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Da Imola a Lecce il viaggio della pirografa Silvana Bissoli in mostra.


Il mio MondoSi inaugura la PERSONALE della pirografista SILVANA BISSOLI “Il mio Mondo” sabato 24 maggio 2014 nelle storiche Scuderie del Castello di Acaya situato a pochi chilometri da Lecce- alle ore 18:30, che rimarrà aperta al pubblico fino al 3 giugno 2014. La mostra è patrocinata dalla Provincia di Lecce e dall’Istituto di Culture Mediterranee della Provincia di Lecce, in collaborazione con L’Officina delle Parole, con la curatela del critico d’arte Pompea Vergaro. Al vernissage interverranno, Pompea Vergaro, con un Percorso critico tra gli Ulivi, sulle note del maestro flautista Gianluca Milanese e la performance poetica di Wilma Vedruccio. Interverranno: Luigi De Luca- Direttore Istituto Culture Mediterranee Prov. di Lecce, e Alessia Ferreri-Consigliera di Parità Prov. di Lecce.

Breve viaggio nell’Opera dei Silvana Bissoli del critico d’arte Pompea Vergaro: “Un nugolo di ulivi pirografati dall’artista Silvana Bissoli giungerà da Imola, in un viaggio lungo la costa adriatica, nella terra del Salento, in questi giorni in cui la primavera è una esplosione di colori. Sono opere di scrittura col fuoco, l’antica tecnica d’incisione di origine mediterranea. La pirografia considerata un'arte antica, per le sue particolari caratteristiche oggi la rendono moderna: ed ecco per noi quadri, installazioni, sculture di ulivi che l’artista imolese, dapprima ha cercato e fotografato in questa stessa terra, nelle sue lunghe passeggiate che ci riconducono fino agli anni della sua giovinezza, per restituirceli in arte. La sua mano nel laboratorio d’arte guida il pirografo, uno strumento che traduce il legno in opere d’arte simili ad acquerelli. Così, oggi, giunta nella piena maturità artistica, varca il maestoso cancello del Castello di Acaya, per presentarci nelle Scuderie, con una mostra personale, “IL MIO MONDO”.

Ella arriva da guerriera, senza armi, dichiarandosi a piena voce, affinchè la sua arte giunga a tutti! perché il valore della parola detta e scritta vale quanto quello dell’azione! La personale è una autentica rappresentazione cosmica con quella abilità di rendere straordinario, l’ordinario! Ma facciamo un breve passo indietro… “Ho cercato tra gli ulivi di Puglia l’essenza di quella terra. Ho incontrato antiche radici tramutate in folletti che hanno narrato per me storie incantate”, questo è quanto accaduto e racconta l’artista Silvana Bissoli, quando, appena ventenne, è giunta nel Salento, per non staccarsene mai più, anche se la sua quotidianità era vissuta a molti chilometri dalle porte del profondo nord. “L’impatto è stato molto forte”, continua a raccontare, “da allora questa terra si proponeva ogni volta, divenendo un forte richiamo...” Poi, l’incontro con il suo maestro di Tricase e l’apertura del laboratorio “L’ulivo e la Luna”, nel cuore di Imola, dove ella vive, hanno segnato l’inizio della sua vita con l’Arte. Lungo questi anni Silvana Bissoli ha raccontato nei suoi viaggi salentini “Dalle radici al sole, passando dalla luna”, e ci ha suggerito “Quello che gli ulivi… ci dicono”, umanizzandoli e amandoli su espliciti e audaci inviti, in un tam tam che è andato traducendosi in un appello a riflettere, a indugiare, a rallentare il passo e posare lo sguardo.

Che questo fosse il suo mondo, lo si era compreso, senza equivoci, ma l’arte che è tutto, che può tutto, ha superato i confini umani e, oggi, questi ulivi pirografati ritornano per narrare nuove e, ancora, antiche storie dove il tempo non è misurabile dall’uomo o dalla natura, ma dal cosmo, un tempo universale, un tempo infinito e irreale! Qui le camminate di Silvana e del suo pirografo sono fatte di passi ora pesanti e lenti, ora leggeri e spediti. Sono passi terreni e cosmici. Qui la cura del dettaglio diventa più esigente e più accurato. Ma tutto questo fa parte di un processo alchemico? Forse si, forse no. I simbolici ulivi di Silvana continuano a percorrere una sorta di "viaggio spirituale" che narrano e vivono comunque la nostra quotidianità, sono gli archetipi della nostra stessa esistenza tra Segreti, Intimi pensieri, Vibrazioni, Donna ferita, Devozione alla terra, solo per citare alcune tra le 26 opere che giungeranno nelle Scuderie. Frattanto, ella sa che i millenari ulivi, apparentemente solitari, in questo Salento ora ripiegato, ora palpitante, sono qui ad attenderla, pronti a farsi cercare e trovare, inviandole brezze e profumi, e allora… qui accade il miracolo: crolla ogni barriera e, inevitabile, giunge l’abbraccio.

Un abbraccio cosmico che induce e incita all’amore, solo all’amore, per restituirci “Il mio mondo”, l’opera che dà il titolo alla ricca e originale personale. Una scultura sferica, levigata, che ci suggerisce morbidezza, e invita ad abbracciarlo, nonostante non nasconda le incertezze, gli errori, la fatica del pirografo sul duro legno, come, d’altronde, lo è la nostra stessa esistenza. Il messaggio di Silvana, sostenuto da questo amore smisurato, e si potrebbe sostenere, eterno, è esplicito e insistente, perché è tempo ormai che l’uomo si appropri di quella consapevolezza che tutto sommato gli appartiene, per superare quello di cui ancora l’Arte grida: “la fatica della terra e dell’ulivo, complici indiscussi e indifferenti a noi, alle nostre inutili guerre, aggressioni, rabbie…” e come scrive il poeta (Antonio Morleo)… Ed è alla tua ombra/che contemplo di lontano/il grande ingegno/e da vicino/l’infinita stupidaggine/dell’umana specie.

Ancora una volta, Silvana Bissoli, per opera dell’arte, sua compagna di vita, prova a comprenderne la medesima essenza! E intanto mi chiedo: Cosa può fare l’Arte? Può l’Arte cambiare il corso della Storia? Credo proprio di sì, perché l’Arte sembra godere del privilegio di precedere gli avvenimenti, sta poi a noi essere attenti e vigili a coglierli, perché come asseriva Johann Winckelmann, considerato il fondatore della nuova storia dell’Arte, “L’artista dovrebbe far pensare più che far vedere”. E a questo pensiero aggiungo:” non solo vedere e pensare, ma sentire l’ Arte”. Nel frattempo, noi tutti che viviamo questa terra tra fermenti artistici, al preannuncio dell’arrivo di questi ospiti, scortati da Silvana Bissoli, anche la terra del Salento si è trasformata in un gran vocio amico fatto di gioiose attese… per offrire loro ritmi e canti poetici! E qui… l’arte si fa immagine di se stessa in una tensione verso la bellezza!

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