Informazione, prevenzione e tecnologia per un unico grande obiettivo: la salute del cuore.
Il 17 Novembre a Bologna si è svolto un incontro aperto al pubblico che ha visto come protagonista un pool di esperti e cardiologi. Il convegno, organizzato da Qn-il Resto del Carlino con il supporto di Boston Scientific, leader nazionale del settore biomedicale, ha portato alla luce le novità in fatto di cardiologia, dando un quadro esaustivo sulle ultime terapie che salvano la vita.
Al tavolo dei relatori: Mauro Biffi, dirigente medico di Cardiologia al Sant’Orsola Malpighi di Bologna; Giulio Molon, responsabile di elettrofisiologia e cardiostimolazione all’ospedale Sacro Cuore Don Calabria Negrar di Verona; Armando Luisi, presidente dell’Apdic, associazione portatori dispositivi impiantabili cardiaci; Raffaele Stefanelli, amministratore delegato di Boston Scientific, società internazionale che sviluppa, produce e distribuisce dispositivi medici in tutto il mondo.
Al centro del dibattito le patologie cardiologiche più diffuse e i consigli su come riconoscerle e affrontarle tempestivamente. “Al cuore è data molta attenzione da parte della medicina, tuttavia ci sono situazioni in cui anche improvvisamente la sua funzione può essere a rischio. È quindi importante conoscerne il funzionamento, è proprio per tale scopo che nascono incontri come questo, per divulgare e rendere ognuno in grado di essere cosciente della salute del proprio cuore”, ha sottolineato Mauro Biffi. Allo stesso modo, ha ricordato Giulio Molon, è fondamentale che le persone siano informate sulle tecnologie, che non solo salvano la vita dei pazienti ma ne migliorano la qualità. In quest’ottica durante il convegno sono stati presentati al pubblico i nuovi defibrillatori sottocutanei, che agiscono senza toccare né cuore né vasi sanguigni. Una vera innovazione che consente non solo di salvare il cuore ma anche di rendere meno invasivo l’inserimento e la convivenza del paziente con il dispositivo stesso.
“Il dispositivo tiene conto della qualità della vita- ha precisato Stefanelli- la nostra azienda investe molto in ricerca e sviluppo, dedicando a quest’area circa un miliardo di dollari dei 7 miliardi di fatturato. Da 35 anni lavoriamo per salvare le persone, mettendo a disposizione del sistema sanitario e dei pazienti dispositivi medici evoluti, frutto di avanzate ricerche. I risultati finora sono stati all’altezza dei nostri sforzi, come testimonia il defibrillatore sottocutaneo”.
Boston Scientific è uno dei leader della “medicina minimamente invasiva”. La costante ricerca permette all’azienda di offrire un’alternativa alla chirurgia tradizionale e agli interventi più traumatici per il paziente, aiutando così i medici a migliorare la qualità della vita delle persone. Il sistema S ICD EMBLEM è un defibrillatore impiantabile sottocutaneo (ICD) che sente, riconosce e tratta le tachiaritmie potenzialmente letali e previene la morte cardiaca improvvisa. Al contrario degli ICD transvenosi, nei quali gli elettrodi sono inseriti nel cuore attraverso una vena e attaccati alla parete cardiaca, gli elettrodi di questo nuovo dispositivo sono collocati sotto la pelle e lasciano cuore e vene intatti. Diminuiscono così i rischi di infezioni e di fratture dell’elettrodo.
“L’innovazione ha salvato molti di noi- ha raccontato ai presenti Armando Luisi- permettendoci di condurre una vita attiva e di qualità. Grazie a un team di professionisti che mi segue costantemente, negli anni ho imparato a riconoscere i segnali del corpo e a utilizzare me stesso come strumento di cura. Questa conoscenza - prevenzione unita alla tecnologia mi ha consentito di tornare alla vita di prima. Purtroppo per i portatori di dispositivi esistono ancora vincoli e pregiudizi ed è per superare queste barriere e tutelare i loro diritti che la nostra Associazione è impegnata quotidianamente”. “Tutto questo - conclude Luisi- finalmente ci fa sentire protetti, sia dal punto di vista medico che da quello umano”.
Per info:
http://www.s-icd.eu/it/
http://www.apdic.it
Nella foto da sinistra: Federico Mereta, giornalista coordinatore dell’incontro; Giulio Molon; Armando Luisi; Mauro Biffi; Raffaele Stefanelli.