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Questo il tema scelto per l'edizione 2014 della Fotografia Europea a Reggio Emilia.


Vedere. Uno sguardo infinitoTrait d'union delle tante mostre dislocate in 9 punti della città, ma anche punto di partenza dell'insegnamento tratto dal reggiano doc Luigi Ghirri. Un percorso per entrare in contatto con i tanti artisti "ospiti" della manifestazione e far conoscere il capoluogo emiliano ai turisti. E' il Chiostri di San Pietro la prima tappa dell'orientiring fotografico reggiano ad ospitare Sarah Moon, Luigi Ghirri e Erich Lessing.

Nella prima ala del Chiosto - interamente dedicata all'artista Marielle Hadengue, nome di battesimo di Sarah Moon - il racconto fotografico di un mondo surreale, delicato, ma allo stesso tempo di grande impatto; scatti realizzati dall’Europa alla Cina fino alla Galerie de l’Evolution e al Jardin des Plantes di Parigi nella monografia curata da Laura Serani dal titolo  Alchimie.

Sarah Moon, conosciuta forse maggiormente per aver lavorato con i nomi più importanti della moda ed esser stata la prima donna a scattare per il calendario Pirelli, immortalando nature morte, paesaggi e animali racconta, nelle sue foto in bianco e nero, mondi incantati con forti echi nostalgici. La Moon a fronte del suo interesse per i  musei di storia naturale, è stata invitata a fotografare appunto la sezione di storia naturale dei Musei Civici di Reggio Emilia, scatti esposti poi in una sorta di Journal de Voyage.

E' l'Europa della ricostruzione quella immortalata dal fotografo viennese Erich Lessing: l'Europa dei lavoratori, degli uomini che resero possibile la Vedere. Uno sguardo infinitorinascita dopo lo scoppio della guerra; così a partire dal 1951 in qualità di membro della Magnum, Lessing, venne incaricato di documentare un periodo di transizione perfettamente reso dalle fotografie in bianco e nero provenienti dalla fondazione MAST di Bologna.

Un bellissimo viaggio quello tra gli oltre 300 scatti della mostra dal titolo Luigi Ghirri. Pensare per immagini, un percorso dinamico e non cronologico  suddiviso nelle tre sezioni "Icone", "Paesaggi" e "Architetture" del "fotografo dalla parte dei fotografati" - così come amava definirsi lui stesso -. Un archivio di immagini vicine a ogni individuo, uno sguardo rassicurante e mai superbo, ma soprattutto attento ai sottili cambiamenti della realtà, alle atmosfere, difese “a spada tratta” con  originali prospettive nei suoi scritti:

“Molti scrivendo di fotografia  hanno detto che questa mostra sempre quello che già sappiamo: il risaputo; io credo invece che l’asserzione vada così corretta: la fotografia mostra sempre quello che noi creduiamo già di sapere.”

“La prima cosa che mi colpì della fotografia di allora era l’assoluta mancanza del presente, una specie di rimozione di tutto il paesaggio che ci stava intorno. Forse è per questo che oggi molti dicono che mi interesso del mondo minore…ma i termini però vanno ribaltati. Per me non è il Duomo di Modena che fa una città. Sono l’insieme delle atmosfere presenti che fanno una città.”

Vedere. Uno sguardo infinitoLa mostra a Palazzo Casotti a cura di Harri Kalha dal titolo Illusionismo surreale. Fantasie fotografiche del primo novecento in Europa racconta invece nelle circa 300 cartoline fotografiche - stampe al bromuro d’argento con interventi di colore a mano - la nascita di un mondo nato nell'ultimo decennio dell'800, ma diffusosi maggiormente all'inizio del '900 con l'ascesa di una cultura sempre più contemporanea. Sovrapposizioni e collage divertenti a preconizzare il movimento artistico del surrealismo in tempi non ancora sospetti.

E' lo Spazio Gerra ad ospitare "l'irriverente" Annarella Benemerita Soubrette CCCP Fedeli alla Linea – Senz’altro l’abito… percorso tematico a cura di Annarella Giudici e Rossana Tagliati attraverso  immagini dei concerti, servizi fotografici e comparsate televisive della protagonista visiva di uno dei gruppi punk rock italiani più influenti degli anni '80.  Ispirata al volume uscito in contemporanea per l'editore Quodlibet, la mostra vuole sottolineare un aspetto inedito del gruppo, ovvero l’espressione e l’immagine punk emiliana filosovietica.

Annarella Benemerita Soubrette appare agli occhi di un pubblico scettico, o forse ancora troppo giovane per conoscere, una divertente, ma allo stesso tempo seriosa avanguardista: “I monaci, ad esempio, avevano un tempo problemi di abito. Allora darsi un abito era accettare una univoca dimensione pubblica, una regola, inserirsi in una tradizione. Dare vita ad un abito o è un’assurdità o è un’altra cosa, anzi due. E’ accettare la potenza del mondo, il regno della necessità. E’ animismo. L’abito è la maschera, ed è la maschera una volta indossata che comanda, che gestisce chi la indossa. E’ glorificare la potenza dell’individuo. Un narcisismo che ha bisogno di travestirsi continuamente per continuare ad esistere. Niente possiede niente. Ciò che è non appare, ciò che appare non è. Lode alle Soubrettes, vera coscienza acritica e inconsapevole del nostro tempo.”

Una bellissima mostra quella di Silvia Camporesi allestita nella Sinagoga di via dell’Aquila 3/a, aVedere. Uno sguardo infinito cura di Marinella Paderni dal titolo Planasia. L'artista, ospite per la nona volta all'edizione 2014 della Fotografia Europea, racconta nei suoi scatti uno dei tanti luoghi fantasmi della nostra penisola italiana:  l'isola di Pianosa. Il progetto commissionato all’artista dal festival diventerà uno dei capitoli principali di un lavoro fotografico molto più ampio dal titolo Viaggio in Italia dedicato ai tanti paesaggi abbandonati  destinati a scomparire o trasformarsi in altro.

Vietata ai minori e di forte impatto emotivo la mostra Divine Violence firmata da Adam Broomberg e Olivier Chanarin allestita nei Chiostri di San Domenico a cura del critico d’arte Walter Guadagnini. Una reinterpretazione personale e scioccante della Bibbia ispirata all’edizione inglese di “Re Giacomo”  e alle riflessioni ortodosse di Bertolt Brecht. Tante altre le mostre dislocate nella città: Cose Ritrovate di Paolo Simonazzi, Wild Window di Andrea Ferrari, The Magical in Passing di Herbert List e altri allestimenti ad arricchire le oltre 40 giornate di un festival di respiro sempre più internazionale.

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