Forte denuncia degli Ippodromi nei confronti del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. “Stanno segnando la fine dell’ippica”.
HippoGroup Cesenate, società che gestisce l’ippodromo di Bologna e quello di Cesena, ha comunicato al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali la sospensione dell’attività dell’Ippodromo Arcoveggio di Bologna. A partire da lunedì 18 aprile nello storico impianto, come peraltro nella maggior parte degli ippodromi italiani, che hanno preso analoga decisione, sarà sospesa l’attività ippica e conseguentemente si fermeranno le corse.
“Siamo stati costretti a prendere questa posizione a causa dei mutevoli e contraddittori provvedimenti posti in essere dal Ministero - spiega Tomaso Grassi, Presidente di HippoGroup Cesenate - che appaiono finalizzati ad esclusive ragioni di bilancio e sono ben lontani dai fini istituzionali che dovrebbero caratterizzare l’operato del Dicastero tutore. Secondo le recenti disposizioni (Decreto 24307 del 25 marzo) il Ministero non può effettuare pagamenti alla società di corse almeno fino al mese di ottobre 2016. Il che vuol dire per noi nessun introito a fronte di spettanze di servizi regolamentati da una convenzione che è per altro scaduta il 31 dicembre 2015”.
Presso l’ippodromo romano di Capannelle si sono riuniti nel pomeriggio di ieri i rappresentanti delle organizzazioni che riuniscono tutte le società di corse (ANI, Coordinamento Ippodromi, Federippodromi e UNI) e, in attesa di una conferenza stampa che si svolgerà a Roma giovedì 14 p.v. alle ore 15, hanno emesso il comunicato allegato.