Diego Perez ha fatto sapere che non rinnoverà il contratto. Ecco che il Bologna perde un altro dei suoi pilastri.
Ormai è sicuro, Diego Perez – al secolo: el Ruso, nomignolo datogli dalla madre a causa della carnagione chiarissima – non sarà più un giocatore del Bologna. Notizia che era nell’aria e facilmente intuibile già da molto tempo: i giocatori forti, in scadenza - si sa - di solito fanno così, se non rinnovati per tempo cambiano aria.
Non chiamatelo mercenario, non è stata una questione di soldi. La differenza l’ha fatta la costante instabilità (economica, ma soprattutto tecnica) in cui vige il club felsineo ormai da anni. Quattro Presidenti e tre direttori sportivi cambiati in pochi mesi sono lì a dimostrarlo, il tutt’altro che invidiabile bottino dello squadrone che tremare il mondo fa(ceva…).
E, in effetti, Diego qui a Bologna le ha davvero viste tutte. Arrivato nel 2010 – durante gli ultimi giorni di mercato e a cifre che non sono mai state rese note – portato dal ‘professore’ Carmine Longo ed aggiunto alla già ricca colonia celeste sotto le Due Torri (formata da Britos, Gimenez, ed il niño Ramirez). Neanche il tempo di sistemare le valige ed ecco che sorgono i primi problemi: il giorno antecedente l’esordio in campionato (Bologna-Inter 0-0), il nuovo presidente Sergio Porcedda esonera l’allenatore Franco Colomba (oggetto del dissidio, tra gli altri, proprio l’ingaggio del centrocampista ex Monaco al quale il mister preferiva Roberto Baronio), squadra che poi verrà affidata ad Alberto Malesani e disputerà un esaltante campionato - senza stipendi e senza una società - fino alla debàcle degli ultimi mesi e al triste epilogo finale (Bologna-Bari 0-4, oggetto dell’inchiesta denominata Last Bet). Stagione che passerà alla storia per il rischio fallimento della società, poi salvata dal progetto di Consorte e dal gruppo di soci tra cui figurava proprio Albano Guaraldi.
Merite vacanze? Non scherziamo, Perez è uno stakanovista ed ha ancora una soddisfazione da togliersi: straordinaria vittoria in Copa America (Uruguay-Paraguay 3-0) che bissa il clamoroso terzo posto nella precedente Coppa del Mondo (bronzo che mancava da Messico ’70). Competizione che vedrà anche il suo primo gol in Nazionale (Argentina-Urugay 1-1, 4-5 d.c.r.), stessa gara in cui viene poi anche espulso: basterebbe questo per descrivere la consistenza del Ruso! Il campionato a settembre riprende e, dopo qualche difficoltà iniziale (gestione Bisoli), la squadra compie una grande cavalcata verso il nono posto e i 51 punti finali, il Bologna migliore degli ultimi 10 anni. Pilastri di quella squadra? La diga imperforabile che Perez (28 presenze) forma insieme a Gaby Mudingayi, il talento di Ramirez e la classe di Diamanti, orchestrati perfettamente dalla guida di Stefano Pioli in panchina.
Curioso come nel giro di un anno 3 di questi 4 punti fermi non indossino più la casacca rossoblu.
Infine l’annata appena trascorsa, la più difficile da quando Diego è in Italia. La rosa dei 51 punti è stata smembrata, la squadra ha un cammino altalenante, lo stesso Ruso sente la mancanza del ‘gemello’ belga e rende meno rispetto all’anno prima. Ottiene comunque un bottino di 23 presenze, ma è in particolar modo un dato a sottolinearne l’importanza: ben 1,35 punti a partita con il mediano n.15 in campo, la miseria di 0,86 senza.
E adesso Perez dove andrà?
Nonostante i 33 anni le offerte non mancano, basti questo a far capire l’importanza del giocatore è stato appena perduto. Dal Valencia all’Atletico Madrid, dal Siviglia al Verona (dell’ex vicepresidente Setti), passando per il ritorno in patria in Uruguay, dove è idolatrato. Le strade di Diego Perez e del Bologna dunque si dividono inesorabilmente, per non incontrarsi mai più. Da notare che el Ruso, in caso di addio di Alessandro Diamanti - è ufficiale il riscatto di Panagiotis Konè, suo sostituto almeno (e solo) sulla carta -, era indicato come uno dei papabili ad ereditarne la fascia da capitano. L’altro giocatore ad averne i gradi è Alberto Gilardino, ad oggi un tesserato del Genoa.
Avanti il prossimo…
Foto a lato di: http://www.europacalcio.it/news/bologna-diego-perez-obiettivo-del-monaco.html