Il Mart di Rovereto propone due mostre diverse tra loro nella tematica, una su Rudolf Stenier e una sull'interazione tra cibo e design, ma accomunate dall'idea di progetto.
Ormai è chiaro ed è stato ribadito più volte. Il Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, ha dimostrato nei suoi 10 anni di proposta museale di essere il luogo che sa raccontare il mondo che è stato, che è e che potrà essere. Il programma espositivo di inizio 2013 prevede, innanzitutto, la mostra “La Magnifica Ossessione” inaugurata a settembre 2012 che proseguirà fino a ottobre di quest'anno. E' un racconto per immagini e opere della storia dell'arte dalla gipsoteca al manifesto con un ritmo stimolante e divertente.
In questo periodo, inoltre, sono allestita altre due mostre. La prima è un approfondimento su Rudolf Steiner dal titolo “Rudolf Steiner. L'achimia del quotidiano” ideata dal Vitra Design Museum di Weil am Reich e curata da Mateo Kries. La seconda è “Progetto Forma. La forma del gusto” una panoramica sul cibo vista dal punto di vista del design, a partire dall'arancia di Good Design di Bruno Munari.
Cosa avranno in comune queste due esposizioni? Il concetto di progetto. Rudolf Steiner fu un grande intellettuale, architetto ed educatore di inizio Novecento. Attraverso un percorso espositivo suddiviso nelle tematiche Contesto, Metamorfosi e Pratica, la mostra fornisce le indicazioni storico-artistiche entro cui Steiner elaborò la sua filosofia, la antroposofia. Il pubblico ha la possibilità di osservare fotografie e progetti, oltre a un modellino in scala della sua opera architettonica “Goetheanum” del 1920, esempio cristallino del suo design dalle forme animate.
I documenti e i video invece, restituiscono con precisione le basi concettuali della sua idea di armonia tra uomo e natura. Mentre gli oggetti di design, di arrendo e le strutture architettoniche permettono di comprendere come la antroposofia abbia cambiato la vita quotidiana delle persone e come ancora oggi influenzi la nostra società, attraverso una nuova idea di progetto, concettuale e funzionale.
Le forme, la praticità, la funzionalità dello “Scrittorio” e i materiali usati per la fabbricazione richiamano visibilmente la progettualità contemporanea. L'ideazione è sicuramente un parte fondamentale della realizzazione anche di un cibo e di un alimento, come dimostra la seconda mostra in esame “Progetto Cibo. La forma del gusto”.
Tra brevetti, disegni, immagini e cibo vero da non toccare, si capisce che il gusto ha una forma precisa. Per questo motivo la mostra si apre con “Good Design” di Bruno Munari. In questo libro il designer italiano spiega come razionalmente la forma dell'arancia sia una forma perfetta che la natura ha creato. Questo è il miglior esempio di progettualità del cibo. Nel percorso espositivo ne sono proposte altre come le forme del pane perfette e sapientemente studiate. Oppure i cioccolatini di Montersino o la liscia curvatura di un caciocavallo innovativi e sperimentali.
La forma nasce dalla funzione pratica, decorativa o di semplice humor. “Progetto Cibo. La forma del gusto” eleva la dimensione quotidiana del cibo a uno stato di perfezione quasi classica, perché espone il progetto, la prassi di costruzione. In che modo, ad esempio, si può realizzare una cena sana e soddisfacente anche dal punto di vista estetico? La riposta la propone Martì Guixé che presenta in “Transitional Menù” del 2013 una sperimentale cena, composta da cibi e forme insolite e nuove. Il suo scopo è sottolineare quanto il design può aiutare a superare diverse problematiche del cibo.
Insomma un chiaro progetto per proporre progetti antichi, ma innovativi, come nel caso di Steiner e nuovi orizzonti di progettazione come nel caso del cibo.
Nelle foto da in alto a sinistra: Il primo Goetheanum, 1913-1922 © Dokumentation am Goetheanum, Dornach; Foto: Otto Rietmann
Konstantin Grcic, Chair One, Magis, 2001 © Vitra Design Museum; Foto: Andreas Sütterlin
Enrico Azzimonti e Jordi Pigem, Le bateau ivre, 2007/2013 Ernst Knam
Maria Tovslid, leccalecca, serie Share the sweet, 2009