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Due esposizioni in apparenza distanti tematicamente, sono proposte assieme per ciò che le contraddistingue, per il modo in cui interpretano il valore della fotografia.


Venezia si difende e Lewis Hine a Casa dei Tre OciIl centro espositivo veneziano Casa dei Tre Oci fino al 11 gennaio 2015 ospita le mostre fotografiche, “Venezia si difende 1915-1918” e “Lewis Hine. Building a Nation”. La prima documenta l'opera di preservazione dei veneziani delle unicità artistiche della città lagunare contro i bombardamenti aerei durante la Prima Guerra Mondiale e i successivi tragici effetti.

La seconda presenta l'arte fotografica di uno dei maggiori fotografi del Novecento che mostrò le precarie condizioni di vita e di lavoro di molti americani ed immigrati all'inizio del secolo scorso ossia all'alba dell'ascesa degli Stati Uniti come potenza economica e politica mondiale. Ciò che tiene unite queste due realtà, questi due emisferi così lontani è la fotografia e la sua capacità di documentare, di registrare e di riflettere.

Queste furono le potenzialità che individuò nella registrazione fotografica il sociologo Lewis Hine. Per rendere maggiormente efficacie il suo studio sulla povertà dilagante e sulla condizione di sfruttamento lavorativo di un gran numero di cittadini delle maggiori città americane, Hine immortalò in immagini i volti di bambini, uomini, donne come affaticati e sporchi lavoratori delle industrie e delle miniere. Il sociologo americano girò tra Pennsylvania, North Carolina e Virginia, per arrivare a conoscere gli immigrati di Ellis Island e infine issarsi in cielo al fianco degli operai del comparto edile.Venezia si difende e Lewis Hine a Casa dei Tre Oci

Elena Viganò, curatrice della mostra veneziana, organizza un percorso espositivo tematico in base alle zone di indagine di Hine. Si percepisce, così, come la situazione di sfruttamento lavorativo fosse comune a tutti gli Stati Uniti e, di conseguenza, su quali valori e azioni si sia fondato il mito di questa nazione.

I volti di stanchezza e miseria di donne e bambini, però, assumono una venatura di orgoglio, di consapevolezza nello sfidare la natura per riuscire nell'impresa nei gesti, nelle posizioni, negli occhi degli operai instabili su assi di acciaio sospesi nel vuoto, intenti a costruire uno dei nuovi simboli della potenza americana, l'Empire State Building. In queste fotografie Hine si pone a distanza da loro e dal loro lavoro per contornare i suoi scatti di maggiori realismo, per far emergere la verità di quelle condizioni e rendere i suoi reportage di immediata comprensione.

Venezia si difende e Lewis Hine a Casa dei Tre OciNegli stessi anni Venezia pensava, invece, a difendersi dalla guerra e dagli austrici. Il principio fotografico, però, di narrare, di documentare, di mostrare una condizione precaria è il medesimo. La mostra“Venezia si difende” curata da Claudio Franzini propone fotografie di archivio in cui i veneziani sono intenti a proteggere con sacchi di sabbia, sorretti da architetture in legno le chiese, i palazzi e le opere in essi contenuti contro schegge o bombe. Successivamente la mostra propone l'inevitabile ossia i danni delle incursioni aree sulla città lagunare dopo la capitolazione di Caporetto e la conseguente migrazione di cittadini impauriti da Venezia.

Ciò che pervade le fotografie è sicuramente realismo e verità dettata da un'atmosfera di attesa e rassegnazione che emerge dal contesto. Le fotografie non quadrano volti di uomini, al contrario di quelle di Hine, ma il senso di perdita, di costrizione a una realtà brutale risaltata allo stesso modo. Gli scatti che mostrano le opere di consolidamento e prevenzione delle architetture appaiono metafisiche, perché i veneziani ignoravano quali potessero essere i danni della guerra, per giungere alla disperazione che si focalizza soprattutto nella consapevolezza che la bellezza artistica di Venezia era stata irrimediabilmente compromessa. La fotografia, quindi, registra, documenta, ma in particolare fa emergere il vero dramma, il vero senso della realtà.Venezia si difende e Lewis Hine a Casa dei Tre Oci

Nelle foto da in alto a sinistra:

1. Basilica di San Marco. Stato di protezione dell stampa alla gelatina, 1916
2. Venezia, Rialto, Fondamenta del Ferro. Veduta della Birreria Spiess distrutta in seguito alla trentottesima incursione aerea, stampa alla gelatina 26-27 febbraio 1918.
3. Lewis Hine, Scavatore in una miniera di carbone del West Virginia, 1908, dalla serie Child labour
4. Rivettatori al lavoro su una trave, New York, 1931, dalla serie Empire State Building.

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