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Dopo Elio Germano, venerdì 22 aprile, è stato presentato il secondo omaggio al protagonista del cinema italiano: Christian De Sica.


De Sica mattatore al 17esimo Festival del Cinema EuropeoFiglio d’arte, erede del grande Vittorio, Christian ha presenziato al 17esimo Festival del Cinema Europeo in cui ha ricevuto l’Ulivo d’Oro alla carriera, dopo una carriera quarantennale ed oltre 106 film, come ha confermato scherzosamente davanti ai giornalisti. Gli è stata dedicata una retrospettiva completa che comprende circa dieci pellicole: “Sapore di mare”, “Faccione”, “Il conte Max”, “Uomini, uomini, uomini”, “Simpatici e Antipatici”, “The clan”, “Parlami di me”, “Il figlio più piccolo”, “La scuola più bella del mondo”, “Frauelin – Una fiaba d’inverno”. Proprio quest’ultimo, è stato presentato nella serata al Multisala Massimo di Lecce, alla presenza anche della regista stessa, Caterina Carone. Prodotto da Tempesta Film e Raicinema, “Frauelin” uscirà a fine maggio in circa 25 sale italiane, ed è una storia su una grande amicizia, uno scontro che diventa incontro e successivo avvicinamento fra due persone sole e schiacciate dalla vita.

In conferenza stampa, De Sica ha raccontato diversi aneddoti sui suoi primi passi come attore, dalle imposizioni paterne su una carriera di doppiatore e non di attore, fino al suo primo film con Rossellini, perché era fidanzato con sua figlia Isabella. Già dalla sua infanzia, l’indimenticato padre Vittorio lo faceva esercitare a lui e suo fratello in quello che lui chiamava “teatro lampo”, alla presenza di altri artisti come Gino Cervi, Paolo Stoppa e Renè Clair. Nelle commedie, Christian ha ribadito che De Sica mattatore al 17esimo Festival del Cinema Europeoalla base ci deve essere un’ottima sceneggiatura, citando anche il caso di “Perfetti Sconosciuti”, recente vincitore al Tribeca Film Festival di Robert De Niro. Un grande attore comico può essere un ottimo attore drammatico, ma non il contrario, è un po’ più difficile. Entrare oggi in una sala e sentire mille persone che ridono è una grande soddisfazione, perché si regalano per quasi due ore un po’ di felicità e spensieratezza, e un po’ di allegria in questi tempi non può che fare bene.

Non a caso i grandi comici del passato sono nati dopo la guerra, quando ci stanno i soldi invece ci sono i drammi. Quando c’era il boom economico, venne prodotto “L’eclissi” di Michelangelo Antonioni, quando le cose vanno male, si comincia a ridere. De Sica ha ripetuto più volte: Mio padre mi ha insegnato che questo mestiere non esiste un leader, ma esiste un clan, è un qualcosa che si tramanda da padre in figlio, un po’ come faccio io adesso con mio figlio Brando. Sono fortunato perché faccio un mestiere bellissimo, infatti Mastroianni diceva “Ci pagano per giocare”. Alla domanda su un eventuale “Natale a Lecce”, Christian ha risposto: Perché no, speriamo, si mangia bene tra l’altro.

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