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Parte la 16esima edizione del Festival del Cinema Europeo che si terrà dal 13 al 18 aprile al Multisala Massimo di Lecce.


Festival del Cinema Europeo 2015Bertrand Tavernier, Fatih Akin, e  Milena Vukotic e Paola Cortellesi sono i protagonisti di questa interessante manifestazione, che da più di 15 anni porta nel capoluogo salentino il meglio del cinema euromediterraneo. Tavernier e Akin saranno ospiti rispettivamente martedì 14  e mercoledì 15 aprile per ritirare l’Ulivo d’oro alla carriera. Il primo (che ritirerà a Venezia il Leone d’Oro alla carriera), introdotto dal critico Bruno Torri, presenterà al pubblico del Festival “Quai d’Orsay” (2013), commedia satirica tratta dall’omonima graphic novel di culto di Christophe Blain e Abel Lanzac.

Dieci i titoli in rassegna del cineasta francese, a partire dalla sua opera d’esordio, “L’orologiaio di Saint Paul” (1974), Premio Speciale della Giuria al Festival di Berlino, che segna l’inizio della storica collaborazione con Philippe Noiret, “La morte in diretta” (1980), “Colpo di spugna” (1981) e “Una domenica in campagna” (1984). Fatih Akin, figlio di immigrati turchi e nato ad Amburgo nel 1973, è il primo regista tedesco ad aver vinto l’Orso d’Oro dopo 19 anni nel 2004 per “La sposa turca”, primo episodio della trilogia “amore, morte e demonio”, proseguita con “Ai confini del paradiso” (2007) e conclusa con “Il padre – The cut” (2014), presentato al Festival dopo un incontro introduttivo a cura del critico Massimo Causo e in uscita nelle sale italiane il 9 aprile distribuito da BIM.

In rassegna tutti e 9 i titoli del regista, tra cui  il divertente “Soul Kitchen” (2009), il documentario musicale “Crossing the bridge: Sound of Istanbul” (2005) e Solino (2002) girato tra il Salento e la Germania. Milena Vukotic e Paola Cortellesi riceveranno il Premio alla Carriera rispettivamente venerdì 17 e sabato 18 aprile. La Vukotic, nata da padre jugoslavo e madre italiana, ha seguito gli studi artistici a Londra, Vienna e Parigi. Rientrata a Roma negli anni sessanta, ha iniziato la carriera teatrale con registi quali Giorgio Strehler, Franco Zeffirelli e Lina Wertmuller, intraprendendo successivamente la carriera cinematografica con Alberto Lattuada, Mauro Bolognini, Ettore Scola, Nanni Loy, Mario Monicelli, Carlo Lizzani e Bernardo Bertolucci. Diventata popolare con la serie di Fantozzi, è stata interprete dell’ultima pellicola di Francesco Bruni, “Noi 4”, e dell’ultimo lavoro dello scomparso Carlo Mazzacurati, “La sedia della felicità”.

Paola Cortellesi, dopo vari programmi televisivi, è approdata al cinema nel 1999 con “Amarsi può darsi” di Alberto Taraglio e “Chiedimi se sono felice” di Aldo, Giovanni e Giacomo. Tra le varie pellicole da lei interpretate, anche “Il posto dell’anima” e “Scusate se esisto”, entrambe dirette da suo marito Riccardo Milani (anche lui presente al Festival), “Sotto una buona stella” di Carlo Verdone (con il quale dialogherà la sera del 18) e l’ultimo lavoro, “Meraviglioso Boccaccio” di Paolo e Vittorio Taviani. Sarà la pellicola europea “Wax – We are the X” (girata in italiano, inglese e francese) vincitrice dell’“International Filmmaker Festival of World Cinema” di Londra nella sezione “Best Foreign Language Feature Film” , opera prima del leccese Lorenzo Corvino, ad aprire la serata del 13 aprile, alla presenza del regista, e degli attori Gwendolyn Gouvernec e Andrea Renzi. Sabato 18 aprile, la chiusura sarà affidata alla seconda edizione degli Stati generali della commedia italiana, curata da Marco Giusti, con il focus sulla “comicità in rete”, ospiti presenti Claudio Bisio, Nirkiop, i The Jackal, Herbert Ballerina, Maccio Capatonda, Riccardo Milani, Luca Miniero, Neri Parenti e Carlo Verdone.

Proprio quest’ultimo ha lanciato in conferenza stampa la sesta edizione del Premio Mario Verdone, che viene assegnato ogni anno ad un autore (fino a 35 anni) la cui opera prima si è distinta nell’ultima stagione cinematografica. Quest’anno i finalisti sono: Bonifacio Angus per “Perfidia”, Leonardo Guerra Seràgnoli per “Last summer” e Sebastiano Riso per “Più buio di mezzanotte”. In accordo con la Famiglia Greco e il Centro Nazionale del Cortometraggio, verrà assegnato anche quest’anno il Premio Emidio Greco ad un giovane autore italiano per il migliore cortometraggio dell’anno. Dieci film sono in concorso per l’assegnazione dell’Ulivo d’oro: “Superworld” di Karl Markovics (Austria, 2015), “Key House Mirror” di Michael Noer (Danimarca, 2015), “Insecure” di Marianne Tardieu (Francia, 2014), “Daughters” di Maria Speth (Germania, 2014), “Anemistiras” di Dimitri Bitos (Grecia, 2015), “Hardkor Disko” di Krzysztof Skonieczny (Polonia, 2014), “Corrections Class” di Ivan Tverdovsky (Russia, 2014), “Magical Girl” di Carlos Vermut (Spagna, 2014), “My Skinny Sister” di Sanna Lenken (Svezia, 2015) e “Song of my mother” di Erol Mintas (Turchia, 2014).

Per il Premio Lux, assegnato dal Parlamento Europeo, sono in lizza: il vincitore del Premio Oscar per il miglior film straniero “Ida” di Pawel Pawlikowski’s  (Polonia 2013), “Girlhood” di Cèline Sciamma (Francia, 2014) e “Class Enemy” di Rok Bicek (Slovenia 2013). Il Centro Sperimentale di Cinematografia presenta ogni anno la propria vetrina con il restauro di “Senza pietà” di Alberto Lattuada (1948). “Cinema e realtà” è la sezione dove si dibatterà di omofobia con “Non so perché ti odio” di Filippo Soldi, di immigrazione e accoglienza con “Leviteaccanto” di Luciano Toriello, e Grecia con “La Grecia è vicina” di Enzo Rizzo. Da non perdere il tradizionale appuntamento con il “Puglia Show”, il concorso di cortometraggi per i giovani registi pugliesi fino a 35 anni, e il “Puglia Show Special”, panoramica dedicata alle opere di giovani autori pugliesi che si distinguono per la particolare ricerca espressiva. Per “Short Matters”  il Festival propone la rassegna dei cortometraggi che hanno avuto la nomination all’European Short Film Awards 2014 dell’European Film Academy.

Il 16 aprile ci sarà la Tavola Rotonda sul tema: “Cinema, TV e arte: connessioni, narrazioni, crossover”, moderata da Bruno Zambardino, docente di Economia dei media all’Università Sapienza di Roma. Tra gli interventi con successivo dibattito: Maurizio Sciarra, Presidente della Fondazione Apulia Film Commission; Rosalba Branà, Direttrice della Fondazione Pino Pascali di Polignano a Mare; Silvano Manganaro, Segretario generale e curatore della Fondazione VOLUME di Roma; Massimo Torrigiani, coordinatore del comitato scientifico PAC di Milano, oltre che direttore del Polo delle arti contemporanee di Bari e direttore artistico del Capo d’Arte Gagliano del Capo; Guido Casali, Programming Manager, Sky Arte HD; Iole Maria Giannattasio, MiBACT – Coordinatore del Centro Studi – DG Cinema; Fabio De Chirico, MiBACT, Dirigente Servizio 1 Arte e Architettura contemporanee; Maria Teresa De Gregorio, Direttore del Dipartimento Cultura – Regione del Veneto; Felice Blasi, Presidente Corecom Puglia; Francesco Palumbo, Direttore Aree Politiche e Promozione del territorio, dei Saperi e dei Talenti della Regione Puglia. La sedicesima edizione del Festival preannuncia una settimana di grande cinema e di forte significato per l’Europa, che trova nell’audiovisivo una motivazione di assoluta unione.

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