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Anticipo della 15esima di Serie A senza sorprese e con la Vecchia Signora ritornata dominante per 2 a 0 sul Bologna.


Nel freddo del Dall'Ara apre Vidal e sentenzia ChielliniQualcuno alla vigilia di questo match poteva pensare ad un passo falso della Juve o quanto meno ad una frenata (7 vittorie nelle ultime 7 partite, il tutto con ZERO gol subiti). Lo si può comprendere : l'assenza di Pirlo, il turnover quasi obbligato in vista del match decisivo di Champions, le sei vittorie nelle ultime partite potevano far presumere un epilogo sorprendente. Non sempre però, soprattutto nel calcio, molteplici indizi conducono ad una prova schiacciante; infatti la Juventus si è imposta sul Bologna per 2a0 senza nemmeno patire sofferenze particolari.

La partita non è stata esaltante, complice anche il freddo in un stadio che per poco non registrava il sold-out. I ragazzi di Pioli entravano in campo con il solito 3-4-2-1 con Diamanti e Kone dietro la punta Bianchi. La Juve,invece, con il 3-5-2 classico con Quagliarella e Vucinic (al rientro tra i titolari dopo 2 mesi e mezzo) in attacco, Isla e Peluso sulle fasce e Ogbonna nei tre centrali di difesa al posto di Bonucci. Per Tevez, Llorente e Asamoah solo panchina anche in funzione della partita di martedì. Dall'avvio già si poteva prevedere il finale del thriller con la Juve che aggredisce i timidi difensori felsinei.

Questi ultimi vanno subito in bambola al 12', prima con un salvataggio di Garics su Marchisio, poi capitombolando nella stessa azione con Vidal abile a sfruttare un cross di Peluso, dimenticato dalla difesa colpevole del Bologna. Per i rossoblù peggior inizio non si poteva prospettare e la Juventus, forte del vantaggio, ha iniziato a mantenere il possesso palla senza troppa apprensione. Alla fine del primo tempo registriamo una punizione di capitan Diamanti respinta da Buffon, un sinistro terrificante sempre del numero 23 troppo centrale per finire in rete e l'uscita di Vucinic per infortunio con Llorente a sostituirlo.

Il freddo della serata bolognese non ha dato pace ai 22 in campo e anche per questo la partita ha stentato a decollare. Secondo tempo con Pioli che prima sostituisce Perez con Laxalt provando a sfruttare la freschezza dell'uruguaiano sull'out di sinistra, poi ci prova con Cristaldo per Garics, ma niente da fare. La Juventus gestisce la pratica con destrezza e sicurezza da grande squadra e rischia solo al 28' (Cristaldo in diagonale fuori di cm) e al 37' con Morleo imbeccato dall'eccellente Diamanti.

In mezzo a questi due lampi bolognesi tre-quattro occasioni per la Juve, con Llorente in evidenza e Curci quasi sempre pronto a sventare la minaccia. Al minuto 44 Chiellini, su calcio d'angolo da sinistra di Tevez, chiude i conti con uno stacco di testa ad anticipare Natali e porta la sua Juve a più 6 dalla Roma (in attesa di Roma-Fiorentina). La curva Bulgarelli ha provato per tutta la partita a scatenare una reazione nei propri idoli ma i loro sforzi sono stati vani.

Nota di merito per il capitano Diamanti, autore di una straordinaria prestazione nonostante la sconfitta dei suoi: il buon Alino da Prato fin dai primi minuti ci mette tutto quello che ha (come sempre del resto); corre, salta l'uomo, calcia in maniera sublime cercando l'assist per i compagni e subisce una miriade di falli rialzandosi più forte di prima. E' proprio da lui che deve ripartire il Bologna di Pioli, da lui e dallo straordinario entusiasmo dei tifosi che hanno sfidato il gelo pur di sperare nello sgambetto ai rivali bianconeri.

Certo, tutto questo deve essere affiancato da investimenti validi nel mercato di gennaio. I felsinei hanno bisogno di un acquisto per reparto, almeno per concludere una stagione senza rischi di retrocessione. In caso contrario si vivrà il futuro imminente con lo spettro incombente della Serie B che aleggerà sul Dall'Ara. L'indomito capitano e i suoi seguaci della Nord non lo meriterebbero.

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