il Titolo Giornale di Arte, Cultura e Spettacolo Reg. al Tribunale di La Spezia n.° 3 del 07/06/10 ROC 20453 P.I. 01219600119

Intestazione archivio

Dal 2016, sul canale il TitoloTV, attivo il servizio di diretta streaming e podcast grazie al format televisivo L.E.O.© (Live Event Online ).

Ancora per pochi giorni è possibile osservare e comprendere presso la Casa dei Tre Oci di Venezia la ricerca del fotografo brasiliano all'interno della mostra Genesi che si propone come a momento educativo e riflessivo per l'uomo di oggi.


La fotografia di Sebastião Salgado tra realismo e archetipoSebastião Salgado ha due compagne di vita. C'è la moglie Lélia Deluiz Wanick e poi la fotografia. Più della metà della sua vita, infatti, l'ha trascorsa insieme a loro, creando un terzetto inscindibile con cui ha girato e studiato buona parte del pianeta, per narrare e mostrare come vive l'altra parte del mondo.

Nei suoi reportage il fotografo brasiliano ha indagato gli indios dell'America Latina, le carestie in Africa, i migranti del terzo mondo verso le megalopoli attraverso scatti raccolti in indimenticabili volumi quali In Cammino e La mano dell'uomo.

Il loro percorso insieme, però, è quasi giunto al termine perché Sebastião ha 70 anni e deciso di fermarsi. Prima però vuole concedersi l'ultimo viaggio, l'ultimo studio, l'ultima sua incursione in quel mondo sospeso tra uomo e natura con al suo fianco Léila e con in mano la sua macchina fotografica.

Genesi è il nome di questo percorso durato 9 anni che ha condotto i Salgado tra nord e sud del mondo, dal Circolo Polare Artico, all'Africa centrale, dal Brasile fino al sud più estremo del pianeta. Casa dei Tre Oci ospita 240 fotografie in quello che può essere definito il testamento visivo di Salgado al mondo, l'eredità, tecnica e concettuale che si concretizza nella relazione tra istante e immortalità.

Le fotografie esposte a Venezia racchiudono, infatti, un momento, un'azione, un La fotografia di Sebastião Salgado tra realismo e archetipoframmento di esistenza dell'uomo e della natura sulla Terra. Dai primi piani delle tartarughe giganti delle Galapagos, ai leoni marini, ai rituali delle popolazioni degli Yanomami o dei Cayapò in Amazzonia, fino alle tribù delle foreste della Nuova Guinea o agli iceberg modellati come sculture di ghiaccio a largo del Polo Nord, Salgado fissa un determinato e preciso attimo.

Questo assume il valore di archetipo eterno, di modello primordiale attraverso cui il fotografo illustra all'uomo di oggi la sua origine, la sua Genesi, fondata sulla stretta connessione con la natura. Nelle fotografie di Salgado, quindi, l'uomo, come gli animali, si mescola, si intreccia con l'ambiente e ne partecipa all'evoluzione.

Osservando la migrazione dei pinguini attraverso i ghiacci o la modalità di caccia dei Pigmei del Congo settentrionale chi guarda capisce l'armoniosa simbiosa tra tutti gli essere viventi in un momento di esistenza e sussistenza vitale comune che coinvolge anche lo stesso fotografo.

La fotografia di Sebastião Salgado tra realismo e archetipoPer questo motivo gli scatti di Salgado sono pervasi da realismo e naturalezza, perché lui si immerge, si immedesima, respira con quanto scruta e ne capisce le intime connessioni. In questo modo le sue fotografie divengono un processo educativo nella memoria, una lezione di reciproco rispetto immortale grazie soprattutto alla capacità del fotografo di cogliere quella precisa azione nella sua naturale atmosfera.

Questo impianto visivo e concettuale, inoltre, si arricchisce di una sfumatura lirica e poetica grazie alla scelta linguistica del bianco e nero che sancisce e impressiona sacralmente i soggetti di Salgado. Le fotografie di Genesi, concludendo, mostrano un'unica grande Terra da rispettare e proteggere. Il pianeta appare come un unico grande luogo, diviso solo paesaggisticamente e accomunato da una sola diffusa armonia.

Risulta, quindi, non strettamente necessaria la scelta di Léila, curatrice della mostra, di suddividerla in cinque tematiche, il Pianeta Sud, I Santuari della Natura, l’Africa, Il grande Nord, l’Amazzonia e il Pantanàl, in quanto questa decisione spezza il desiderio del fotografo brasiliano di narrare una sola e grande antropologia naturale in un perfetto equilibrio tra uomo e natura dal Nord al Sud della Terra.

Nelle foto da in alto a sinistra: Brasile, 2009 © Sebastião Salgado/Amazonas Images; Arizona, USA, 2010 © Sebastião Salgado/Amazonas Images; Isole South Sandwich, 2009 © Sebastião Salgado/Amazonas Images

e-max.it: your social media marketing partner


il Titolo è un Periodico web di Arte, Cultura e Spettacolo.
Iscritto nel Registro della Stampa presso il Tribunale di La Spezia al n. 3 del 07/06/10
Editore e Direttore Responsabile: Donato Francesco Bianco
Ogni contenuto è soggetto a copyright. La riproduzione è riservata e concessa previa autorizzazione.


Design by vonfio.de

I cookie ci aiutano a fornire piena efficienza ai nostri servizi, continuando a navigare sul sito, ne accetti l'utilizzo. Per Informazioni.