Nella sala Tobagi al Circolo della Stampa milanese si è svolta la conferenza stampa intitolata Cuore e Salute: una questione di valvole. Nuove tecniche e tecnologie di intervento per via transcatetere.
Vi faccio una sintesi dei vari interventi volutamente tralasciando le argomentazioni più scientifiche: "La stenosi è una delle più frequenti condizioni che coinvolge le valvole cardiache, in particolare la valvola aortica: impedisce durante le contrazioni del muscolo cardiaco, il normale flusso del sangue tra il ventricolo sinistro del cuore e l'aorta. La stenosi aortica è una patologia cronica evolutiva che porta progressivamente e rapidamente allo sviluppo di sincope, angina e insufficienza cardiaca. Dalla comparsa dei sintomi la prognosi è mediamente di due/tre anni. Si calcola che nel nostro paese ne soffra quasi il 40% della popolazione oltre i settantacinque anni, tre su quattro dei quali, ovvero più di 150mila persone, della forma più grave e sintomatica.
I pazienti con forme gravi di questa patologia hanno una sopravvivenza ridotta oltre a una scarsa qualità di vita: sono soggetti a facile affaticamento; hanno mobilità ridotta e per loro fare anche pochi passi può costituire un ostacolo difficile da superare; spesso hanno importanti malattie concomitanti. L'operazione di cardiochirurgia per sostituire o riparare, quando possibile, la valvola danneggiata prevede l'apertura del torace, l'arresto dell'attività cardiaca e circolazione extracorporea. Purtroppo si tratta di un intervento importante che non tutti i pazienti data l'età, la presenza di altre malattie e la condizione di fragilità sono in grado di affrontare. Fortunatamente a fianco della cardiochirurgia da più di un decennio sono disponibili le tecniche d'intervento per via transcatetere per la valvola aortica (TAVI) indicate nei soggetti non operabili o ad alto rischio operatorio. E' stato un cardiologo francese, Alain Cribier, a ideare una strada diversa ovvero l'accesso attraverso l'arteria femorale anziché aprendo il torace!
E' la terapia per tutte le persone inoperabili definite ad alto rischio operatorio. Ovviamente la ricerca scientifica continua e progredisce a passi da gigante: durante il Congresso EuroPCR 2014 di Parigi sono stati presentati i primi risultati ottenuti con l'innovativa valvola Sapien 3 di Edwards Lifesciences cioè la terza generazione di valvole aortiche dedicate alla TAVI, sono risultati importanti perché dimostrano tassi di mortalità inferiori a quanto si ottenga di solito con questo tipo di intervento. Inoltre perché l'impiego di questa valvola è associato a un ridottissimo tasso di ictus, solo l'1%. Edwards Lifesciences è leader mondiale nella scienza delle valvole cardiache con una visione incentrata sul paziente. http://www.edwards.com
Presso il ristorante "Unico Milano", situato al ventesimo e ultimo piano del grattacielo WJC in viale Achille Papa 30 a Milano, la Medtronic (leader mondiale nella tecnologia, nei servizi e nelle soluzioni medicali) ha presentato il pacemaker più piccolo del mondo: poco più grande di una pillola, un decimo della grandezza di un pacemaker convenzionale, è una vera e propria cardiocapsula. Pesa due grammi, misura poco più di due centimetri e ha una durata che può variare dai sette ai quattordici anni. Viene impiantato direttamente nella cavità cardiaca attraverso la vena femorale e non prevede l'impianto di elettrodi di stimolazione. Una volta posizionato e ancorato al cuore attraverso piccoli ganci appositamente progettati emette impulsi elettrici in grado di regolarizzare il battito cardiaco attraverso un elettrodo posto sul dispositivo. Non necessita di alcun filo o catetere e non richiede incisioni nel torace né la creazione di una tasca sottocutanea eliminando, così, il rischio di potenziali complicanze legate alla procedura tradizionale. La stimolazione del cuore senza elettrocateteri rappresenta un'innovazione rivoluzionaria che si posiziona come una pietra miliare nella storia del pacemaker che da circa sessant'anni ha visto numerose e importanti evoluzioni!
Nella foto la valvola Sapien 3
