il Titolo Giornale di Arte, Cultura e Spettacolo Reg. al Tribunale di La Spezia n.° 3 del 07/06/10 ROC 20453 P.I. 01219600119

Intestazione archivio

Dal 2016, sul canale il TitoloTV, attivo il servizio di diretta streaming e podcast grazie al format televisivo L.E.O.© (Live Event Online ).

Lo scultore sardo ha esposto le sue opere dal 7 all’8 settembre nel Museo Aligi Sassu di Thiesi.


Il popolo dei giganti figli delle stelle nelle scultureIn occasione dei festeggiamenti della Madonna di Seunis nel comune di Thiesi nel sassarese, sono state messe in mostra le opere di diversi artisti sardi, tra questi vi erano quelle dello scultore e scrittore, Luigi Muscas. Ha iniziato la sua attività di scultore nel 1994, perché come lui stesso ci riferisce: “era l’unico modo per poter parlare e rappresentare il popolo dei giganti in Sardegna”.

Le sue opere, realizzate con la trachite, il bronzo e con l’argilla smaltata, rappresentano animali fantastici appartenuti alla civiltà dei giganti che, secondo le leggende comparve in Sardegna circa dodicimila anni fa.

Sin da quando era bambino Muscas ha sentito parlare della misteriosa civiltà dei Megalitici, inoltre lui stesso afferma di aver visto in prima persona degli scheletri umani mummificati, di dimensioni nettamente superiori rispetto a quelli che noi conosciamo. Così ci racconta il Muscas: “Il mondo è grande, la Sardegna è solo un granellino, ma solo qui abbiamo le tombe dei giganti.Il popolo dei giganti figli delle stelle nelle sculture

Le leggende parlano del popolo dei giganti, che arrivò dal cielo per portare la civiltà e scelsero proprio il paese di Pauli Arbarei, dove vivo e lavoro. Nel Timeo e Crizia di Platone ci sono notizie di questa antica civiltà”. Lo scultore ci spiega anche, che “i giganti praticavano il culto delle stelle, per quattro volte l’anno si riunivano attorno a delle pozze, chiamate “is capellas”, che si riempivano di acqua piovana e quando vi era la luna piena, questa si specchiava nelle pozze creando un contatto con il cielo e le stelle.

I questi stessi luoghi si venerava anche la statua di una donna con un bambino, conosco anziani del paese che hanno praticato questi riti fino alla fine degli anni Cinquanta, quando furono proibiti dalla Chiesa, perché erano dei riti pagani.” Le testimonianze di persone del luogo e la ricostruzione delle leggende sulle civiltà dei Megalitici sono stati raccolti da Luigi Muscas nei suoi tre libri, i primi due intitolati, “I giganti e il culto delle stelle” mentre il terzo si chiama “Il popolo dei giganti e figli delle stelle”.

Il popolo dei giganti figli delle stelle nelle scultureNel corso di questi anni Muscas ha esposto in diverse parti del mondo, dall’Italia alla Francia, dalla Germania a Los Angeles, ottenendo grandi apprezzamenti; nel paese di Pauli Arbarei riceve spesso emittenti televisive dai più disparati paesi d’Europa, che vogliono dedicare dei servizi alla sue opere e ai suoi studi sui giganti. Nel 2010 il programma televisivo “Mistero” ha dedicato un servizio alla sconosciuta civiltà, e si appresta a ritornare a Pauli Arbarei per registrare un’altra puntata del programma. Ultimamente ha venduto le sue opere in due aste a Roma ed ha esposto per la Fondazione Andrea Bocelli.

Luigi Muscas ha creato una Associazione Archeologica Nuragica, il suo obiettivo è quello di istituire un museo dedicato alla civiltà dei giganti e dove potrà esporre le sue opere. Sono molte le persone che contattano lo scultore per essere accompagnate in escursioni o visite guidate nel territorio di Pauli Arbarei alla ricerca di testimonianze sul popolo dei giganti sardi.

Foto delle opere realizzate da Domenica Chighine

e-max.it: your social media marketing partner


il Titolo è un Periodico web di Arte, Cultura e Spettacolo.
Iscritto nel Registro della Stampa presso il Tribunale di La Spezia al n. 3 del 07/06/10
Editore e Direttore Responsabile: Donato Francesco Bianco
Ogni contenuto è soggetto a copyright. La riproduzione è riservata e concessa previa autorizzazione.


Design by vonfio.de

I cookie ci aiutano a fornire piena efficienza ai nostri servizi, continuando a navigare sul sito, ne accetti l'utilizzo. Per Informazioni.