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La personale di Silvana Bissoli, la pirografista che dà voce agli ulivi in un suggestivo viaggio tutto salentino.


Specchia: a Palazzo Risolo “Quello che gli ulivi ci dicono”Si inaugura la personale di Silvana Bissoli “Quello che gli ulivi ci dicono” venerdì 23 agosto alle ore 19:30 nello storico Palazzo Risolo, in Piazza del Popolo, nel cuore di Specchia. Presenta la mostra, il critico d’arte Pompea Vergaro la quale farà con gli ospiti una passeggiata emozionale in compagnia dei canti a cappella di Lucia Minutello. Interverrà l’Assessore alla cultura Giampiero Pizza.

Durante i giorni della rassegna nelle stanze di Palazzo Risolo, il canto, la poisia, i video, saranno la ricca cornice dell’Arte: il 27 agosto: Titani-Gli ulivi monumentali proiezioni e racconti con Roberto Gennaio; letture e poesie in vernacolo, il 29 agosto con il poeta Giuseppe Greco; il 3 settembre, Incontrando gli ulivi di Silvana, canti e cunti con il menestrello cantattore P40.
Tutti gli appuntamenti alle ore 21:00

Il commento di Pompea Vergaro
“Una mano e un pensiero creativo, come richiamati da una forza millenaria, giungono da lontano: è Silvana Bissoli, l’artista imolese che ogni anno torna con gli ulivi che pirografa su legno: abili incisioni con sottili segni di fuoco.

Originaria di Sanguinetto (VR), Silvana Bissoli vive a Imola in provincia di Bologna, dove lavora nel suo laboratorio d’arte “L’Ulivo e la Luna”, ma anche nel resto d’Italia e nel Salento. L’incontro casuale con “la terra degli ulivi” è stato determinante per la sua vita che da quel momento ha votato all’Arte. Come ella stessa racconta: “dal primo incontro con questa terra, sono rimasta intrappolata come fossi stata ammaliata da un folletto.Specchia: a Palazzo Risolo “Quello che gli ulivi ci dicono”

Tante le soddisfazioni e i successi ottenute in rassegne a livello nazionale e nei concorsi; l’artista, organizza, peraltro, laboratori che conduce nelle scuole. Così, anche quest’anno, Silvana Bissoli è tornata nel Salento e ospiti d’eccellenza e protagonisti indiscussi, lungo le stanze di Palazzo Risolo, saranno gli ulivi pirografati e raccontati in 32 magnifiche opere, per conoscere nuove storie, ma anche l’artista, per riflettere sui nostri sogni e la voglia di assaggiare la vita.

Silvana Bissoli, come sempre, nelle sue rassegne offre nuovi scenari di indagine per giungere, ogni volta, a delle conclusioni anche se non definitive, per poi ri-partire. Quello che gli ulivi ci dicono, che dà il titolo alla personale, è una installazione che prova a racchiudere, in sintesi, l’anelito dell’artista che vorrebbe un mondo di abbracci, calore e amicizia. Consapevole che il cammino è lungo e tortuoso, ella, ancora una volta, ri-propone nuovi viaggi tra il fuoco e la terra per difendere quello che appartiene al Salento, sua terra d’elezione.

Specchia: a Palazzo Risolo “Quello che gli ulivi ci dicono”Dietro ogni opera, prima di prendere il pirografo, si cela una meticolosa ricerca, dove il più delle volte la cronaca è trasfigurata da metafore esistenziali. Così scorrono di fronte ai nostri occhi, come in fotogrammi, vicende ora dolorose ora gioiose, tra ripiegamenti e conforto, passo dopo passo, soste dopo soste per ritrovarci a percorrere insieme un pezzo di questa terra antica che custodisce  fatiche e drammi e canti di cui siamo figli e che spesso dimentichiamo, che raccontano la nostra memoria, ma anche quella dell’intera umanità!

Nei campi pietrosi e ombreggiati, protettori di antiche e moderne civiltà, ancora e ancora con gli stessi sentimenti, le stesse gioie e paure, tra coraggio, pietà e speranze, in percorsi tra campi protetti da muri a secco e strade sterrate, tra il frastuono di cicale e grilli nelle caldi estati e la vita che scorre, gli ulivi di Silvana Bissoli, che a volte ci privano anche di speranzosi orizzonti, restano testimoni apparentemente ignari, anche se le loro fibre, rami e foglie ci svelano altro.

E, come avviene da millenni e per gli anni a venire sono preparati ad affrontare bufere di scirocco o sferzanti tramontane, tra rumoreggianti mareggiate e apparenti silenzi! L’arte della pirografa Silvana Bissoli è una operazione gestuale carica di intraprendenza, forza e determinatezza del tutto personale, il cui lavoro artistico tende a sottolineare come l’Arte, quando è autentica e focalizzata su valori esistenziali, possa divenire il cardine delle relazioni tra la comunità e le Istituzioni, divenendo, così, autorevolmente, strumento di crescita della identità di un territorio.Specchia: a Palazzo Risolo “Quello che gli ulivi ci dicono”

Nel suo racconto poliedrico scorrono le trasformazioni del tessuto sociale del Salento lungo una intensa attività artistica che ha superato il decennio. L’artista Silvana Bissoli con il pirografo narra non solo la condizione umana, ma conduce un percorso e una campagna di sensibilizzazione del tutto personale, incessante e accorata. Attraverso l’Arte si è trovata promotrice e protettrice di questo patrimonio dell’umanità di cui la terra del Salento si nutre da sempre.

Infatti, nella sua rassegna incontriamo delle testimonianze che ella stessa ha vissuto personalmente come quella dell’”Ulivo gemello” o di quei 2 poderosi ulivi sui cui tronchi, ritornando a visitare dopo alcuni anni, ha trovato punzonato dei numeri: 189 e 901, perché destinati all’espianto. Da qui il suo urlo di dolore, voce di quello degli stessi ulivi e di tanti altri già destinati o che hanno ormai subito questa sorte crudele.

La passeggiata sentimentale concepita da chi scrive sarà affidata alla protettrice dei boschi, Amadriade, la ninfa che nasce e muore con il suo albero che l’artista Bissoli ha rappresentato in una sua opera e … al Tempo che ineluttabile scorre, che vede passare uomini e cose mentre gli ulivi sono sempre e ancora qui a narrar vicende, sentimenti e respiri per dirci che in questo luogo tutto è possibile!

Specchia: a Palazzo Risolo “Quello che gli ulivi ci dicono”Lungo i giorni della mostra nelle stanze del cinquecentesco Palazzo Risolo si potrà sostare accanto alle opere collocate simbolicamente e virtualmente in alcuni campi del Salento da CAMPOFREDDO a SPIRDA e PADULI, da SIGNUREDDHRA a PETRI e SAURRITI.

In questi campi, ma anche in altri, l’artista ha visto, documentato, catturato narrato atteggiamenti, sguardi, condizioni sociali per restituirci un affresco del paesaggio e dell' uomo a volte inquietante e crudele, altre, tenero e carezzevole!

Così, verosimilmente, il messaggio di Silvana Bissoli va diffondendosi come un’eco sostenuta da più parti e intanto il “ pirografo” va sempre più a fondo nella cura dei dettagli e dei sentimenti, nella certezza che l’Arte contribuirà alla salvezza del mondo!”

La mostra rimarrà aperta dal 23 agosto al 6 settembre 2013 e sarà visitabile tutti i giorni dalle 10:00 alla 13:00/ dalle 19:00 alle 24:00

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