E' ancora così vivo e forte il ricordo, che non sembra sia trascorso tanto tempo.
Il 2 dicembre scorso, infatti, sono passati ben 30 anni dalla scomparsa di Michele Lorusso e di Ciro Pezzella, indimenticabili giocatori del Lecce, avvenuta in auto nei pressi di Mola di Bari, dove i due sfortunati protagonisti si stavano recando a prendere il treno, per evitare l'aereo e raggiungere i compagni di squadra, a Varese.
Da quella sera, ogni anno i tifosi giallorossi hanno voluto dare tangibile e spontanea dimostrazione di affetto ai due atleti ed alle famiglie, confezionando striscioni, intonando cori o recandosi di persona a portare dei fiori, cimeli e bandiere sul luogo dell'incidente. Un "importanza" sottolineata anche in occasione del Centenario e pochi mesi fa, negli spazi del castello Carlo V a Lecce. Il mister. in quella stagione, era Eugenio Fascetti, il presidente Franco Jurlano, e all'indomani della tragedia in tutta la nazione si stabilì una sorta di gara di solidarietà a favore del Lecce, tanto che poi arrivarono a giocare nel Salento i difensori Rodolfo Vanoli ed Ezio Rossi, e dopo qualche settimana l'Udinese di Zico disputò un'amichevole al Via del Mare.
Anche l'Amministrazione comunale di Lecce, con il sindaco Paolo Perrone e il consoigliere Massimo Alfarano, ha voluto nei giorni scorsi, partecipare alla sentita ricorrenza ed offrire simbolicamente due targhe ai famigliari dei calciatori. La cerimonia di consegna si è svolta nel corso di un toccante incontro tenutosi dopo la Messa officiata da don Daminao Madaro, mentre l'Unione Sportiva Lecce -con la famiglia Tesoro al completo- ha consegnato alle famiglie due maglie riportanti i nomi degli atleti scomparsi (come si usa fare oggi) con i numeri di allora, rispettivamente il 2 ed il 5.
Presenti alla cerimonia anche il presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone, Corrado Jurlano, figlio dell'ex presidente e diversi giocatori e protagonisti del tempo, come Ruggiero Cannito, Pasquale Bruno, Mario Russo, Marco Pantani e Tonino La Palma; gli ex tecnici leccesi Mimino Renna e Sandro Morello, l'ex medico sociale Peppino Palaia, gli ex team manager Ezio Candido e Mario Zanotti, l'allenatore del Novoli, Simone Schipa e tanti altri.
Tutti hanno voluto essere presenti ed offrire un ricordo o un aneddoto, sia dentro che fuori dal campo: si sono evidenziati prima di tutto la grande umanità ed il senso di appartenenza ed attaccamento alla maglia, in un calcio d'altri tempi, dei due atleti, e poi anche i loro due indimenticabili gol (il pareggio di Lorusso, in casa della Sampdoria nel'77, "scippando" il pallone al portiere Cacciatori e quello di Pezzella, nella clamorosa vittoria nell'82 a Bari).
Presenti in sala, insieme a tanta gente comune, i principali esponenti del giornalismo di ieri e di oggi, oltre ai rappresentanti del Panathlon Club di Lecce e dei gruppi di tifosi organizzati Lecce in Azione, Noi Lecce e Salento Giallorosso. Al termine dell'incontro, sono stati letti e trasmessi pensieri e testimonianze (particolarmente appassionata la telefonata in diretta, ascoltata da tutti in vivavoce, con l'ex tecnico Gianni Di Marzio) con foto, filmati d'epoca e messaggi di ogni tipo, per una grande serata di rara emozione ed intensità, che non potrà senz'altro essere facilmente dimenticata... e non solo dagli appassionati di calcio! http://www.salentointasca.it/
Foto di A. Stella e M. Santoro