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Microfono gelato in mano, camicetta bianca, pantaloni neri e stivaletto. Così domenica sera Maria De Filippi è entrata, sulle note di Wrecking Ball, nel salotto di Che tempo che fa.


Maria De Filippi si racconta da Fabio FazioSappiamo bene che Maria non si concede molto nelle interviste. Pochi sono riusciti a fare con lei una chiacchierata come quella alla quale abbiamo assistito domenica. La regina di Mediaset però, sulla poltrona bianca di Fabio Fazio si trova bene, del resto ci si è tornata a sedere solo a distanza di due anni. Si è parlato un po’ di tutto domenica sera, partendo dalle “differenze” tra Rai e Mediaset: “Gelati” molto più leggeri e camerini di cartone per la prima e microfoni decisamente più pesanti, uniti a camerini in muratura per la seconda.

Fulcro dell’intervista è la televisione che la conduttrice porta, oggi, nelle case degli Italiani, e che Carlo Freccero ha definito “il Censis d'Italia” per quanto riesce a dare uno spaccato della società italiana nel bene e nel male. Ed è proprio da qui che si parte: “Da quando ho cominciato, l'Italia è tanto cambiata, anche i giovani, e me ne rendo conto dalle piccole cose. Adesso non va più l'uomo palestrato ma quello con mani e sopracciglia curate, vanno le scarpe eleganti ma senza calzini e con i fantasmini. E il cappuccio delle felpa si tiene sempre tirato su, anche se non piove” scherza Maria. Poi Fazio le chiede se C'è posta per te possa essere definito il romanzo popolare italiano: “Non so se è il romanzo, so che raccontiamo storie vere, anche di forte disagio, ed è per questo che la gente ci segue con tanta attenzione”.

Maria però parla anche di altro: del rapporto con sua madre e con Costanzo (che presto sarà ospite dello stesso Fazio, come da lui stesso ricordato più volte nel corso dell’intervista e durante la breve telefonata fatta al marito della De Filippi, sul finire di puntata). Ed è proprio su argomenti più “privati” che esce fuori una Maria De Filippi, assolutamente auto ironica, ma anche riflessiva. Una Maria che grazie ad una madre, non proprio dispensativa di incoraggiamenti e che ne parla in questi termini: “Non è completamente deficiente, ma neanche tanto intelligente”, ha da sempre cercato di dimostrare a se stessa, se e quanto valesse. Senza mai andare oltre le sue possibilità del momento, senza avere una grande autostima. Di Costanzo invece dice: “Ha accettato le mie sfigaggini, le cose in cui sono fragile”.

Da questa intervista è uscita la semplicità di una donna come tante, che smessi i panni di conduttrice i cui programmi possono piacere o no, ma questo è un altro discorso perché come si dice, non è bello ciò che bello, ma è bello ciò che piace, veste quelli di persona normale che porta il cane fuori o gioca a tennis, che si rivela ipocondriaca come e più di Carlo Verdone, aprendo così una parentesi medica all’interno dell’intervista, che coinvolge suo malgrado anche l’amica Luciana Littizzetto. Un’intervista semplice quella andata in onda domenica a Che tempo che fa, senza troppe pretese, se non semplicemente quella di dimostrare che è vero: “Se non hai qualcosa di intelligente da dire meglio stare zitti”, ma a volte quattro chiacchiere sono davvero un piacere per chi ascolta.

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