Presso la Galleria Renzo Cortina in via Mac Mahon 14 a Milano è stata inaugurata la mostra, a cura di Stefano Cortina e Veronica Riva, intitolata "vivere la vita, sempre!".
Il comunicato stampa recita così: "Clemen Parrocchetti, classe 1923, non ha mai smesso di dedicarsi all'arte perché è strettamente legata a ogni istante della sua vita. Si è iscritta all'Accademia di Brera nel 1955 dopo essersi sposata e avere avuto cinque figli. La sua prima esposizione personale con tele di stampo classico risale al 1957. Dai primi anni '70, quando aderisce ai movimenti di contestazione per la liberazione della donna, c'è una svolta decisiva verso un'espressione artistica sempre figurativa ma più libera che la vede utilizzare materiali diversi dai canonici colori e pennelli: aghi, fili, rocchetti, lustrini e stoffe per dare vita a opere - arazzi, sculture, quadri- i cui soggetti sono inesorabilmente intrecciati alla sua sfera personale, siano essi animali, persone, simboli e personaggi mitologici.
Clemen Parrocchetti esprime con forte carica emotiva i suoi ideali, le sue passioni, i suoi dolori. Un'arte vibrante di sensibilità, di gioia di vivere, di voglia di ricordare, di necessità di denunciare, di esprimere amore". Io ho conosciuto Clemen martedì 7 ottobre 1997 in occasione di una sua mostra alla Galleria Blanchaert & Arosio. Allora scrissi" Clemen Parrocchetti è un'artista con la A maiuscola capace di trasmettere, attraverso le sue opere, emozioni profonde! Con lei sono subito entrata in sintonia e della nostra lunga chiacchierata voglio trascrivere una sua frase: 'Sono convinta che non sia possibile una completa rivoluzione sociale se prima le donne non abbiano raggiunto una vera coscienza del proprio ruolo. Com'è possibile, Marinella, che i popoli migliorino le condizioni se il sottoproletariato donne è vittima della propria subalternità?".
Lunedì 28 luglio 2008 fui invitata da Clemen a una sorta di 'prevernissage' della sua personale a Stoccolma (8/30 settembre). Dalla terrazza di casa, all'ombra della Madonnina, si vedevano i tetti di Milano mentre lei intratteneva gli ospiti tra i quali Philippe Daverio. Ovviamente la mostra fu un autentico trionfo!!!
Nella foto un ritratto della sua amatissima cagnolina Micol
