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L'Avvocato Pinuccio Milli ospite della puntata odierna di PLTV ha elencato le numerose situazioni "anomale" che hanno contraddistinto questa stagione, fin qui infausta, invitando la società ad assumersi le proprie responsabilità.


"Troppi errori grossolani di puro dilettantismo da parte della dirigenza dell'US Lecce che ricorda un po' quella del Borgorosso Football Club del famoso film con Alberto Sordi". Così tuonò Pinuccio Milli, ospite di Francesco Romano negli studi di PLTV, rivolgendosi alla famiglia Tesoro, "che ci ha salvato dalla catastrofe del fallimento, ma ha esaurito il bonus di fiducia che l'ambiente gli aveva concesso ed ora è giusto mettere anche loro sul banco degli imputati".

Struttura societaria inadeguata
"Occorreva creare una struttura societaria adeguata alla piazza e alla categoria, invece ci siamo affidati a un team manager bravo e simpatico (Antonio Tesoro, ndr) ma che nel calcio non ha ancora mangiato sufficiente pane duro. Io con i Semeraro non sono mai stato tenero, ma lo stile organizzativo di quella struttura societaria dovrebbe essere imitato dai Tesoro, perché ebbero la lungimiranza di supplire alle loro deficienze in materia calcistica circondandosi di gente che questo mondo lo masticava da tempo.

E io a gennaio lo dissi alla società senza però pretendere di essere ascoltato: è vero che stanno solo spendendo e non incassando, ma quello che è accaduto quest'anno è frutto della loro disorganizzazione. Non c'è stata una figura istituzionale che usasse il pugno di ferro in queste assurde dinamiche extracalcistiche, il Pantaleo Corvino della situazione che, pur con altri difetti, metteva la faccia facendo da parafulmine in questo tipo di situazioni".

Tutti gli episodi negativi di quest'anno
"In una situazione calcistica come la nostra, in ebollizione, sull'orlo del baratro, quest'anno si sono viste delle cose allucinanti determinate da questa anarchia societaria, come ad esempio:
- Legittimo e Ferrario che minacciano di adire le vie legali contro la presidenza, twittando una sorta di messa in mora della società: era un segnale chiaro, un episodio grave che doveva farci capire che la situazione non era sotto controllo.
- Le liti durante l'allenamento tra Memushaj e Tomi, tra Pià e De Rose, gli episodi nei pub della città di Lecce, di quando a capodanno c'è stata una patente ritirata (fatevelo dire da Tesoro di chi era quella patente…), di Chevanton che parlava alle spalle di Lerda e che insieme a Giacomazzi hanno ricamato la storia del caratteraccio di Lerda.
- Poi c'è stato il profeta Toma, il predestinato, che ha fatto quel che ha voluto con atteggiamenti e dichiarazioni roboanti e che i Tesoro hanno pienamente assecondato, creando una figura di allenatore secondo il loro stile e che improvvisamente ed inaspettatamente hanno destituito senza dare un'adeguata motivazione. Nessuno crede alla favoletta degli errori tattici delle ultime gare, quando la società lo ha sempre incensato, addirittura ponendolo in continuo e antipatico paragone col suo predecessore: secondo me c'è dell'altro...".

Il termometro della piazza
"Siamo molto preoccupati, smarriti, impauriti ma allo stesso tempo speranzosi che alla fine prevalga il valore tecnico, nonostante abbiamo capito a nostre spese che in questa categoria serve a poco: al contrario del carattere, della compattezza e soprattutto dell'umiltà, tutte cose che non non abbiamo mai dimostrato di avere. Non ci dimentichiamo battute di Savino Tesoro del tipo "Se il Carpi è questo, noi siamo già in serie B" o "Vinceremo 5 a 0…" ed altre battute di Toma oramai un cult alla Mai Dire Gol.

Speriamo sia compresa la strigliata dei tifosi di domenica scorsa a Bergamo con la restituzione della maglia al capitano, che voleva essere un segnale preciso di una piazza che capisce di calcio e che ha valutato la prestazione dei giallorossi come indegna, con conseguenti dichiarazioni stampa che acclaravano la possibilità di una combine tra Cremonese e Trapani e che sono assolutamente ingiustificabili. I tifosi sono gli unici ad essere degni di un'altra categoria, non si pretendesse altro da loro: gli appelli se li facessero negli spogliatoi."

Gustinetti e i playoff
"Gustinetti è una brava persona che è capitata in un ambiente incandescente. Riusciranno i nostri eroi a capire che questa città è in ebollizione, che era ed è in cerca di riscatto e che questi signori, dopo aver fatto fuori due allenatori, stanno rischiando di mandare all'aria tutto per il loro pressappochismo e le beghe personali all'interno dello spogliatoio? E' diventato un sogno andare in Serie B e il Trapani ci ha dato lezione di stile, dimostrandoci che non c'è mai nulla di scontato nella vita.

Dai playoff mi aspetto una squadra che sappia sostanzialmente amministrare il vantaggio di essere arrivati secondi, senza andare allo sbaraglio e aspettando gli avversari per colpirli in contropiede. Purtroppo, da da zemaniamo convinto, è l'unica soluzione mai adottata che ci è rimasta da fare, perché quest'anno abbiamo fatto troppo i "professori". Quel che è certo è che la squadra non sarà abbandonata dai tifosi. Come sempre".

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