“Pensavo che le performance degli aspiranti talenti scatenassero i miei istinti più sadici. E invece mi sono riscoperta materna. Avrei promosso tutti. E poi mi commuove sempre chi crede di poter cambiare un po’ la propria vita. Come si fa a mandare a casa uno che dice: “Se vinco, uso i soldi per andare finalmente dal dentista”?”.
Pochi giorni fa si è festeggiato l’8 marzo, la festa della donna. Tutti aspettavano uno dei grandi monologhi di Luciana Littizzetto, in grado di trafiggere, far pensare e riflettere, ma purtroppo a causa di un’influenza che l’ha costretta a letto, questo non è stato possibile, ma non temete, prima o poi qualcosa arriverà, perché come spesso ricorda Luciana stessa, la donna va pensata, amata e protetta tutti i giorni dell’anno e non solo in concomitanza di una festa.
Da giovane ce la ricordiamo nei panni di Lolita o di Minchia Sabry, oggi Luciana Littizzetto è una delle comiche e attrici italiane più amate, affermate ed applaudite che la nostra tv possa vantare. Ogni domenica fa impennare la curva di rai tre con i suoi monologhi attenti e acuti. Luciana ha un dono, quello di sapersi sintonizzare con la pancia degli eventi e dei telespettatori. Quello che dice, dalla notizia “balenga” a quella più seria, non è mai banale, ma sempre pensato e curato. Non mette una davanti all’altra parole a caso, ma a tutto quello che dice e fa cerca di dare un senso, un significato e un futuro. È scanzonata ed irriverente sì, non ha peli sulla lingua è vero, dice ciò che pensa nel modo in cui lei crede possa arrivare meglio a chi ascolta.
Siamo lontani dagli anni in cui Luciana muoveva i primi passi nel mondo dello spettacolo, oggi la Littizzetto è una donna che rivendica la sua indipendenza e la sua autonomia, una mamma orgogliosa e a sua detta molto ansiosa, una compagna, un amica, una persona di cui ci si può sempre fidare. Tra poche ore conosceremo anche un nuovo lato di Luciana, quello della giurata di Italia’s got talent che partirà su Sky uno, giovedì 12 marzo per dieci puntate. Da sopra a dietro la scrivania potremmo dire. Non sarà più lei ad essere giudicata, ma sarà lei a dover dare dei giudizi. Avrà la responsabilità di decidere se colui che starà dando se stesso sul palco sarà un vero talento oppure no.
Non aspettatevi però dei giudizi “cattivi”, non sono nello stile di Luciana, che sebbene nei suoi monologhi satirici prenda di mira chiunque, sa benissimo che cosa voglia dire esibirsi, mostrare se stessi e avere la paura di non piacere. In una recentissima intervista rilasciata al settimanale Grazia in occasione del 8 marzo, Luciana si è messa a nudo e ha dichiarato: “Pensavo che le performance degli aspiranti talenti scatenassero i miei istinti più sadici. E invece mi sono riscoperta materna. Avrei promosso tutti. E poi mi commuove sempre chi crede di poter cambiare un po’ la propria vita. Come si fa a mandare a casa uno che dice: “Se vinco, uso i soldi per andare finalmente dal dentista”?”.
Eccola la vera Lucianina nazionale ed eccolo il suo lato umano, quello che cela dietro alla forza e alla potenza delle sue parole, perché Luciana non è solo parolacce, Walter e Jolanda. Luciana è molto di più. È colei che si fa scrupoli nell’accettare che in un programma televisivo possano partecipare dei bambini, è colei che si sente in colpa quando è costretta, anche se solo all’interno di un talent, a tarpare le ali a qualcuno che ha trovato il coraggio di esibirsi davanti ad una giuria e a centinaia di persone. L’esperienza di Luciana Littizzetto a Sky è una sfida mossa dalla curiosità di sperimentare nuovi linguaggi televisivi, di provare qualcosa di diverso rispetto al suo classico monologo a Che tempo che fa, ma state tranquilli, tutti coloro che hanno temuto che questo passaggio a Sky fosse il primo passo verso un cambiamento radicale, può tirare un sospiro di sollievo.
“Fabio non si tocca. Quel posto è la mia vita, la mia storia, il mio senso. È il luogo dove io posso parlare di quello che vedo e che sento. Non ha idea di quante persone mi “usino”: mi fermano per strada e mi dicono che devo parlare di questo e di quello. Mi sento una specie di imbuto dove va a finire la voce della gente” ha messo in chiaro in modo categorico, sempre nell’intervista a Grazia. Luciana è così. Ascolta, capisce, aiuta, colpisce nel segno, scava, lascia un impronta del suo passaggio nelle teste di chi davvero sa cogliere le sue parole e alla fine chi la conosce, non può più fare a meno di lei. Diva o donna dunque? Probabilmente, anzi senza ombra di dubbio donna, con i suoi pregi e i suoi difetti che lei stessa elenca.
Infondo nessuno è perfetto e forse proprio le sue imperfezioni, il suo essere normale, il suo non saper mai dire di “no” senza poi sentirsi in colpa, la sua umanità sono quelle qualità che la rendono vicina al pubblico. Luciana, diplomata al conservatorio, sarebbe dovuta diventare una pianista, ma la sua strada ha preso una direzione diversa, la direzione del sorriso che porta nelle case degli italiani e a questo punto dovremmo dire che la sua scelta è stata una fortuna per lei, ma anche per noi. Chissà però, magari un giorno, dopo aver visto e conosciuto i tanti talenti di Got Talent, le verrà la voglia di mostrarsi anche lei al suo pubblico con un pianoforte davanti, magari proprio in quel posto che lei stessa definisce casa sua e nel quale dà sfogo alle sue urgenze con l’arte della parola.
