Nell'anno dell'Expo, la 4^ edizione di Milano Golosa ha affrontato il tempo della "conoscenza alimentare" per fare - e far fare - una spesa cosciente a tutti. Numerose le aziende che hanno deciso di impegnarsi in questa avventura gastronomica.
Fra i banchi di un mercato immaginario si sono assaggiati e acquistati prodotti buoni e rari di salumieri, casari, pasticceri, vignaioli, birrifici e tanti altri artigiani rigorosamente selezionati in giro per l'Italia. Ambasciatori dei loro territori, hanno fatto scoprire gusti e storie di uno dei paesi più apprezzati al mondo per la propria cultura gastronomica. Il divertimento è stato destreggiarsi tra aromi e sapori di diversa provenienza, alla ricerca di realtà che uniscono tradizione e innovazione, rispetto delle antiche tecniche e originali personalità. A Milano Golosa 2015 nulla è stato scontato e anche la più conosciuta delle preparazioni è stata riscoperta nella sua semplicità.
Gran parte di questo successo è della UIR, l'Unione Italiana Ristoratori che da 50 anni lavora per valorizzare i prodotti del territorio e per mantenere vive le tradizioni gastronomiche del nostro Paese. Tanti gli chef stellati e non, creativi oppure fedeli alla tradizione, che hanno interpretato il cibo di strada con ricette trasversali da Nord a Sud dimostrando, con showcooking d'autore che si può fare Street Food di assoluta qualità rappresentando le tante tipicità e eccellenze di cui l'Italia è ricchissima. Di grande intuito l'idea di aprire, durante i giorni di manifestazione, la Scuola della Spesa Consapevole dove, con un turn-over eccellente, grandi professionisti si sono alternati sulla cattedra con una serie di lezioni sul cibo: come distinguere un prodotto di qualità, in quale stagione acquistarlo, modi per usarlo e maniere per conservarlo al meglio.
Primo giorno di Scuola con David Marchiori, chef ed esperto di consumo responsabile, che ha offerto un esempio di valorizzazione dei prodotti locali e stagionali declinando l'Emilia da est a ovest in tre tortelli. A seguire Simone Casa, con i suoi consigli sul come riconoscere la qualità dei saluti prima di acquistarli, e Palma D'Onofrio, maestra in cucina, che in un dialogo perfetto, a tu per tu con il frigorifero, ha mostrato come mantenere fresche frutta e verdura, per esaltare le ricette della cucina mediterranea. E ancora Iginio Marini e Paolo Sanguedolce per un viaggio nel mondo del Pamigiano Reggiano, intero e grattugiato, e in quello della farina, tra differenze e utilizzi di grano e cereali. Un viaggio nel gusto di qualità quello della Scuola della Spesa Consapevole di Milano Golosa, reso ancora più interessante dal racconto di Zolla 14 sulla biodiversità e sull'incontro tra i succhi di otto mele differenti, sul miele generato in un ecosistema unico e sule uova di gallina romagnola, una razza praticamente dimenticata ma da riscoprire assolutamente.
Infine, Tato Simonato con un interessantissimo focus sulle tre parole d'ordine per piatti gustosi e ragionati: fresco, quantitativamente adeguato e di stagione. Cucina di qualità e buona tavola non è solo cibo. Una tavola che si rispetti non può prescindere da un'oculata scelta della bevanda con la quale accompagnarla. Ed ecco allora la Sala Calici Consapevoli, un metaforico viaggio nell'Italia dei vini e dei liquori, attraverso degustazioni guidate che hanno avuto come protagoniste pregiate etichette ed annate straordinarie. Sono state provate nuove ricette per cocktail a base di grappa ed è stata approfondita la storia del territorio attraverso la conoscenza di crù e vitigni. Si è sperimentata sul palato l'evoluzione del vino con verticali entusiasmanti assistendo ai racconti appassionati di chi il vino lo fa davvero, tutti i giorni.
Ed allora ecco la sommelier Anna Gobbi con il suo Soave e tutte le espressioni della Garganega e Sergio Zingarelli con un percorso degustativo che è partito dal Chianti Classico per arrivare al Chianti Classico Gran Selezione, frutto di oltre 15 anni di ricerca e, ancora, il Barolo di Alessandro Ceretto e il Brunello, uno dei primi crù di Montalcino, massima espressione della tradizione e del rispetto del territorio. L'Italia, però, non è solo vino: grappa e prosecco sono due grandissimi ambasciatori del nostro Paese nel mondo. E grazie ad Adua Villa, Andrea Battistella, Marco Tondi e a famose Distillerie è stato chiarito quanto l'annata possa incidere nella personalità di un metodo classico e quanto una Grappa sia in grado di stupire, non solo a fine pasto, ma anche nei cocktail e long drink dell'happy hour.
