Venerdì 23 novembre 2012 si chiude il progetto di Stefano Arienti e Cesare Pietroiusti (in collaborazione con Paolo Bergmann).
Si avvia la restituzione delle banconote da 50 euro che costituiscono l’opera omonima. Il 5 aprile 2008 Stefano Arienti e Cesare Pietroiusti hanno avviato la realizzazione di Disponibilità della cosa, una scultura costituita interamente da banconote da 50 euro, attualmente conservata presso il MAMbo- Museo d'Arte Moderna di Bologna.
L’opera, realizzata in collaborazione con Paolo Bergmann, fonde pratiche peculiari di entrambi gli artisti: le sculture di carte piegate di Arienti e gli esperimenti per alterare le banconote di Pietroiusti. Disponibilità della cosa si è progressivamente arricchita grazie all’apporto di decine di persone che, volontariamente, hanno sottoscritto una o più quote del valore di 50 euro ciascuna, associandosi al destino dell'opera insieme agli artisti, con un patto di compartecipazione agli eventuali utili derivanti dall'operazione. Per ogni banconota consegnata, i sottoscrittori hanno ricevuto un "Certificato di conferimento", numerato e autenticato dagli autori, da convertire, in occasione della eventuale vendita dell'opera, in una quota proporzionale al plusvalore acquisito.
La raccolta ha avuto luogo dal 5 aprile 2008 al 20 marzo 2012, per un totale di 202 banconote che formano la versione finale della scultura. Disponibilità della cosa è stata messa all'asta il 25 maggio 2012 presso Sotheby's, con una base d’asta pari al valore delle banconote che la costituiscono, ed è andata invenduta.
Di conseguenza il 23 novembre 2012, dalle ore 12 alle ore 18 presso il MAMbo gli artisti avvieranno la restituzione delle banconote a tutti i conferenti che vorranno rientrare in possesso di quanto da loro sottoscritto. A fronte della consegna di un certificato di conferimento, sarà restituita una banconota da 50 euro. Previo accordo diretto con gli artisti sarà possibile, ad una data successiva, restituire il certificato e ottenere indietro la banconota anche a Milano o a Roma.
Per ulteriori informazioni:
www.mambo-bologna.org