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Ovvero l'importanza della dieta mediterranea.


Prevenzione oncologicaPresso il Centro Congressi di Eataly (ove una volta vi era lo storico e indimenticabile teatro Smeraldo) in piazza xxv Aprile 10 a Milano si è parlato di prevenzione oncologica. Per lottare contro i tumori no al fumo, si all'attività fisica e alla dieta mediterranea. OLIO EXTRA VERFINE D'OLIVA. Diversi studi indicano che il suo consumo regolare è inversamente collegato a vari tipi di tumore (mammella, fegato, cuore, endometrio, ovaio...). AGLIO E' considerato tra i primi alimenti antitumorale grazie alla sua ricchezza di particolari componenti extra nutrizionali. CIPOLLA Appartenendo alla stessa famiglia dell'aglio possiede ottime proprietà antitumorali e la sua minor intensità è compensata dal fatto che se ne può mangiare di più. LA FAMIGLIA CRUCIFERE: cavolo, broccolo, cavolfiore, cavolo cappuccio e verza sono tra i più importanti ortaggi antitumorali da mangiare più volte la settimana. POMODORO svolge un ruolo importante nella prevenzione del tumore alla prostata. Poi cereali integrali, legumi, vegetali a foglia verde, frutta secca, frutti di bosco,  agrumi,  te verde... Alla fine la chef Viviana Varese ha preparato uno spuntino a base di riso con verdurine e insalata di cus cus con verdurine. Ovviamente niente prosecchino ma tanto succo di pompelmo! http://www.legatumori.mi.it


Al Circolo della Stampa milanese, e precisamente in Sala Tobagi, è stato presentato un nuovissimo farmaco specifico chiamato  IDARUCIZUMAB (ovviamente è il nome della molecola, non quello commerciale). La notizia riguarda i medici dei Pronto  Soccorso come si può capire dalle cariche dei relatori: Giuseppe Di Pasquale (direttore unità operativa di cardiologia, ospedale Maggiore di Bologna), Anna Maria Ferrari (direttrice dipartimento emergenza urgenza, azienda ospedaliera Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia), Marco Moia (responsabile unità operativa di terapia anticoagulante, fondazione IRCCS Ospedale Maggiore Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena di Milano). Mi sembra comunque giusto rendere nota anche ai pazienti questa pratica clinica che salva tante vite umane. Partiamo dalla nascita di Dabigatran (nome della molecola) messo a punto dalla casa farmaceutica Boehringer Ingelheim.

 

Si tratta di un NAO (nuovo anticoagulante orale) per la prevenzione e il trattamento delle malattie tromboemboliche acute e croniche. Rispetto agli anticoagulanti tradizionali presenta alcuni vantaggi: non necessita di controlli ematici, ha scarsissime probabilità di interazioni con alimenti (soprattutto ortaggi a foglia verde) e altri farmaci. Somministrato a dosaggio fisso presenta un ridotto rischio di emorragie cerebrali rispetto alla terapia tradizionale. Richard Pazdur (direttore dell'ufficio dei prodotti ematologici e oncologici del Centro FDA per la valutazione e la ricerca sui farmaci) ha detto: "Gli effetti anticoagulanti di Dabigatran sono importanti e salvavita per alcuni pazienti ma ci sono situazioni in cui è necessario inattivare rapidamente gli effetti del farmaco!". E così nasce, sempre dalla Boehringer Ingelheim,  IDARUCIZUMAB: un farmaco esclusivamente limitato all'uso ospedaliero per quei pazienti sottoposti a interventi chirurgici di emergenza, nelle procedure urgenti e nel sanguinamento potenzialmente fatale o non controllato! Per saperne di più, l'invito è ovviamente per i medici, cliccare http://www.boehringer-ingelheim.com

 

Sempre al Circolo della Stampa, nell'attigua Sala Camino, si è svolta una conferenza stampa sul CERVELLO. Tutti neurologi i relatori ma tanti neurologi anche tra chi ascoltava. Tra le patologie prese in esame vi ricordo Alzheimer, Parkinson e Sclerosi Multipla. Illustrati, per i medici, i percorsi terapeutici da seguire. Elencate le iniziative rivolte ai bambini delle elementari e ai ragazzini delle medi; e per i loro genitori una miriade di incontri divulgativi. Insomma la SIN, ovvero la Società Italiana di Neurologia, è attivissima su tutto il territorio nazionale! http://www.neuro.it

 

CRESCERE Nuovamente in sala Tobagi per TIROIDE UN VIAGGIO NELLA VITA: DAL BAMBINO ALL'ANZIANO ma io ho preferito seguire, in sala Camino, la presentazione di CRESERE: un progetto di medicina narrativa rivolto ai bambini e ragazzi con deficit di ormone della crescita, loro famigliari e curanti attravero la raccolta delle storie. Una delle cause della mancata crescita è il deficit di ormone della crescita, un ormone secreto dall'ipofisi, una ghiandola posta alla base del cranio. La terapia: un percorso terapeutico di lungo periodo da praticare ogni giorno con regolarità che impatta sulla vita qutidiana del bambino e della sua famiglia in diversi aspetti pratici. L'impatto maggiore è quello psicologico: affrontare la diagnosi, coinvolgere il bambino a farsi carico di una terapia invasiva che dura anni e che si dimostra efficace al 100% solo se è applicata senza interruzioni; è un impegno gravoso nel quale i genitori spesso sentono la necessità di essere accompagnati e supportati. E accompagnati e supportati lo saranno dal libro CRESCERE editato con il supporto non condizionato di Ferring farmaceutici. http://www.crescere.ferring.it

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