori e posto alcune domande.
Come nasce musicalmente il duo The Eatbeat. e perchè la scelta di tale nome?
Il duo nasce dall'unione di intenti di due amici appassionati di musica dance e, soprattuto, della produzione. I nostri progetti portati avanti singolarmente hanno già avuto un buon seguito, ma il nostro duo è una fusione di energie.Riguardo il nome, semplicemente ci piaceva,non ha un particolare significato.
La scelta di proporre un genere musicale come il Melbourne Bounce in una terra dove la pizzica ed il reggae la fanno da padroni, può essere ritenuto un azzardo?
Se non azzardi....
Tra le tante canzoni popolari salentine esistenti, come cade in particolar modo la scelta sulla canzone Mieru?
Mieru è un inno al divertimento spensierato tra amici, in cui si beve del buon vino e si balla ascoltando buona musica...ovviamente "Mieru"!
Negli anni precedenti, le direzioni artistiche susseguite del concerto della Taranta, hanno fuso più stili musicali con la tradizione popolare riscontrando notevoli apprezzamenti. Dai dati ottenuti fino adesso, le fusioni nel vostro stile risultano in fase embrionale o già particolarmente apprezzate?
Diciamo che rappresentiamo sicuramente l'unico esempio di fusione in questo stile, ci riteniamo un pò unici.
Quanto conta per voi la sperimentazione musicale, lo studio nell'ascolto dei vari generi per poi riuscire a proporne uno proprio?
Produrre qualcosa di originale è un mix tra il nostro background musicale, che è molto vario, va dalla House Old School alla Trance. Poi ci si mette in studio e, nelle giornate "Sì" in pochi minuti riusciamo a sfornare suoni e melodie molto interessanti.
Se doveste identificare il vostro pubblico, a quale fascia di età può essere proposto il vostro stile?
La musica non ha età!
Possiamo dire tranquillamente che la nascita del vostro stile, aggiunge un nuovo tassello alla scala evolutiva della musica dance, nata ormai nei lontani anni settanta?
Come in ogni forma d'arte ci si evolve guardano con la coda dell'occhio il passato.
Ci sono nuovi progetti per il futuro?
I progetti sono molti, il prossimo brano può essere definito "mostruoso" (c'è un doppio senso che capirete ascoltandolo!). Non vediamo l'ora di farvelo ascoltare!
