Il palio del Golfo anche quest'anno ha riunito i numerosi visitatori che hanno voluto assistere alla disfida tra imbarcazioni, unica nel suo genere.
Le Grazie hanno vinto l'89° Palio del Golfo della Spezia impiegando 10 minuti, 53 secondi, e 98 centesimi, per percorrere i 2000 metri di gara dello specchio d’acqua di fronte alla passeggiata Morin. Hanno seguito i vincitori, i campioni in carica della borgata di Marola e poi il Fezzano che si è aggiudicata il bronzo. Le Grazie hanno conquistano il loro quarto Palio del Golfo, dal lontano 1951 non riuscivano a conquistare il podio, ma quest'anno con un'organizzazione accurata hanno finalmente raggiunto l'obiettivo.
Il “Palio del Golfo” della Spezia è, principalmente, una gara remiera tra imbarcazioni “tipo palio”, appellativo attribuito dalla tradizione che individua scafi simili al gozzo nazionale ma realizzate da artigiani locali a mano con caratteristiche uniche e particolari in modo da renderle più agili e veloci. Il “Palio del Golfo” ha radici nella cultura marinara locale che probabilmente si sfidava con equipaggi di barche da lavoro cariche di pesce o di mitili, l'oro nero del golfo.
La vittoria non era sportiva ma consentiva la priorità di scarico in banchina del pescato aumentando quindi la possibilità di vendere il proprio prodotto arrivando per primi. Attualmente la disfida è molto sentita soprattuto dalle borgate, rappresentate dai quartieri cittadini e dai paesi del Golfo. Si tratta delle 13 borgate che si affacciano sul mare: Portovenere, Le Grazie, Fezzano, Cadimare, Marola, CRDD (Circolo ricreativo dipendenti difesa), Canaletto, Fossamastra, Muggiano, San Terenzo, Venere Azzurra, Lerici e Tellaro.
La "sfida" però col passare degli anni, è diventata tale anche per i costruttori, a cui veniva richiesto un tipo di imbarcazione che fosse, sia una barca da pesca, ma anche uno scafo veloce per arrivare al primo posto. Infatti le prime gare si tenevano tra imbarcazioni che il giorno seguente avrebbero portato al lavoro i pescatori. Questo successe fino al 1934, quando la manifestazione diventò una vera e propria gara sportiva con un regolamento.
Il nome Palio però viene attribuito alla sfida nel 1925 per ricordare quel drappo che nel medioevo veniva consegnato ai vincitori di gare sportive. L'imbarcazione è alla base dello scontro, dallo scafo ai remi, ai timoni. Difatti, fa parte del cerimoniale il controllo attento dell'imbarcazione, la misurazione di ogni sua parte e la pesa. Se l'imbarcazione per qualche motivo non rientra nei parametri prestabiliti comporta la squalifica della Borgata con conseguenti polemiche che dimostrano quanto questo evento sia sentito dai partecipanti.
I tre giorni dedicati al Palio hanno visto la sfilata delle borgate, la preparazione, la fiera e per concludere, i fuochi di artificio, quest'anno particolarmente ricchi e nuovi. Inoltre la disfida è stata seguita anche grazie ad un drone, che ha mostrato l'evento da un punto di vista 'inusuale'.