Competenza, professionalità ed equilibrio, con le seguenti motivazioni, ieri sera a Bari, il prestigioso riconoscimento ritirato dal collega giornalista televisivo di Telerama.
"Sono felice del premio è naturalmente è uno stimolo in più per cercare di dare sempre di più in quello che faccio".
Quest'anno il premio Ussi ha festeggiato il decennale a testimonianza del prestigio che ha assunto la manifestazione a livello nazionale. Ieri sera nella splendida cornice del lussuosissimo Hotel Boscolo di Bari, hanno ricevuto i Premi Ussi Antonello Valentini direttore generale della F.I.G.C. , Gianni Perrelli, prestigiosa firma de l’Espresso, Carlo Brienza, già vicedirettore di Rai International e nuovo direttore della sede Rai di Bari, il calciatore del Torino Nicola Bellomo, autore di uno splendido gol all’Inter, Nicola Conte, musicista barese di fama internazionale. Targa Ussi Movie al film “19 e 72" dedicato alla parabola umana e sportiva di Pietro Mennea con la presenza della moglie Manuela Oliveri e del cugino Ruggiero Mennea.
Gli altri prestigiosi riconoscimenti sono andati al direttore sportivo Daniele Faggiano che ha portato il Trapani alla storica promozione in B, a Michele Ricci, fotografo sportivo di successo che cura il sito di Totti, Fulvio Paglialunga per il racconto sportivo “Benedetta Domenica”. Andrea Dipalo (TuttoBari) ha ricevuto invece, la targa Under 35 intitolata a Gianluca Guido. Presenti tra gli altri Elio Sannicandro, presidente regionale del Coni, il presidente nazionale dell'Ussi Luigi Ferrajolo e Attilio Romita, caporedattore TG3 Puglia.
Raggiunto il collega telefonicamente abbiamo posto le seguenti domande:
Sig. Vecchio, quanto conta in questo momento un premio alla carriera per il prosieguo della sua professione?
Conta molto sotto l'aspetto degli stimoli. È certamente un motivo in più per continuare fare con sacrificio e impegno quotidiano quello che da molti anni cerco di fare al meglio delle mie possibilità. Lo considero un punto da cui ripartire, il giorno più importante è quello che viene domani....
Da oltre 10 anni nel giornalismo, le motivazioni del premio citano: competenza, professionalità ed equilibrio. Come le spiegherebbe queste singole qualità a chi vuol intraprendere questa professione?
Non mi pongo nella posizione di poter insegnare ma semmai di dare qualche utile consiglio a chi si accosta a questa professione affascinante ma maledettamente complicata. Oltre alla preparazione suggerirei di non perdere mai di vista una delle qualità che è alla base della vita di ogni giorno e mi riferisco all'umiltà.
Competenza: per me è importante essere preparati e conoscere quello di cui si parla, sotto ogni aspetto. Comprendere le diverse sfumature senza mai perdere di vista il senso dell'obiettività.
Professionalità: essere consapevoli di avere un ruolo sociale di prim'ordine che è in grado di veicolare le opinioni altrui. Per questo bisogna essere professionali e non travisare mai, per nessun motivo, la realtà dei fatti. In una parola serietà etica, morale, e deontologica, rispettando sempre chiunque valutando con attenzione il peso delle parole.
Equilibrio: direi attenzione a non cadere ironicamente, ma neanche tanto. Non cadere nella banalità e non cadere neppure nell'eccesso. Stare nel mezzo con equilibrio, con la convinzione delle proprie idee ma senza credere che queste siano fonte di verità assoluta. È bene metterlo in discussione. Il confronto non può che accrescere la conoscenza. Equilibrio è anche essere consapevoli dei propri mezzi ma dosarli con attenzione, rispetto e umiltà.
La classifica internazionale sulla libertà di stampa colloca l'Italia ultimamente lontano dai primi posti. Quanto e cosa secondo lei bisognerebbe fare per scalare la classifica?
Credo che pluralismo e libertà nella diffusione delle notizie non sono una prerogativa dei paesi più ricchi e sviluppati. Il concetto è di più ampio respiro. Libertà è, secondo me, senso critico e civico nell'analisi di ciò che succede senza alcun condizionamento. Ecco forse per scalare la classifica bisogna liberarsi da ogni condizionamento. Ma l'argomento meriterebbe una riflessione molto più approfondita.
A chi dedica o condivide questo premio appena ricevuto?
La dedica che mi è venuta in maniera più che naturale è per la mia famiglia, mia moglie Luisa e i miei bimbi Rebecca, Luca e Arianna. Il tempo che dedico al mio lavoro è tempo sottratto a loro che però sono sempre al mio fianco in qualsiasi cosa io faccia. È tutto per loro il premio. Un pensiero però è anche prima al mio attuale editore e ai miei colleghi che sono persone eccezionali sotto ogni aspetto.
Foto di Michele Piscitelli
