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Il grande Bigas Luna ci ha lasciati in seguito alle complicazioni di un tumore.


Jamon Jamon in paradisoDa sempre legato a tematiche quali sesso e cibo, il regista spagnolo è morto oggi a Terragona all’età di 67 anni, a seguito delle complicazioni di un tumore. Dopo l’abbandono della Facoltà di Economia,  ha iniziato la sua carriera come designer e artista concettuale per poi passare dietro la macchina da presa.

Negli anni Settanta ha girato una serie di pellicole quali l’erotico “La chiamavano Bilbao”, il satirico “Caniche, Lola” e l’horror “L’angoscia”, che lo accomunano senz’altro a maestri come Luis Bunuel e Marco Ferreri. Dopo aver girato ben 11 cortometraggi erotici nel 1977,  Luna prosegue in questa tematica con “Lola” e “Le età di Lulù” (quest’ultimo interpretato da Francesca Neri), rispettivamente del 1986 e del 1990.

La notorietà arrivò nel 1992, quando vinse ex aequo alla Mostra di Venezia il Leone d’argento con “Prosciutto prosciutto”, interpretato tra l’altro da Anna Galiena, Penelope Cruz e Stefania Sandrelli. Il film, passato praticamente inosservato in Spagna, divenne un vero e proprio caso cinematografico in Italia, facendo parlare parecchio di sé.

Successivamente con “Uova d’oro” e con protagonisti come Javier Bardem, Alessandro Gassman e Benicio Del Toro, l’autore crea una metafora sul parallelismo tra la crescita del capitalismo e quella della potenza sessuale, con esiti imprevisti. “La teta y la luna” è un’altra storia surreale sull’ ossessione di un bambino per l’allattamento che andrà a contrapporsi a quella violenta e sessista di “Bambola” con Valeria Marini, pellicola che ha causato l’allontanamento di Bigas per un periodo dai set cinematografici.

Nel 1998, mentre nelle sale spopola il “Titanic” di Cameron, Luna ha girato una pellicola con la stessa tematica, ma più intimista e malinconica, “L’immagine del desiderio” con Olivier Martinez e Aitana Sanchez Gijon. Il  suo ultimo film, il dramma erotico sentimentale “Son de Mar”, con Leonor Watling e Jordì Mollà, è forse quello con la frase più bella che può rendere omaggio al suo congedamento dal cinema e dalla vita: “Se una forza prematura porta in te una parte della mia anima, che faccio io che sono l’altra, la meno amata? Lo stesso giorno trascinerà entrambi alla rovina. Ovunque mi precederai, andremo entrambi pellegrini disposti a fare insieme il viaggio senza ritorno. Abbandonati al presente e non pensare a cosa accadrà domani”.

Nella foto: José Juan Bigas Luna intervistato da Fernando Sanchez Drago

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