Nuove strade che solcano il nostro più prossimo futuro, dietro a tali scoperte si cela l'esistenza dell'essere umano.
E' di pochi giorni la notizia che un gruppo di studenti olandesi, ha creato un prototipo di autovettura elettrica chiamata Stella Lux (nelle foto), capace di produrre più energia di quanto ne consumi. Il settore dell'auto come ben sappiamo, nel corso dei secoli, ha introdotto sempre maggiori confort con un occhio costante ai consumi per generare energia propulsiva, grazie alla gentile disponibilità del Dott. Arch. Massimo Canfailla, AD - Unicanetwork Srl, diamo uno sguardo a che punto è il settore energetico a livello famigliare e le accortezze che bisogna tener conto per bilanciare il consumo ed il risparmio.
Da sempre l’essere umano si è spinto nella ricerca di energia per il proprio fabbisogno, a che punto è la ricerca in questo senso?
La ricerca nel settore delle energie rinnovabili va costantemente avanti, trovando nuovi sistemi o introducendo nuove metodologie per la produzione rinnovabile di energia elettrica o termica. Tuttavia è fuorviante, e molto spesso addirittura controproducente per lo sviluppo di massa di impianti domestici per la produzione dell'energia elettrica o termica, pensare alle energie rinnovabili come a sistemi basati su tecnologie frutto di ricerche ancora non consolidate da una produzione industriale oramai seriale. Allo stato attuale abbiamo già da diversi anni le tecnologie per poter vincere la guerra contro i conbustibili fossili e fermare l'innalzamento della CO2 nel mondo. Sono tecnologie testate e utilizzate in altri settori da decenni. Pensare al fotovoltaico come un prodotto estremamente innovativo serve solo a chi vuole farlo credere un prodotto inaffidabile perchè troppo "giovane". In realtà, come ha detto Elon Musk Ceo della Tesla Motors quando ha lanciato la sua batteria per la casa, se avessimo un impianto fotovoltaico domestico e una batteria per accumulare l'energia in surplus per ogni automobile che viaggia per il pianeta, avremmo fin d'ora energia gratuita per tutta la Terra.
L’energia alternativa, quella considerata pulita, può essere un obiettivo raggiungibile e risolutivo per la salvaguardia del pianeta?
Deve esserlo. Quando produciamo un kilowatt di energia pulita, diamo sempre due possibili esiti al futuro del ns. mondo:
- Se fossero gli scienziati ambientalisti a sbagliare le previsioni di una prossima fine della nostra atmosfera a seguito delle emissioni di CO2, non avremmo fatto un danno a nessuno, anzi avremmo comunque migliorato l'ambiente dove viviamo.
- Se invece a sbagliare fossero coloro che non credono al prossimo collasso del nostro ambiente, allora avremmo provato con tutta la nostra forza a invertire la tendenza in corso.
Il quesito vero non è chi fra le due fazioni ha ragione, ma chi è a perdere se quella pro-idrocarburi dovesse aver torto.
Certamente tutti e in modo irreversibile. E' saggio questo?
Non sempre ci sono forti motivazioni verso tali energie, come se lo spiega?
Le risponderò con le parole di Felix Finkbeiner nel suo oramai celebre discorso all'ONU nel maggio 2011: "Se chiedi ad una scimmia se vuole una banana oggi o un albero di banane domani, lei risponderà sempre "...una banana oggi". Molti non si sono ancora accorti che il cambiamento e la soluzione a molti dei problemi del nostro pianeta passa attraverso il contributo individuale di tutti. Se assieme alla nostra nuova auto avessimo comprato anche un impianto fotovoltaico con una batteria domestica per accumulare l'energia per la notte, potremmo non solo eliminare buona parte dei costi delle nostre bollette, ma anche ricaricare la batteria della nostra auto (ovviamente ibrida o elettrica) durante la notte.
E’ di questi giorni che un gruppo di studenti olandesi, hanno sviluppato e costruito una vettura elettrica in grado di percorrere oltre mille chilometri e rimanere ancora con le batterie un po’ cariche. Che cosa possiamo aspettarci nel prossimo futuro?
Possiamo pensare alla propria abitazione non più solo come un oggetto passivo, cioè capace di consumare molto poco, ma anche come un soggetto attivo capace di produrre l'energia che occorre per la nostra vita quotidiana (auto, scooter, biciclette, telefoni, computer, video, illuminazione, musica, ecc) praticamente a costo zero. Generando magari un surplus di energia che potremo vendere a chi non ha le condizioni fisiche per produrre la propria, creandoci così delle picciole rendite economiche.
Se tale ricerca nella locomozione, porta a raggiungere tali traguardi sorprendenti, nell’uso domestico oggi, quali sono i consigli che si sente di dare ai nostri lettori, per migliorare e ottimizzare il proprio consumo energetico?
Smettere di aspettare il domani. Oggi è già possibile ridurre fino al 90% la spesa energetica della propria casa. Magari richiedendo anche un finanziamento che ad oggi non costa più di 50 euro al mese. Con il crollo dei prezzi al consumatore e l'introduzione delle batterie nel settore domestico, l'impianto fotovoltaico diventa un elettrodomestico al pari degli altri, con la particolare differenza che è l'unico a farci risparmiare. Quotidianamente, utilizzando l'energia che il nostro Sole ci invia gratuitamente, senza bisogno che noi facciamo niente, mentre noi siamo a lavorare o impegnati nella nostra vita, con i nostri figli e la nostra famiglia.
L’uomo di domani, sarà in grado di salvare il proprio pianeta centellinando e ottimizzando le proprie risorse energetiche?
Non ci sono molte alternative, la Terra non ha bisogno dell'Uomo. La Natura non necessita nè della nostra presenza, nè del nostro intervento, esisterà ancora dopo che saremo scomparsi per nostre stesse cause. Se vogliamo che ci sia un Uomo del futuro, o meglio un futuro per l'Uomo, dobbiamo intervenire ora, facendo molto di più che centellinare le nostre risorse: prima o poi finiranno comunque. L'unica speranza è nella tecnologia attuale che già possediamo e che ci permette da subito di utilizzare il sole, il vento, le maree, il calore della terra, quelle che realmente sono rinnovabili fra le energie di cui disponiamo, per creare un nuovo sistema di produzione e distribuzione dell'energia su base diffusa, a partire dal proprio nucleo familiare e soprattutto dalla propria abitazione. Da quell'unità minima che è sempre stata la base da cui l'essere umano è partito per andare oltre i propri limiti.
