Collocato temporalmente dopo “X-Men Conflitto finale” e prima di “X-Men Giorni di un futuro passato”, questo sequel è ambientato nella Terra del Sol Levante.
Proprio per via della sua immortalità, assistiamo a diversi salti temporali nel corso della storia, tra cui il prologo, ambientato a Nagasaki nel 1945, dove Logan (Hugh Jackman), grazie alle sue capacità rigeneranti, riesce a salvare un soldato giapponese, Yashida (Hal Yamanouchi), che sarà riconoscente verso di lui per tutta la vita. Questo potere per Logan è allo stesso tempo forza e condanna, la prima perché permette la sua invulnerabilità contro gli assalti dei nemici, la seconda perché con l’immortalità, perde tutte le persone più care che ha intorno.
Nella Tokyo contemporanea, si ritroverà ad affrontare le temibili minacce provenienti dal lato oscuro del Sol Levante: dalla Yakuza a Silver Surfer (un gigantesco robot samurai costruito con l’adamantio). Suo malgrado, Logan proteggerà la nipote di Yashida, Mariko (Tao Okamoto), aiutato dalla giovane “guardia del corpo” Yukio (Rila Fukushima) , capace di predire il futuro.
Questo sequel dello spinoff “X Men le origini: Wolverine”, si conferma altamente spettacolare, con l’aggiunta dell’esotismo della terra nipponica. Dopo il primo film, diretto dal sudafricano Gavin Hood, la regia è stata affidata a James Mangold, che ha raccolto il testimone da parte di Darren Aronofsky. Quest’ultimo ha lavorato alla preproduzione per diversi mesi, prima di abbandonare la cabina di regia, dopo aver appreso dalla Fox, che la permanenza in Giappone, sarebbe stata più lunga del previsto.
Da segnalare il cameo di Jean Grey (Famke Jansenn), che torna a tormentare le notti insonni di Logan, e quelli di altri due personaggi (centrali nella saga degli XMen) dopo i titoli di coda, che farà da tramite per “X Men – Giorni di un futuro passato”, in uscita nel 2014.