Assegnato il tradizionale riconoscimento annuale ai professionisti del mondo sportivo che si distinguono per le loro qualità morali e umane.
In occasione della cerimonia di consegna del Premio Bearzot 2014 al tecnico del Real Madrid Carlo Ancelotti - che si è svolta ieri a Roma nel Salone d'Onore del Coni - la Fondazione ANT Italia Onlus ha attribuito il 2° Premio "Enzo Bearzot: la sfida sociale dell'US ACLI", denominato Premio ANT, al progetto Liberi nello Sport della Provincia di Nuoro. Il progetto sociale promuove attività sportive ludico-sociali rivolte all'integrazione nella casa circondariale di Badu e Carros.
Il Premio Nazionale Bearzot è il tradizionale riconoscimento assegnato ogni anno ai professionisti del mondo sportivo che si distinguono per le loro qualità morali e umane. Per promuovere il valore educativo, formativo e sociale dello sport, nel 2013 l'Unione Sportiva ACLI ha dato vita al Premio "Enzo Bearzot - la sfida sociale dell'US ACLI". Quest'anno la Fondazione ANT - la principale realtà non profit in Italia per l'assistenza domiciliare gratuita ai malati di tumore - è partner etico della manifestazione. La giuria del Premio - presieduta da Cinzia Bearzot e composta da Guido D'Ubaldo (Corriere dello Sport), Valerio Piccioni (Gazzetta dello Sport) e Maria Rita Tattini (Comunicazione nazionale ANT) - ha scelto di assegnare il riconoscimento al progetto "Liberi nello Sport", con la seguente motivazione:
Ognuna delle varie candidature ricevute in occasione della seconda edizione del premio "La sfida sociale dell'US ACLI" ha fornito alla giuria spunti di grande interesse, meritevoli di attenzione e riflessione. Il progetto Liberi nello Sport è stato individuato come vincente per varie ragioni, sia perché in linea con i principi ispiratori di US ACLI e di ANT - in particolare il principio dell'Eubiosia, alla base dell'attività della Fondazione nata a Bologna nel 1978 e che assiste ogni anno gratuitamente 10.000 malati di tumore in Italia - sia per il carattere originale, la continuità e la trasversalità che lo caratterizzano.
In particolare il progetto, che coinvolge i detenuti della Casa Circondariale di Badu e Carros in attività sportive come il calcio a 8 ed il calcio balilla, e nella realizzazione della testata curata dai detenuti stessi, "angolo libero", contribuisce a garantire la dignità della vita anche all'interno delle mura del carcere. Liberi nello Sport consente inoltre di abbattere - almeno idealmente - i mattoni che separano la vita all'interno e quella all'esterno della struttura, coinvolgendo nelle varie attività detenuti, operatori, volontari, stampa - come il giornalista della redazione locale che supporta ad esempio il gruppo nella realizzazione dell'house organ.
Inoltre la giuria che ha valutato i progetti ha scelto di assegnare una nota di merito ai progetti "Inclusione Sociale per promuovere la normalità in soggetti a forte rischio di isolamento" e quello di Fratta Tadina (PG ) finalizzato al "Coinvolgimento della persona con disabilità, di ogni tipo e di ogni età attraverso la riabilitazione equestre e l'indrochinesi".