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Patrick Dempsey dice addio alla serie Tv con un’uscita di scena drammatica che fa infuriare i fan.


Grey’s Anatomy: addio al Dottor StranamoreLe cinque fasi dell’elaborazione del lutto sono: negazione, rabbia, contrattazione, depressione, accettazione. Basterebbe, forse, questa frase per spiegare tutto. In principio furono Meredith, Cristina, Izzie, Karev e George si potrebbe dire. Poi c’erano Derek, la Bailey, Sloan e tanti altri. Grey’s Anatomy ha tenuto incollati davanti al teleschermo milioni di telespettatori sia in Italia che oltreoceano. Da qualche giorno, esattamente dalla notte del 23 aprile, quando in America è andato in onda il ventunesimo episodio dell’undicesima serie, non si fa che parlare di un’unica cosa: la morte di Derek Shepherd, protagonista indiscusso insieme all’amata Meredith, della serie tv più seguita al mondo. I fan non ci stanno, si ribellano, chiedono la testa di Shonda, l’ideatrice di Grey’s Anatomy, si chiedono perché una scelta così drastica.

Gli sceneggiatori hanno deciso di far morire il dottor Stranamore, nel mondo più assurdo e stupido che si potesse scegliere. Dopo essere sopravvissuto ad una sparatoria, alla caduta di un aereo, ad una tempesta, Derek muore dopo aver salvato la vita a due ragazzi in pericolo dopo un incidente d’auto, travolto a sua volta da un tir (proprio come la moglie aveva sognato nella quinta serie), a staccare le macchine che lo tengono in vita sarà la stessa Meredith che dopo un rapido flashback dei momenti passati insieme, permetterà all’infermiera di avviare le procedure. Insomma è vero che sì, non si può scegliere quando e come morire, ma questo nella vita reale, non in una fiction. Almeno lì tutti avrebbero diritto di sognare e di farlo ad occhi aperti, senza il terrore che qualcuno possa svegliarli.

Paradossalmente Grey’s Anatomy è la serie che più di tutte ci ha abituati alla morte, anche di persone alle quali ci si era affezionati, non solo di pazienti arrivati al Seattle Grace Mercy West Hospital, ma senza nulla togliere alla dipartita di George, di Mark Sloan o della piccola Lexie Grey, per fare qualche esempio, quello di Derek è e resterà sempre l’addio più duro da mandare giù per qualsiasi fan o telespettatore della serie, anche il meno coinvolto emotivamente, anche il più disinteressato, quello che guarda per curiosità, per noia o per costrizione. Grey’s Anatomy: addio al Dottor StranamoreGray’s Anatomy era Derek e Derek era Grey’s Anatomy. E per chi sta pensando che tutto questo parlare, negli ultimi giorni, sia patetico o sproporzionato rispetto a ciò che accade nella vita reale, dovrebbe imparare a dare il giusto valore alle cose. Nessuno equipara la morte di una persona vera a quella di una verosimile, sarebbe folle farlo, ma in un luogo dove l’affezione, i sentimenti e l’emozione la fanno da padrone, in un luogo dove il pubblico regna sovrano, in quel posto lì, questo è un lutto come tanti altri.

A decretare il successo o l’insuccesso di un prodotto televisivo sono quelle persone che detengono il potere di cambiare canale e se queste persone vengono deluse, amareggiate o colpite da un lutto, faticosamente riprenderanno a vivere come prima e quel prodotto inevitabilmente ne risentirà. Quando si decide di creare qualcosa di potente con una serie Tv di questo genere, che vive da più di dieci anni, bisognerebbe tenere in considerazione un po’ di più anche il cuore e l’animo di chi questo qualcosa lo segue, cosa che in questo caso non è stata fatta.

È conosciuto ai più che la decisione di allontanare Patrick Dempsey dalla serie sia stata dettata più da problemi personali di incompatibilità che dalla volontà dello stesso attore, che per altro si è dichiarato amareggiato. Da oggi in poi Grey’s Anatomy volta pagina, si appresta a conoscere un terreno inesplorato, come ha dichiarato la stessa Shonda che aveva avvertito i suoi fan di prepararsi ad un episodio che l’America (ma non solo), non avrebbe mai dimenticato. Come andrà a finire non lo sappiamo, qualcuno invoca a gran voce il ritorno almeno di Cristina, quella dottoressa un po’ burbera che però in tanti anni di Grey’s ha fatto capire, credere e sperare che per ognuno di noi possa esserci “la mia persona”.

Potrebbero succedere tante altre cose meravigliose nella dodicesima stagione che gli attori rimasti, si appresteranno a girare, ma per ora le parole che risuonano nella testa di tutti sono solo tre: Derek è morto.  Con lui è morta la favola dell’amore eterno e del vissero felici e contenti sebbene nelle continue difficoltà della vita. È vero, questo finale è il più vero che ci si possa aspettare da una storia che la televisione ci propone e che dovrebbe raccontare il verosimile, ma un conto è la vita vera, un conto è la finzione e lì, a tutti dovrebbe essere concesso, sempre, di continuare a sperare.

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