il Titolo Giornale di Arte, Cultura e Spettacolo Reg. al Tribunale di La Spezia n.° 3 del 07/06/10 ROC 20453 P.I. 01219600119

Intestazione archivio

Dal 2016, sul canale il TitoloTV, attivo il servizio di diretta streaming e podcast grazie al format televisivo L.E.O.© (Live Event Online ).

Un distretto turistico dell’Italia delle qualità.


Parchi di Mare e di AppenninoNel raggio di sessanta chilometri dal Passo del Cerreto sul crinale d'Appennino, si raccolgono due Parchi nazionali, diversi Parchi regionali e un'area marina protetta. Sono i Parchi di Mare e d'Appennino: il Parco nazionale delle Cinque Terre, con la sua area marina protetta; il Parco nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano; i parchi regionali delle Apuane, dei Cento Laghi parmensi e di Monte Marcello-Magra. Tante aree protette concentrate, in un cerchio percorribile in mezza giornata di auto

Perché tante aree protette, tante e così concentrate, in un cerchio percorribile in una mezza giornata di auto?

Il territorio montano che va dall’Appennino Tosco-Emiliano, passando per le Alpi Apuane, la Lunigiana, la Garfagnana, i Monti Liguri, le Valli della Magra e del Vara, fino ad arrivare alla costa delle Cinque Terre ha visto, nel tempo, l’istaurasi e l’abbattersi di artificiosi confini amministrativi, mentre, come ben testimoniano le numerose vie storiche che lo attraversano fin dal periodo pre-romano, è un insieme unico di territori posti in un ristretto arco di 80 di chilometri.

Fulcro di questo snodo geografico e climatico è il Passo del Cerreto. Qui si incontrano i venti, le perturbazioni, i confini climatici euro-mediterranei. Qui si incontrano e si confondono la diversità e la complessità geografica, paesistica, biologica e metereologica di tre Regioni: Emilia, Liguria e Toscana. La tutela e valorizzazione di questi ecosistemi e dei paesaggi, non può essere disgiunta dalla promozione di uno sviluppo economico compatibile, sostenibile e di qualità, che vede nel turismo verde il suo volano principale.

La legge quadro sulle aree protette prevede esplicitamente politiche di sistema e politiche territoriali per rendere organica e più forte la tutela dell'ambiente e la promozione dello sviluppo che non si può realizzare per piccole zone di territorio, ma richiede strategie condivise. La chiave dello sviluppo non può essere che la Soft Economy. Un'economia basata sulla conoscenza e sull'innovazione, ma anche e soprattutto sull'identità, la storia, la creatività, la qualità. Un'economia in grado di coniugare coesione sociale e competitività e di trarre forza dalle comunità e dai territori.

Parchi di Mare e d’Appennino abbraccia così un'idea di sviluppo rispettoso dell’ambiente e dell'identità locale che, muovendo dalle radici storiche, dalle peculiarità paesaggistiche, dal valore delle piccole produzioni agroalimentari e artigianali, riesce a pianificare una serie di strategie promozionali congiunte per attirare presenze qualitative sul territorio e per tutelare il patrimonio naturale e culturale attraverso azioni specifiche e mirate.

In questa area a cavallo fra tre regioni diverse, Emilia-Romagna, Liguria e Toscana, l’identità e la storia dell’uomo si leggono osservando il paesaggio: i castagneti secolari della Lunigiana; i pascoli dolci e i laghi glaciali dell’Appennino emiliano; i vigneti terrazzati delle Cinque Terre; le piantagioni di farro della Garfagnana; le ripide vette e le cave di marmo delle Alpi Apuane; le dune costiere di Migliarino.

Esistono poche zone nel nostro Paese, e forse nel mondo, in cui è possibile riscontrare il livello di ricchezza e diversificazione di eccellenze naturalistiche, storiche, culturali, sociali e climatiche in un’area così concentrata. In poche decine di chilometri passiamo dal clima continentale con relitti botanici alpini, all’ambiente eminentemente mediterraneo con limoni, agavi e fichi d’india delle Cinque Terre; dal Romanico bicromo pisano e ligure alle severe architetture arenacee in stile lombardo; dal Parmigiano-Reggiano alle Acciughe di Monterosso; dallo strutto, al lardo di Colonnata, all’Olio Extravergine di Oliva; da bagno nel mare a una passeggiata su una formazione dolomica come Pizzo d’Uccello

I territori plurali, legati alle città capoluogo - Reggio Emilia, Parma, La Spezia, Massa Carrara - ma anche ricchi di municipi. C'è un tessuto di piccole e piccolissime imprese dei servizi dell'artigianato, del turismo, delle tipicità agro-alimentari, davvero originale che facilmente raggiunge punte di elevatissima qualità. Un'Italia minore che sa essere spesso anche l'Italia migliore. Un made in Italy di tipo nuovo, che non è catalogabile sotto nessuna etichetta industriale e tende verso modelli di sviluppo sostenibile.

Nel 2008 le Regioni Emilia-Romagna, Toscana, Liguria e i Parchi hanno sottoscritto un protocollo d'intesa per dar vita ad un grande distretto socioeconomico di scala internazionale all'insegna della distintività culturale e della sostenibilità per l'uomo e per
l'ambiente per promuovere il territorio e le sue numerose eccellenze paesaggistiche, naturalistiche, enogastronomiche e storico-culturali.

Parchi di Mare e di Appennino è oggi un network, di Parchi che hanno come base comune non solo lo status e le finalità conferitegli dalla legge. Il network non rappresenta solo un alleanza per la tutela del territorio e valorizzazione della sua bellezza, ma il nucleo di un distretto delle soft economy, basato su eccellenze italiane nell’ambito artistico, storico, enogastronomico, e culturale, capace di intercettare flussi di turismo consapevole e proporre itinerari, pacchetti turistici e percorsi che si snodano in poche ore dalle coste del Levante Ligure ai ghiacciai del crinale d’Appennino.

Nel raggio di sessanta chilometri dal Passo del Cerreto sul crinale d'Appennino, si raccolgono due Parchi nazionali, diversi Parchi regionali e un'area marina protetta.

Sono i Parchi di Mare e d'Appennino: il Parco nazionale delle Cinque Terre, con la sua area marina protetta; il Parco nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano; i parchi regionali delle Apuane, dei Cento Laghi parmensi e di Monte Marcello-Magra.

Tante aree protette concentrate, in un cerchio percorribile in mezza giornata di auto

 

Perché tante aree protette, tante e così concentrate, in un cerchio percorribile in una mezza giornata di auto?

 

Il territorio montano che va dall’Appennino Tosco-Emiliano, passando per le Alpi Apuane, la Lunigiana, la Garfagnana, i Monti Liguri, le Valli della Magra e del Vara, fino ad arrivare alla costa delle Cinque Terre ha visto, nel tempo, l’istaurasi e l’abbattersi di artificiosi confini amministrativi, mentre, come ben testimoniano le numerose vie storiche che lo attraversano fin dal periodo pre-romano, è un insieme unico di territori posti in un ristretto arco di 80 di chilometri.

 

Fulcro di questo snodo geografico e climatico è il Passo del Cerreto. Qui si incontrano i venti, le perturbazioni, i confini climatici euro-mediterranei. Qui si incontrano e si confondono la diversità e la complessità geografica, paesistica, biologica e metereologica di tre Regioni: Emilia, Liguria e Toscana.

 

La tutela e valorizzazione di questi ecosistemi e dei paesaggi, non può essere disgiunta dalla promozione di uno sviluppo economico compatibile, sostenibile e di qualità, che vede nel turismo verde il suo volano principale.

 

La legge quadro sulle aree protette prevede esplicitamente politiche di sistema e politiche territoriali per rendere organica e più forte la tutela dell'ambiente e la promozione dello sviluppo che non si può realizzare per piccole zone di territorio, ma richiede strategie condivise. La chiave dello sviluppo non può essere che la Soft Economy. Un'economia basata sulla conoscenza e sull'innovazione, ma anche e soprattutto sull'identità, la storia, la creatività, la qualità. Un'economia in grado di coniugare coesione sociale e competitività e di trarre forza dalle comunità e dai territori.

 

Parchi di Mare e d’Appennino abbraccia così un'idea di sviluppo rispettoso dell’ambiente e dell'identità locale che, muovendo dalle radici storiche, dalle peculiarità paesaggistiche, dal valore delle piccole produzioni agroalimentari e artigianali, riesce a pianificare una serie di strategie promozionali congiunte per attirare presenze qualitative sul territorio e per tutelare il patrimonio naturale e culturale attraverso azioni specifiche e mirate.

 

In questa area a cavallo fra tre regioni diverse, Emilia-Romagna, Liguria e Toscana, l’identità e la storia dell’uomo si leggono osservando il paesaggio: i castagneti secolari della Lunigiana; i pascoli dolci e i laghi glaciali dell’Appennino emiliano; i vigneti terrazzati delle Cinque Terre; le piantagioni di farro della Garfagnana; le ripide vette e le cave di marmo delle Alpi Apuane; le dune costiere di Migliarino.

 

Esistono poche zone nel nostro Paese, e forse nel mondo, in cui è possibile riscontrare il livello di ricchezza e diversificazione di eccellenze naturalistiche, storiche, culturali, sociali e climatiche in un’area così concentrata. In poche decine di chilometri passiamo dal clima continentale con relitti botanici alpini, all’ambiente eminentemente mediterraneo con limoni, agavi e fichi d’india delle Cinque Terre; dal Romanico bicromo pisano e ligure alle severe architetture arenacee in stile lombardo; dal Parmigiano-Reggiano alle Acciughe di Monterosso; dallo strutto, al lardo di Colonnata, all’Olio Extravergine di Oliva; da bagno nel mare a una passeggiata su una formazione dolomica come Pizzo d’Uccello

 

I territori plurali, legati alle città capoluogo - Reggio Emilia, Parma, La Spezia, Massa Carrara - ma anche ricchi di municipi. C'è un tessuto di piccole e piccolissime imprese dei servizi dell'artigianato, del turismo, delle tipicità agro-alimentari, davvero originale che facilmente raggiunge punte di elevatissima qualità. Un'Italia minore che sa essere spesso anche l'Italia migliore. Un made in Italy di tipo nuovo, che non è catalogabile sotto nessuna etichetta industriale e tende verso modelli di sviluppo sostenibile.

 

Nel 2008 le Regioni Emilia-Romagna, Toscana, Liguria e i Parchi hanno sottoscritto un protocollo d'intesa per dar vita ad un grande distretto socioeconomico di scala internazionale all'insegna della distintività culturale e della sostenibilità per l'uomo e per

l'ambiente per promuovere il territorio e le sue numerose eccellenze paesaggistiche, naturalistiche, enogastronomiche e storico-culturali.

 

Parchi di Mare e di Appennino è oggi un network, di Parchi che hanno come base comune non solo lo status e le finalità conferitegli dalla legge. Il network non rappresenta solo un alleanza per la tutela del territorio e valorizzazione della sua bellezza, ma il nucleo di un distretto delle soft economy, basato su eccellenze italiane nell’ambito artistico, storico, enogastronomico, e culturale, capace di intercettare flussi di turismo consapevole e proporre itinerari, pacchetti turistici e percorsi che si snodano in poche ore dalle coste del Levante Ligure ai ghiacciai del crinale d’Appennino.

e-max.it: your social media marketing partner


il Titolo è un Periodico web di Arte, Cultura e Spettacolo.
Iscritto nel Registro della Stampa presso il Tribunale di La Spezia al n. 3 del 07/06/10
Editore e Direttore Responsabile: Donato Francesco Bianco
Ogni contenuto è soggetto a copyright. La riproduzione è riservata e concessa previa autorizzazione.


Design by vonfio.de

I cookie ci aiutano a fornire piena efficienza ai nostri servizi, continuando a navigare sul sito, ne accetti l'utilizzo. Per Informazioni.