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Dopo un weekend anomalo torna il suo consueto programma Che Tempo Che Fa. Tanti gli ospiti previsti. Il più atteso Marco Mengoni, ma non solo. Saranno in studio anche Sergio Rubini, Roberta Vinci, Pieraccioni, Guccini e tanti altri.


The show must go on con Fabio Fazio su Rai3Lentamente tutti stanno tornando ad una pseudo normalità. Dopo alcuni giorni di cambio di palinsesti o differenti formule di programmi storici a seguito dell’attentato a Parigi di venerdì 13 novembre, piano, piano, leccandosi le ferite e con un mesto sorriso si torna in pista. Settimana scorsa avevo preannunciato un weekend ricco di musica e cinema a Che fuori Tempo che Fa e Che Tempo Che Fa, questo parzialmente non si è verificato. L’appuntamento di Sabato scorso ha infatti mutato forma e contenuti divenendo un momento di riflessione dal titolo #ParolePerParigi. Una forma di rispetto, perché a volte bisogna fare un passo indietro e fermarsi, perché a volte la risata proprio non arriva e se si manifesta, si trasforma immediatamente in senso di colpa. Il prossimo fine settimana però tutto torna alla normalità, o pseudo tale, per quello che si può, perché non è possibile cancellare con un colpo di spugna quanto successo.

Sabato 21 infatti ritroveremo le Parole della settimana a cura di Massimo Gramellini e al tavolo a forma di boomerang siederanno: Sergio Rubini, Fabrizio Bentivoglio, Isabella Ragonese, Maria Pia Calzone per presentare Dobbiamo Parlare il nuovo film di Sergio Rubini, di cui è anche sceneggiatore e dove interpreta Vanni, scrittore cinquantenne che convive felicemente con Linda che collabora nell’ombra ai suoi romanzi. Hanno un attico in affitto, nel centro di Roma. Forti del loro amore, non hanno mai pensato di sposarsi. I loro migliori amici, invece, Costanza e Alfredo sono sposati, benestanti, entrambi medici e gestiscono il loro matrimonio come un’azienda. Ma una sera irrompono in casa di Vanni e Linda perchè Costanza ha scoperto che Alfredo ha un’amante. Parte così una lunga fila di recriminazioni che durerà per tutta la notte, e farà emergere rancori inattesi in entrambe le coppie.  Quale delle due, l’indomani mattina, in quell’attico divenuto un campo di battaglia, resterà in piedi? Torna poi a Che fuori tempo che fa Marco Mengoni, reduce dal suo enorme successo con il singolo “Ti ho voluto bene veramente” in attesa, il 4 dicembre, dell’uscita del nuovo album “Le cose che non ho”. E poi ancora ospite Valerio Mastrandrea.

Lo sport sarà rappresentato da Roberta Vinci, seconda agli Us Open 2015, vinti da Flavia Pennetta. Confermati gli ospiti fissi Nino Frassica e Fabio Volo. Domenica 22 novembre sarà in studio Francesco Guccini il quale ha in uscita dieci cd, con canzoni inedite, e un libro di memorie e racconti. Leonardo Pieraccioni presenterà il suo nuovo film Il professor Cenerentolo: il film racconta la storia di Umberto che per evitare il fallimento della sua ditta di costruzioni tenta insieme ad un dipendente un maldestro colpo in banca che gli frutta però solo quattro anni nel carcere di Ventotene. A fine pena e lavora di giorno nella biblioteca del paese. Una sera, in carcere, durante un dibattito aperto al pubblico, conosce Morgana, una donna affascinante, un po' folle e un po' bambina. Morgana crede che lui lavori nel carcere e che non sia un detenuto. Umberto, approfittando dell'equivoco, inizia a frequentarla durante l'orario di lavoro in biblioteca. Ma ogni giorno entro la mezzanotte, proprio come Cenerentola, deve rientrare di corsa nella struttura per evitare che il direttore del carcere scopra il tutto e gli revochi il permesso di lavoro. E poi ancora in studio Benoît Poelvoorde e Jaco Van Dormael per presentare Dio Esiste e vive a Bruxelles.

Una commedia francese particolare il cui protagonista è un Dio alquanto bizzarro. Un Dio con tanto di cellulare e chat. The show must go on con Fabio Fazio su Rai3Ancora cinema con Daniele Lucchetti per parlare del nuovo film Chiamatemi Francesco – il Papa della gente. Il racconto del percorso che ha portato Jorge Bergoglio, figlio di una famiglia di immigrati italiani a Buenos Aires, alla guida della Chiesa Cattolica. E poi ancora Piero Maranghi che insieme a Luca Licini con Silvia Corbetta ha diretto Il tempio delle meraviglie, un film che martedì 24 e mercoledì 25 novembre, sarà nelle sale Teatro alla Scala. Un documentario che racconta la storia del tempio della musica mondiale attraverso la voce dei suoi protagonisti del presente e del passato e ripercorre quindi, 237 anni di storia. Il racconto è accompagnato dalla voce fuori campo dell’attore Sandro Lombardi che narra la storia del Teatro alla Scala di Milano attraverso le principali vicende storiche e politiche italiane ed europee. Filo rosso del racconto è l’iter organizzativo e lavorativo che porta alla preparazione di ogni nuova Stagione del Teatro e che culmina nella sera della Prima, il 7 dicembre. Il documentario è uno straordinario mosaico di interviste a personaggi che hanno lavorato o continuano a lavorare per il Teatro.

Tra gli altri: i grandi direttori d’orchestra Claudio Abbado, Riccardo Muti, Daniel Barenboim e Riccardo Chaily; i cantanti Mirella Freni (soprano), Leo Nucci (baritono) e Plàcido Domingo (tenore); i ballerini Carla Fracci e Roberto Bolle. Luciana Littizzetto infine terminerà la puntata domenicale con il suo consueto monologo. Ed è proprio con le sue parole che voglio concludere questo articolo. Un articolo particolare, scritto con la consapevolezza, forse mai avuta prima, che qualsiasi cosa potrebbe accadere durante questi pochi giorni che ci separano dal weekend e che quindi potrebbero cambiare le carte in tavola. Del resto tutti quanti noi siamo un po’ cambiati da venerdì scorso.  Le parole di una Luciana Littizzetto diversa da come si è abituati a vederla e che Domenica scorsa ha commosso anche i più restii alle lacrime. "È molto difficile fare il mio mestiere quando succedono drammi come questo.

È come se la realtà di colpo spegnesse il sorriso, staccasse l'interruttore del divertimento e appesantisse tutte le nostre piccole strategie di leggerezza, ma a me piace pensare che ci sia ancora spazio per la vita, ci sia spazio di RESILIENZA. Resilienza è una parola bellissima, vuol dire capacità di far fronte ai traumi in maniera vitale, è forza di ricostruirsi restando sensibili alle cose positive che la vita offre, senza perdere umanità”. È con queste parole di forza e di speranza che vi ricordo l’appuntamento con Che Fuori Tempo Che Fa e Che Tempo Che Fa, Sabato 21 e Domenica 22. Ore 20.10 Rai Tre. Per la regia di Duccio Forzano. Un altro piccolo modo per tornare tutti quanti alla normalità.

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