Il presidente del Parma Calcio 1913, ha ricevito una targa e una bici nell’Auditorium Salumi Villani a Castelnuovo Rangone.
E’ stato Gian Franco Bellè, lo storico giornalista parmigiano recentemente scomparso, quale consigliere del GERGS, il Gruppo Emiliano Romagnolo Giornalisti Sportivi, espressione locale dell’USSI, Unione Stampa Sportiva Italiana, a candidare il Parma Calcio 1913, e nella fattispecie il suo presidente Nevio Scala, tra i premiati dell’annuale festa dei giornalisti sportivi della regione. Lo ha svelato – in apertura dell’evento, svoltosi ieri nell’Auditorium Salumi Villani a Castelnuovo Rangone, il consigliere nazionale dell’USSI Alberto Bortolotti, che tra l’altro ha ringraziato la società ducale per aver pensato di intitolare la sala stampa dello Stadio Tardini a Bellè (la cerimonia avverrà al termine dei lavori di riqualificazione della stessa, in corso di svolgimento). Bortolotti, ha quindi spiegato che Scala, dopo aver vinto con il Parma come allenatore è tornato per rilanciare, con l’incarico di Presidente, il club rinato dopo il fallimento con la mission di riportarlo ai livelli degni di una città con tradizione sportiva e passione come Parma.
Il presidente del GERGS Paolo Reggianini, a propria volta, ha rimarcato che era giusto concedere un riconoscimento a una realtà sportiva importante, ora ripartita, sia per lo sforzo fatto che per il risultato ottenuto. Nel corso del suo intervento Scala 
ha ricordato come avesse deciso di smettere con il calcio dopo l’esperienza con lo Spartak Mosca, ma che non poteva resistere di fronte al richiamo di alcuni importanti imprenditori della città che avevano in animo questo progetto e anche alla possibilità di poter lavorare con alcune sue vecchi conoscenze come Minotti, Apolloni e Pizzi. In questi mesi il Presidente è rimasto favorevolmente colpito dallo slancio, dall’entusiasmo e dall’affetto della città. C’è stato anche il successo sportivo con l’immediata promozione in Lega Pro e resta la speranza che alla fine di questa stagione si possa di nuovo brindare. In sei mesi o in un anno l’obiettivo è di arrivare in serie B, anche se quel che conta è la serietà del progetto, basato su solide basi, e partito con il piede giusto e che sta proseguendo bene.
“Ho alle spalle una proprietà che mi stima in maniera quasi esagerata e che ha grande fiducia in quello che stiamo facendo – ha dichiarato Scala alla giornalista di Nettuno Tv Francesca Bolognini –, e in più ho un privilegio molto importante: riesco a lavorare senza dover rendere conto giorno per giorno di quello che stiamo facendo. Devo ringraziare la mia proprietà perché hanno una saggezza che pochi hanno nel mondo del calcio”.
E’ stato il giornalista della Gazzetta di Parma Gian Luca Zurlini, consigliere del GERGS a consegnare a Nevio Scala la targa (per la promozione conquistata e per la rinascita della società sportiva), cui si è Walter Mattioli e Scala aggiunta una bicicletta (in virtù del fatto che Parma da anni è famosa anche per l’utilizzo delle due ruote) che Giuliano Davoli, vice direttore generale di Banca Interprovinciale (partner del GERGS), ha consegnato a Nevio Scala. Dopo il presidente del Parma sono 
stati premiati anche società ed atleti che si sono distinti in ambito sportivo nell’ultimo biennio. Tra questi, l’amministratore delegato del Sassuolo Giovanni Carnevali, Luca Vettori, schiacciatore e opposto Modena Volley, la Fortitudo baseball (vincitrice della Stella), l’amministratore delegato della Reggiana Basket Alessandro Dalla Salda e il Presidente della Spal Walter Mattioli (al termine dell’evento salutato calorosamente da Scala) e il Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, che vanta un passato da sportivo. Dopo il rinfresco con i prodotti di Salumi Villani, Nevio Scala, con il responsabile dell’ufficio stampa e comunicazione del Parma Calcio 1913 Gabriele Majo e alcuni giornalisti, ha visitato, accompagnato dal responsabile marketing Celestino Cavalieri, il Museo Villani, salumificio che, tra i cinque stabilimenti che vanta, ne ha pure uno (per la stagionatura del Crudo di Parma) a Pastorello.
Foto di Gianluca Veronesi
