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Amore per la vita e per il canto. La storia di una donna che ha combattuto la brutalità del fato con tenacia e ostinazione.


Scarlett, la voce della rinascitaScarlett Von Wollenmann, un nome che ai più giovani dice poco o nulla, ma basta chiedere a chi negli anni 90 era poco più che ventenne per aprire la porta su una vicenda e una figura complessa, forte. Allora si comincerà a raccontare di una giovane artista, una cantante, bella, molto bella, entrata di diritto nel panorama musicale internazionale e sul punto di diventare un’icona.

Peccato che quando le cose sembrano andare per il meglio, quando le luci del palcoscenico definiscono i lineamenti del voto più di quanto lo faccia un comunissimo specchio, quando davanti si prospetta una fila di successi e pubblici consensi, ecco che qualcosa tira il freno. Così, senza preavviso, senza che si abbia il tempo di allacciarsi la cintura di sicurezza arriva il colpo.

Indipendentemente dall’intensità dell’urto ricevuto, si riportano ferite; la vita, l’apparentemente robusta e indistruttibile automobile sulla quale si è tanto investito si rompe e smette di essere la fuoriserie che appariva. La vita però, al contrario di un’auto, non si può rottamare, non si può sostituire con una nuova; resta quella, deturpata, forse meno bella, ma comunque una! Due sono le scelte, abbandonare l’auto o cercare di farla correre ancora. Farà sicuramente meno kilometri, li farà più lentamente ma, finché non le mancherà la benzina, continuerà a percorrere strade.

Scarlett, ha visto la sua Ferrari trasformarsi in un cumulo di rottami, ma non l’ha abbandonata; le ha dato il giusto carburante e poco per volta è ripartita. Scarlett Von Wollenmann, cantante britannica, ha girato il mondo, “da bambina cantavo, cantavo sempre”affermerà durante un’intervista. La carriera di Scarlett inizia a 14 anni. Nel 1982 incide in Inghilterra per la Jet Record l’album Will Obsessions, tra i brani spiccano Warm Love, Hypnotised,Un Coeur Perdue. Del 1984 è invece “Sad Songs On the Radio”, etichetta Lamborghini e ancora “Ventilation” per la Rca. Diventa vocalist dei Living in the Box e fa parte dei Kissing the Pink, di cui è la voce femminile della hit “One Step.”Autrice di canzoni, collabora con il batterista Martin “Red” Broad dei Sector 27 al testo di “Living In The Underworld” e ad altri testi che resteranno tuttavia inediti. Arriva in Italia nel 1986 come vocalist dei Kissing The Pink e qui conosce Giovanni Scialpi.

Nel 1987, in collaborazione con Scialpi, F. Migliacci e “Red” Broad scrive “Pregherei” con la quale, in duetto sempre con Scialpi, vincerà il Festivalbar nel 1988. Partecipa come vocalist nell’album “Un Morso e Via!” di Scalpi. All’album segue un fortunato tour in Italia. Inizia a lavorare con Migliacci e intraprende le tournée che la porteranno a cantare con Morandi e Cocciante. Si dedica anche alla musica dance; presta la sua voce a Billy Preston in “Heroes”, nel 1991, e ancora lavora con i Dance Or Die nel brano “The Galaxy Of Love”, con i Dilemma “In Spirit” con Moratto in “Radar System”. E’autrice anche di numerose canzoni Dance. Nel 1991 scrive in collaborazione con P. Donaggio, V. Pallavicini, B. Ventura due brani”This Love of Mine” e “Cin Cin “che entreranno a far parte della Colonna Sonora del Film “Tchin Tchin” di Gene Saks, uscito negli Stati Uniti con il titolo di “A Fine Romance”e interpretato da Marcello Mastroianni e Julie Andrews. Nel 1992 Partecipa al Festivalbar con la Canzone “Coprimi” (Cover me) di cui è anche l’autrice. Seguono collaborazioni artistiche con Mietta per la quale scrive il testo della Canzone “Cambia Pelle”, titolo dell’omonimo album. Nel 1994 duetta con Riccardo Cocciante nella canzone “Io Vivo Per te”, inserito nell’album “Un uomo Felice”.

Un giorno di novembre del 1995 un incidente d‘auto cambia la vita di Scarlett, costringendola su una sedia a rotelle. Non ci sono più tour, palcoscenici da calcare, dischi da incidere, folla da conquistare, la sua vita è in clinica, circondata da medici. Per un anno il silenzio, poi Lourdes; è qui che nel 1996 sale nuovamente sul palco e lo fa per chi, come lei, percorre quotidianamente una strada tortuosa. “Se un anno fa qualcuno mi avesse detto che avrei avuto soltanto un quarto dei problemi che sopporto oggi avrei risposto "meglio morire"-  dice Scarlett -  invece, ad un certo punto dentro di te succede qualcosa. Non so cosa: la fede, l’amore, la speranza, Dio. Direttamente dalla tua anima viene fuori una forza straordinaria. E capisci che anche questa è la vita, che devi andare avanti. Perché se sono rimasta in vita ci sarà un motivo.... non parlate della mia musica, delle mie canzoni, se tornerò a cantare.

Non è importante, ma fate capire che i giovani che vivono questi drammi non devono più stare nascosti in casa, devono essere aiutati, bisogna insegnare ai parenti, agli amici come prendersi cura di loro. Ma al tempo stesso far capire che sono persone normali”. Così racconta la sua sofferenza "Sono paraplegica, tetraplegica, incompleta. Soffro. Per lenire i miei dolori ho provato di tutto: dall’aspirina alla morfina. Ma io non mi arrendo, non dobbiamo arrenderci. Lavoro, mi faccio coraggio, penso positivo. Non posso fare diversamente perché per la prima volta nella mia vita, in questa guerra, sono davvero sola. E quando uno e' solo deve combattere e vincere”.

A fine anni 90 canta l’Inno dell’Unitalsi “Corri Treno”, composto dal Maestro Leonardo De Amicis e l’11 febbraio del 2000 partecipa al Concerto del Giubileo degli Ammalati cantando davanti a Pappa Giovanni Paolo II. L’ultima sua apparizione in Italia sul piccolo schermo risale alla fine degli anni 90, nel programma “I Fatti Vostri”.  Attualmente vive a Londra, dove affronta coraggiosamente le sue battaglie quotidiane.

https://www.facebook.com/ScarlettVonWollenmann

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