Bologna-Sampdoria 1-1: i rossoblu segnano con Gilardino il tremillesimo gol della loro storia, Sansone rovina la festa. Bella cornice di pubblico al Dall’Ara, ma che brutto striscione in curva.
Il Bologna sembra aver preparato una domenica di festa: discreta cornice di pubblico al Dall’Ara - grazie anche alle agevolazioni economiche per gli studenti – con i distinti e la curva San Luca finalmente colorati, e la curva Bulgarelli che come al solito fa sentire la sua presenza con cori e striscioni, non sospendendo nemmeno questa volta la contestazione contro la società.
In particolare c’è una scritta che spunta tra la coreografia rossoblu della curva ex Andrea Costa - lo striscione è deprecabile, una caduta di stile cui Bologna non è abituata: «Anch’io la terra la festeggio, se ti butti dal ponteggio!», il riferimento alla società e in particolare al presidente Albano Guaraldi - che anche ieri non ha rilasciato dichiarazioni, com’è consuetudine dopo ogni non vittoria - è abbastanza chiaro, e prende spunto dal fatto che il 21 aprile si festeggia The Earth Day 2013, il giorno della Terra.
Il Bologna, unica società in Italia, per l’occasione abbandona i colori sociali abituali, ed indossa delle particolari casacche verdi – già viste nel 2009-10 e non particolarmente amate dalla tifoseria, affezionata ai colori tradizionali: il rosso e il blu. Nonostante tutto, c’è gioia ed allegria sugli spalti, la partita ha poco da dire al campionato e tale assenza di pressione dovrebbe aiutare i giocatori a dare il meglio, perciò tutti si aspettano di vedere una grande gara.
In realtà non andrà proprio così…
Dopo qualche attacco della Sampdoria, in cui Curci fa di tutto per conquistarsi la conferma anche per la prossima stagione (attualmente il cartellino appartiene alla Roma), ecco il momento che tutto lo stadio – settore ospiti a parte – attendeva con ansia: è il 23’ minuto, quando Saphir Taider sulla fascia sinistra si libera ottimamente dell’avversario e va al cross di mancino; Gilardino, rientrato astutamente dal fuorigioco, senza nemmeno saltare schiaccia la palla lì dove Romero non può arrivare.
1-0, ma soprattutto gol n.3000 del Bologna nella storia dei campionati a girone unico, 12° centro personale del bomber di Biella. Questa azione è emblematica della stagione rossoblu: il n.10 felsineo conferma di essere ancora uno - se non il - migliore rapace d’aria di rigore della serie A, e dimostra che se gli arrivassero cross come quello di oggi il suo score sarebbe ben più alto. Doveroso tenerne conto in fase di mercato, onde evitare di continuare a giocare con ali (Morleo, Motta) che garantiscono pochissimi cross degni di questo nome nell’arco dei 90 minuti.
La prima frazione di gioco, dunque, termina sull’1-0, con i tifosi rossoblu che pregustano già l’idea di eguagliare il finale della scorsa stagione - allorchè, a salvezza raggiunta, i ragazzi di Pioli infilarono una serie di risultati utili consecutivi che proiettò la squadra al nono posto in classifica a 51 punti (diventando di fatto il Bologna migliore degli ultimi 10 anni).
Ma se c’è uno sport in cui il Bologna eccelle, è senza dubbio l’harakiri: nessuna squadra al mondo riesce a rovinarsi le feste da sola come i rossoblu (basti pensare al giorno del centenario, quando i tifosi dovettero sorbirsi un umiliante 1-3 casalingo contro il Genoa); ecco quindi che Sansone, inspiegabilmente abbandonato da Sorensen, si trova libero di calciare in diagonale e battere Curci, non esente da colpe nella circostanza.
Qui la partita di fatto termina (si registra soltanto una stupenda punizione di Alessandro Diamanti, che viene deviata sul palo dalla barriera): dopodichè le squadre si accontentano - dal momento che un punto a testa va bene ad entrambe per avvicinarsi a braccetto alla sperata soglia dei 40 punti (Bologna 39, Sampdoria 38 ). Ormai il Bologna non ha più nulla da chiedere al campionato - anche perché la salvezza è da tempo una corsa a tre fra Palermo, Genoa, Siena; tuttavia, nelle rimanenti 5 gare, la compagine di Pioli sarà arbitro di alcuni verdetti che la serie A dovrà emettere: corsa Champions nella sfida col Napoli, lotta salvezza nel match contro il Genoa dell’ex capitano Portanova.
Pioli ha garantito che ci sarà massimo impegno, per onorare degnamente il campionato e provare ad arrivare anche quest’anno nella parte sinistra della classifica. E non sarebbe male veder all’opera qualche giovane della primavera (Verratti e Capello sono già nel mirino delle big): tenuto conto che le casse della società piangono, l’esplosione di qualche talento potrebbe risolvere non pochi problemi alla dirigenza.
E chissà che, tra molte stagioni, non sia proprio uno di loro a segnare il gol n.4000…
