La squadra salentina espugna il campo dei toscani per uno a zero e le dichiarazioni al vetriolo del presidente Camilli, portano il Lecce a sporgere querela.
La squadra salentina accusata di aver nell’organico gente capace di vendersi le partite, come se non bastasse tutto quello vissuto poco tempo fa, nel ciclone calcio scommesse, ecco che il Lecce viene tacciato ancora una volta di condotta illecita e antisportiva dal presidente del Grosseto, dopo la fine delle ostilità, che ha visto perdere proprio la squadra toscana per una rete a zero nelle proprio stadio. Come riportato dalla testata giornalistica Pianeta Lecce, il presidente toscano avrebbe rilasciato tali dichiarazioni lesive nei confronti della squadra salentina.
Reazioni che non si sono fatte attendere, da prima con le dichiarazioni di A. Tesoro e notizia di oggi, con il mandato all’Avv. Giuseppe Milli (foto a destra) da parte del presidente Savino Tesoro (foto a sinistra) di esporre querela verso il presidente del Grosseto. Non si capisce tanto livore esternato nei confronti di una squadra che per colpe non sue, sta pagando a caro prezzo (l’unica ad essere retrocessa nel filone calcioscommesse), ancora l’onta di una tale macchia sportiva, resa indelebile negli archivi storici della società.
Di solito chi vende le partite lo fa solo per ricavarne un profitto personale e a scapito della stessa società che ne detiene il cartellino, allora sorge spontanea la domanda, come mai dopo le prime cinque giornate di fila perse dalla compagine salentina ed il cambio dell’allenatore, nonostante le sole due partite dalla fine, lo stesso organico, scende in campo sempre mettendo tanta determinazione da voler raggiungere il massimo della posta, alla fine dei novanta minuti.
Questa vicenda ci insegna, che continua a perdersi sempre di più la vera identità della parola sport nel mondo del calcio, per alcuni addetti ai lavori, il perdere non è più una forma di accrescimento con possibilità di miglioramento nelle prestazioni sportive, tale acredine, da diversi anni ha contribuito a far sorgere dubbi su uno sport, che al minimo sbaglio arbitrale si grida subito allo scandalo. Come disse Gesù, chi è senza peccato scagli la prima pietra e parlando di pallone, chi è senza pensieri, provi a scagliare il primo pallone, possibilmente nella porta avversaria cercando di fare centro raggiungendo il massimo del risultato sportivo ed evitando il minimo del decoro umano.